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RAMPAGE V EXTREME. Una nuova purosangue da Asus: come si comporterà ? - Layout nel dettaglio

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Layout nel dettaglio

Passiamo finalmente all’analisi nel dettaglio della Rampage V Extreme per carpirne i segreti e scoprire tutte (o almeno una buona parte) delle numerose funzionalità offerte, siano esse destinate all’appassionato di videogiochi o all’overclocker più incallito.

 

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Il socket LGA2011-v3 è prodotto da Lotes e le parti in metallo sono realizzate in un’elegante finitura brunita. ASUS ha adottato anche in questo caso il particolare X-Socket, giunto alla sua seconda edizione (X-Socket II), per facilitare la compatibilità con sistemi di aggancio dotati di staffa proprietaria. Ricordiamo infatti che il socket LGA 2011 (in entrambe le versioni) dispone già di staffa posteriore, di norma non removibile. In questo caso ASUS ci dà la possibilità di smontarla per poter installare tolotti o altri sistemi di raffreddamento “artigianali”.

 

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Le fasi digitali sono in totale sono 8. ASUS ha scelto di utilizzare dei PowIRStage IR3555 della Internal Rectifier, che garantiscono un’erogazione di corrente senza compromessi per chi si accinge ad overclockare la potente CPU Octa-Core con architettura Haswell-E, vale a dire il Core i7 5960X. A corredo ASUS propone condensatori black metallic da 10K e delle nuove induttanze MicroFine, che vanno a sostituire le precedenti Black Wings viste sulle ultime schede di classe ROG. Il socket è racchiuso lateralmente da 4 slot per DIMM compatibili con e sole DDR4. Gli accoppiamenti, per poter rispettare la configurazione del Quad Channel, sono facilmente individuabili dal colore rosso/nero. E’ possibile installare un quantitativo massimo di 64GB di memoria e raggiungere in regime di overclock la frequenza di 3300MHz agendo sul moltiplicatore delle sole RAM. Ovviamente è possibile bypassare tale limite intervenendo anche su altri moltiplicatori del bus BCLK e relativi rapporti messi a disposizione da Intel grazie a questa nuova architettura Haswell-E.

 

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Il chip che si occupa a livello digitale dell’erogazione della corrente al processore come abbiamo visto dalla sezione precedente è il nuovo EPU Digi+ IV (ASP1257), probabilmente una customizzazione del controller Internal Rectifier IR3580.

 

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Il controller della tensione delle RAM è il chip ASP1250.

 

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La Rampage V Extreme è provvista di ben 5 slot x16 (meccanici) e, come possiamo notare dallo schema in foto a destra, possiamo realizzare una configurazione CrossFireX/SLI di 4 VGA usufruendo di un massimo di 40 linee utilizzando i processori i7-5960X oppure i7-5930K, mentre scendono a 28 le linee utilizzabili adottando il Core i7-5820K. Con quest’ultima CPU si potrà comunque effettuare uno SLI di 3 VGA, un plagio quindi ad ASUS che ha bypassato, tramite opportuni switch, la limitazione della configurazione x16/x8/x4 in favore di una configurazione x8/x8/x8.  Tramite poi il micro-switch presente sulla Rampage V Extreme è possibile disattivare ciascuna scheda video installata senza necessariamente staccarla. Ciò è particolarmente utile in fase di diagnostica o in caso di overclock estremo con più schede video.

 

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Il controller ASM1074 pilota e mette a disposizione 4 porte USB 3.0.

 

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Tra il primo ed il secondo slot PCIe troviamo il generatore di clock ed i relativi switch compatibili con la tecnologia PCIe 3.0.

 

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Con la tecnologia SupremeFX 2014 Asus ha rivoluzionato e perfezionato la vecchia serie 2013. Ha ridotto le interferenze elettromagnetiche (EMI) e difatti troviamo i condensatori Premium ELNA. sulla Rampage V Extreme troviamo le uscite placcate in oro per un totale di 8 canali. Lato software Asus ha perfezionato le peculiarità tramite l’applicativo Sonic Studio per vivere un’esperienza Virtual-Sound 7.1 canali anche con normali cuffie stereo.

 

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Il chip Nuvoton NCT6791D si occupa della gestione delle ventole e della rilevazione delle temperature e dei voltaggi, già presente anche su schede madri Z97/Z87.

 

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Lungo la linea periferica del PCB la Rampage V Extreme offre tutta una serie di connettori Audio, USB2/3, connettori per i sensori termici e plug per ventole, oltre al micro pulsante rosso che consente di fare il boot dal secondo BIOS.

 

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Il chip Republic of Gamers che funge da interfaccia per le funzionalità Rog Connect.

 

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Non poteva mancare il connettore M.2 PCI Express. ASUS ha optato in questo caso per un connettore M.2 x4 Gen3, seguendo la pioneristica scelta di ASRock con la Z97 Extreme6, in modo da supportare futuri SSD compatibili con questo standard.

 

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In evidenza il connettore di alimentazione principale a 24pin ed alla sua destra i punti per la rilevazione delle singole tensioni.

 

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Questa è la zona più interessante per gli appassionati di overclock. Possiamo scorgere il multi selettore rosso per l’esclusione di uno dei 4 slot PCIe e relativa VGA connessa; il display a 2 cifre, prezioso in caso di problemi di boot; il tasto rosso On/Off e quello nero di Reset; il micro-switch Slow-Mode per abbassare il clock del processore in real time durante l’overclock estremo; i pulsanti Safe Boot, MemOK e Retry Button. In pratica tutti pulsanti che ci aiutano a mettere a posto i parametri del Bios in caso qualcosa andasse storto.

 

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ASUS ha adottato due connettori 8 + 4 PIN per l’alimentazione supplementare di corrente al socket.

 

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Ben 8 porte SATA (gruppo di destra) collegate direttamente al PCH X99 cui è possibile realizzare configurazioni RAID 0,1,5 e 10 (limitatamente alle porte 0-5). Nel gruppo di sinistra troviamo due porte SATA Express, una gestita dal PCH X99 e l’altra dal controller ASMedia. Ciascuna comprende 2 porte SATA 6 Gb/s e condividono la banda con lo slot PCIE_X4_1: quando quest’ultimo è occupato tali porte sono disabilitate.

 

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Il gruppo di porte I/O consta di 2 pulsanti, uno per il ClearCMOS e uno per la tecnologia ROG Connect. A seguire troviamo 2 porte USB2.0 con un attacco PS/2 misto per tastiera/mouse. Troviamo inoltre ben 10 porte USB3.0 tutte gestite dal controller ASMedia, ed una porta ethernet RJ45 gestita da Intel. Di seguito i 3 attacchi per l’antenna (in bundle) per connettere Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac e Bluetooth v4.0. Per finire i connettori placcati in oro dedicati al flusso I/O audio ed una presa S/PDIF.

 

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