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G-Changer 360 Rev. 1.2, radiatore triventola Phobya - Sistema di prova e metodologia di test

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Sistema di prova e metodologia di test

Al fine di uniformare e rendere quanto più attendibili i risultati, i test sono stati condotti con una temperatura ambiente di circa 18° C rilevati tramite termometro digitale. Qualora la temperatura fosse più bassa/alta sono state calcolate le differenze e apportate le dovute variazioni ai risultati. Per mettere sotto stress il radiatore è stata sviluppata una potenza complessiva determinata dalla CPU e dalla GPU sotto overclock di circa 550  Watt. Per generare tale assorbimento di corrente e calore, è stata usata una CPU i7 975EE raffreddata tramite waterblock EK SUPREME HF Cu che, sotto overclock alla frequenza di 4014 MHz, genera un consumo di circa 220 Watt. I 330 Watt assorbiti dalla GTX480, liquidata tramite waterblock full cover della Koolance VID-NX480, sono stati ottenuti overclockando la GPU alla frequenza di 801 MHz.

Come accennato sopra per sollecitare i due componenti primari sono stati usati appositi programmi. LinX per il processore, molto apprezzato in rete come programma di torture test, si basa sulle librerie Linpack e consente di stressare la CPU per verificarne la stabilità di funzionamento portando il carico su di essa al 100% su tutti i core sia fisici che logici. La sua efficienza è dimostrata dal fatto che è molto difficile completare con successo i cicli impostati. A conferma di ciò è la temperatura generata dalla CPU una volta avviato il test, un vero torture test. A titolo di paragone rispetto a Prime95 le temperature massime raggiunte da LinX sono superiori di 3° – 5°. Per sollecitare la GPU Fermi GF100, è stato usato il programma Furmark. Furmark è conosciuto in rete principalmente per verificare la stabilità della VGA sotto stress,  è basato sulle librerie OpenGL ed utilizza speciali algoritmi che portano il calcolo computazionale della GPU al 100%. Abbiamo eseguito più livelli di test, iniziando con la sola CPU e con la VGA esclusa dall’impianto a liquido poiché raffreddata ad aria.  Quindi abbiamo sottoposto la CPU ad overclock in modo da vedere la scalabilità in termini di efficienza del radiatore. Non contenti e visti gli ottimi valori ottenuti, abbiamo reso la situazione ancor più critica, raffreddando a liquido anche la VGA e rilanciando i test sia a default (CPU e VGA) che sottoposte ad overclock. Per verificarne l’efficacia e la bontà, il radiatore Phobya è stato messo a confronto con due modelli: il TFC X-Changer 360 e l’ALPHACOOL NexXxos Xtreme III Rev.2. Per la rilevazione delle temperature in ingresso ed in uscita dal radiatore, sono stati usati due sensori passanti della Aquacomputer, mentre per il rilevamento delle temperature interne ai chip ci siamo avvalsi degli ottimi sensori interni presenti sia sulla CPU che sulla GPU.

Passiamo ad elencare al componentistica hardware usata per i test. In elenco i componenti principali:

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Di seguito invece la componentistica usata nell’impianto a liquido:

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I test sono stati condotti utilizzando LinX per la durata di 100 cicli, una durata più che sufficiente affinché il circuito giungesse a regime come temperature.

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Per la VGA è stato usato come detto Furmark in modalità Burst (test di stabilità) a risoluzione FullHD 1920x1080. Il seguente screenshot è un esempio di come i due programmi di stress insieme sono stati in esecuzione contemporaneamente.

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