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Roundup ventole 2012 – 120mm - Parte II - JOU JYE BW-1238B-PWM

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JOU JYE BW-1238B-PWM

 

Jou Jye è un marchio conosciuto in estremo oriente, ed attivo da circa 15 anni nel settore High Tech. Si affaccia sul panorama occidentale con una serie di prodotti interessanti, che certamente susciteranno un forte interesse a causa della loro particolarità e qualità intrinseca. Oggi analizzeremo una loro ventola da 120mm, ma inseriremo i risultati effettuati nel test del TPC800 in quanto purtroppo, dato lo spessore di 38mm, non è compatibile con il nostro dissipatore True Copper, con il sistema di ritenzione standard Thermalright. Data la velocità di ben 6000RPM, abbiamo deciso di non azzardare installazioni di fortuna in quanto una eventuale caduta sarebbe pericolosissima, sia sulle componenti che, potenzialmente, su colui il quale si trova nelle vicinanze. Il modello in questione è il BW-1238B-PWM, ovvero una ventola in grado di generare addirittura 250CFM. Con questi valori, assieme ad un dBA teorico di oltre 80 dBA, si comprende quanto possa essere estrema. Viene consigliato l’utilizzo con un alimentatore da minimo 300W, e se ne capisce facilmente la ragione dato che il consumo è superiore a 50W!  Il motore ha una dimensione davvero molto elevata, al pari di soluzioni concorrenti per questa tipologia, come le Scythe Gentle Typhoon, però presenta la stessa struttura ricurva che permette l’immissione di aria verso il centro, senza tagli di flusso. Questa ventola, dato l’RPM mostruoso, è indicata per soluzioni estreme in quanto dato l’elevato consumo anche a bassi RPM, avrebbe poco senso montarla a giri inferiori di quelli massimi. In questo caso sarebbe consigliabile adoperare altre tipologie di ventole, che presentano un consumo elettrico inferiore di oltre 10 volte. Abbiamo scelto di testarla quindi al valore nominale, ovvero 6000 RPM in quanto dato lo spessore il suo utilizzo è consigliabile che sia utilizzata a queste velocità. E’ comunque interessante la possibilità di ridurne il regime di rotazione al fine di contenere la rumorosità (quasi insostenibile a pieno regime) quando il carico da dissipare diminuisce. L’utilità si limita quindi agli appassionati di overclock estremo che possono installare questa ventola su un radiatore o su un dissipatore a torre, tipicamente nelle CPU Sandy Bridge che non necessitano di temperature estremamente basse per salire in frequenza.

 

JouJyeLogo

 

Elenchiamo le principali caratteristiche di questo interessante modello:

  • Nove pale di ventilazione
  • Griglia di protezione preinstallata
  • Spessore maggiorato, pari a 38mm, contro i 25 tradizionali
  • CFM mostruoso
  • dBA elevatissimi
  • Prestazioni ai massimi livelli concepibili per una 38mm
  • PWM, quindi regolabile in base al voltaggio, da 0 a 6000RPM
  • MTBF elevatissimo, specifica per soluzioni SERVER

 

Riportiamo un link al sito dell’azienda Jou Jye.

 

Ed anche alla pagina di riferimento del prodotto in questione.

 

 

Struttura e Features

 

La ventola, avente un diametro da 120mm ed uno spessore molto elevato, 38mm, ha una portata mostruosa, e quindi un valore di pressione statica più unico che raro. Questo porterà alla saturazione del potere dissipante di un sistema di ventilazione, ma anche all’eventuale rimozione di sistemi di dissipazione addizionali non fissati correttamente, ad esempio piccoli dissipatori passivi per chipset oppure RAM. Fate attenzione durante il montaggio e gestite cautamente il flusso d’aria, ed attenzione alle dita perché girando a 6000RPM, ed essendo molto robusta, l’eventuale tocco delle pale porterebbe anche ad un’amputazione diretta del dito interessato. Non c’è da scherzare e quindi la griglia anteriore, preinstallata, non è da rimuovere in nessun caso. Il frame, robustissimo, è testimonianza palese dell’eccellente qualità costruttiva, della ricercatezza e del design avanzato che possiede, in quanto sarebbe stato comunque necessario conferirle la massima solidità possibile, per contenere il motore, le pale ma soprattutto garantirgli una lunghissima vita in termini di MTBF, pari ad addirittura 190.000h! Questo implica che la ventola è particolarmente adatta a soluzioni Server, che richiedono un utilizzo prolungato per moltissimi anni, dissipazione eccezionale e noncuranza dell’emissione acustica. Indubbiamente è un prodotto interessantissimo sotto questo punto di vista e quindi si comprende che l’utilizzo nel mercato consumer è fondamentalmente irrilevante.

