Impressioni d'uso

La promessa del Razer Nostromo è quella di offrire un‘interfaccia di controllo per la mano sinistra, più ergonomica e comoda delle normali tastiere.

Come abbiamo visto, l'attenzione alla forma del dispositivo e ai materiali è decisamente alta, ed abbiamo provato il Nostromo in alcune sessioni di gioco per valutare se effettivamente esso è in grado di offrire qualcosa in più rispetto ad una tastiera normale da gaming.

Appena ci apprestiamo ad utilizzare la periferica ci rendiamo però conto che non ci è possibile fruire di tutti i tasti senza muovere la mano, speranza iniziale che abbiamo avuto quando siamo entrati in contatto con il Razer Nostromo.

Nella parte laterale destra, dove sono situati i tasti e lo stick, non siamo infatti in grado di premere il pulsante superiore e quello inferiore (tasto 15) con la stessa posizione della mano. Nemmeno il poggia palmo regolabile è bastato per trovare la posizione ottimale.

Il problema principale è il tasto orizzontale troppo arretrato (quello che ricorda il tasto SPACE), che ci impone di tenere la mano relativamente indietro per poterlo azionare, ma a quel punto è troppo distante per il pulsante superiore. Questo ovviamente è un problema che varia in base alla mano dell’utilizzatore.

I materiali gommati danno una piacevole sensazione al tatto, limitando al contempo la sudorazione. Questo purtroppo lo andiamo a pagare con l'usura, in particolare dei tasti, che è molto più veloce di quella con i tasti verniciati.

Parlando dei tasti principali, abbiamo apprezzato la perfetta fruibilità di essi, sopratutto dal punto di vista ergonomico, grazie al profilo pensato con attenzione. Ogni tasto è stato modellato prestando attenzione in modo assoluto alla posizione che assume il dito al momento della pressione. Questo rende anche gli ultimi tasti, quelli verso il palmo della mano, comodi da azionare.

La corsa di essi è ridotta, tuttavia l'input viene generato solo a corsa quasi completa; purtroppo questo genera dei problemi con i tasti premuti con il mignolo (nel nostro caso, ma altri giocatori potrebbero trovare altre difficoltà, o non trovarle proprio), dove a volte la pressione (che in una tastiera normale sarebbe sufficiente a impartire il comando) non basta a generare il relativo input. Questa è sicuramente una scelta voluta dai costruttori per evitare di inviare falsi comandi, ma il risultato è ad esempio (in un FPS) una corsa a singhiozzo in quanto con il mignolo non riusciamo a dare un comando stabile. Occorre un breve periodo per abituarsi al loro comportamento.

Dopo una prima fase di avvicinamento quindi, non possiamo che rimanere stupidi dalla comodità che ci offre il Razer Nostromo, anche dopo ore di gioco. Eccetto il tasto 15, tutti i tasti sono perfettamente raggiungibili e, sopratutto, grazie allo stick e al pulsante posto sopra ad esso, riusciamo a sfruttare in modo molto più efficiente il pollice.

Infatti, usando una tastiera normale, il pollice della mano tendenzialmente viene utilizzato poco in quando ha una posizione sfavorevole (parallela rispetto ai tasti) che ne limita l'utilizzo. Qui, grazie alla parte interna del Nostromo che offre un pulsante e lo stick in posizione più verticale, riusciamo ad impartire molti più comandi di quanti ne riusciremmo ad impartire con una tastiera normale. Anche lo stick, facilmente configurabile, è diventato presto comodo da utilizzare.

Utilizzare il Razer Nostromo richiede anche un po' di memoria. Normalmente l'associazione tasto-azione, in una tastiera, è facile ed intuitivo. Con il Nostromo ci sarà un periodo iniziale di smarrimento, in quanto i tasti non riportano le stesse lettere presenti nel menu del gioco, quindi dovremo cercare nei driver dove abbiamo mappato il tasto “perso”. Occorre quindi una fase più o meno lunga per ricordare in modo automatico la mappatura dei tasti e la loro posizione sulla periferica.