 

 

Estetica e rumore

 

La scatola esterna, già singolarmente, ci fa capire che questo prodotto appartiene alla fascia enthusiast, quindi è di nicchia e costosa. E’ presente un rivestimento esterno a scorrimento orizzontale ed il layout delle informazioni è buono. Sono indicate le performance e le caratteristiche tecniche, dove spunta un consumo massimo di oltre 52W, che per una ventola è un valore a dir poco scioccante. La ventola è inserita in un frame di protezione interno di cartone, che ne permetterà un ottimo imballaggio e posizionamento centrale. La ventola viene fornita assieme ad un manuale di installazione e ad un piccolo pamphlet illustrativo. La colorazione è interamente nera e non sono presenti dei particolari motivi funzionali nella parte frontale, se non si esclude il motore, che occupa una gran parte della porzione centrale e che presenta una curvatura a cupola per facilitare l’immissione dei flussi d’aria, e per evitare turbolenze eccessive, che comunque si presenteranno per ovvie ragioni, data anche la presenza della griglia di protezione. Posteriormente sono presenti invece 13 convogliatori ricurvi che permetteranno di incanalare l’aria nella parte centrale della ventola, e quindi non disperderla al lato, massimizzando quindi ulteriormente le performance già elevatissime. Per fortuna la ventola non è alimentata solo tramite il connettore Molex a 4 PIN bensì è presente un connettore da 4 PIN che ne permette la regolazione automatica secondo lo standard PWM. Ciò permette quindi  una fine gestione dal BIOS dei settaggi, secondo questo schema:

 

joujye parametri

 

La qualità di una ventola, al di là dei dati di targa, deve essere analizzata direttamente sul campo ma è necessario quindi utilizzare come parametro di test un dissipatore che sia valido, e che presenti determinate caratteristiche tecniche tra cui un’elevata superficie dissipante, un’eventuale saldatura tra alette ed heatpipes, una superficie di contatto molto buona e con un’elevata pressione, una superficie dissipante preferibilmente in rame, uno spessore delle alette elevato ed una spaziatura delle stesse contenuta. Verificare i parametri e non relazionarli ai dati di temperatura, ha poco senso e si rischia facilmente di arrivare a considerazioni inopportune, che sebbene possano sembrare conformi ai dati di targa, in realtà sono poco veritieri. Specialmente a bassi regimi, l’efficienza di dissipazione termica è influenzata da molti fattori e quindi la mera comparazione dei dati è un dato francamente poco oggettivo. A tal fine, come siamo soliti fare, abbiamo optato per un test diretto su di uno dei dissipatori più interessanti mai recensiti, il Cooler Master TPC-800.

 

 

joujye specifiche

 

Dal momento che la velocità di rotazione si può regolare sarebbe stato lecito aspettarsi da noi test a diverse velocità, però bisognerebbe prendere in considerazione alcuni elementi:

  • questa ventola ha una struttura ottimizzata per RPM elevatissimi, quindi non è adatta per utilizzi a bassi RPM a causa dell’ostruzione fisica di molte sue componenti, sia di protezione che convogliamento posteriore, oltre al motore molto grande.
  • Il consumo energetico è molto elevato quindi si consiglia, a RPM inferiori, di utilizzare altre tipologie di ventole. Ha poco senso fare altrimenti quindi prendetene atto
 

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