Assemblare PC compatti ad alte prestazioni è ormai diventata non soltanto un’esigenza ma una vera propria tendenza che porta gli utenti "Xtreme" ad ottenere il maggior rapporto prestazioni/volume. Con l’uscita delle CPU Ivy Bridge e del nuovo chipset Z77, abbiamo assistito un fiorire di schede madri mini-ITX, volte a soddisfare gli utenti più esigenti in termini di questo rapporto. GIGABYTE punta dritto al cuore degli appassionati di questo settore con la GA-Z77N-WiFi, una scheda mini-ITX completa sia sotto il punto di vista della connettività che delle prestazioni. Nel corso di questa recensione ne analizzeremo nel dettaglio le caratteristiche e ne saggeremo le qualità con test approfonditi.
GIGABYTE, fondata nel 1986, è considerata sin da sempre uno dei maggiori punti di riferimento nel mondo dei computer; attraverso un team di ricerca all'avanguardia, è in grado di offrire sempre soluzioni innovative e, molte volte, di guidare il processo evolutivo del settore attraverso prodotti tecnologicamente avanzati. Inizialmente dedita esclusivamente al mercato delle schede video e delle schede madri, con il passare degli anni si è fatta strada anche nella produzione di notebook e desktop ed ha ampliato il suo portfolio di clienti anche attraverso la produzione di case, dissipatori, alimentatori e componentistica varia.
L'azienda è molto attiva nel settore dell'overclock e si è spesso distinta con l'ausilio di prodotti dedicati esclusivamente a tale specialità; tra i prodotti più particolari si ricorda la scheda madre X58-OC, una mainboard in formato ATX basata su socket Intel LGA1366, ma pensata esclusivamente per l'overclock estremo.
La GA-Z77N-WiFi appartiene alla grande gamma di schede madri messa a disposizione da GIGABYTE per le CPU Ivy Bridge. Possiamo identificare due serie principali costruite per il chipset Z77 e quindi dedicate agli overclockers: la serie Ultra Durable 4 caratterizzata dalla sigla UD e la serie Ultra Durable 5, dotata di nuove fasi di alimentazione di tipo DrMOS (IR 3550) e caratterizzata dalla sigla UP. La GA-Z77N-WiFi appartiene alla prima di queste due serie. Presto analizzeremo anche la Z77-UD4H, ultima nata della serie Ultra Durable 4, che ha suscitato grandi apprezzamenti presso numerosi overclockers. La scheda mini-ITX analizzata oggi non è dedicata ovviamente all’overclock estremo, tuttavia non disdegna questa pratica e permetterà quindi di assemblare un PC compatto ad alte prestazioni, preferibilmente quindi un PC da gaming facilmente trasportabile ed ideale per i LAN Party. Sarà inoltre ideale per assemblare un Home Theater PC (HTPC), permettendo di gestire al meglio la CPU installata ed effettuare, entro certi limiti, come vedremo, la pratica del downclock al fine di ridurre i consumi e la rumorosità di esercizio. Suggeriamo a tutti coloro che si sentono attratti dal fantastico mondo dei PC Small Form Factor la lettura della guida dedicata realizzata da XtremeHardware.
Gigabyte GA-Z77N-WiFi: Specifiche tecniche
Riportiamo sinteticamente in questa pagina le specifiche tecniche dichiarate per la GA-Z77N-WiFi
Processore |
Supporto per processori Intel Core i7 / Intel Core i5 / Intel Core i3 / Intel Pentium / Intel Celeron basati su Socket LGA1155 |
Chipset |
Intel Z77 Express Chipset |
Memoria |
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Grafica integrata |
Uscite per la grafica integrata:
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Audio |
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LAN |
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Wireless Communication module |
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Slot di Espansione |
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Interfaccia di storage |
Chipset Z77:
*Quando una configurazione Raid è realizzata sulle porte SATA 6Gb/s e SATA 3Gb/s le performance del sistema potrebbero variare in base alle periferiche di Storage usate |
USB |
Chipset Z77:
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Connettori Interni I/O |
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Porte |
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I/O Controller |
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Monitoraggio H/W |
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BIOS |
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Altre Caratteristiche |
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Software in Bundle |
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Sistema Operativo |
Supporto per Microsoft Windows 8/7/XP |
Caratteristiche Fisiche |
Mini-ITX Form Factor; 17.0cm x 17.0cm |
Note |
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Caratteristiche esclusive
Andiamo ora a scoprire le caratteristiche principali dichiarate per questa scheda madre, una delle più compatte e versatili nel catalogo GIGABYTE.
Una delle caratteristiche principali della GA-Z77N-WiFi è sicuramente il modulo WiFi/Bluetooth 4.0. Il nome stesso ci ricorda questa importante funzionalità con supporto al protocollo 802.11n con velocità fino a 300 Mbps. Il modulo WiFi, realizzato da Intel permette di usufruire di alcune tecnologie esclusive sviluppate da Intel stessa, vale a dire l’Intel Wireless Display (WiDI) e l’Intel My WiFi Dashboard. Dimenticate fastidiosi cavi di connessione durante le vostre presentazioni: potrete collegarvi a tutti i dispositivi video dotati di tecnologia WiDi (monitor, TV e proiettori) in tutta facilità: l’etere farà da filo!
La My WiFi Dashboard vi permetterà invece di creare in modo intuitivo una LAN privata casalinga, senza necessitare della connessione ad Internet per condividere contenuti.
La serie Z77 di GIGABYTE ha introdotto un’importante novità a livello di BIOS. Grazie alle ricche interfacce UEFI, GIGABYTE ha messo a punto un sistema intuitivo per controllare i parametri della scheda madre, tramite una pratica interfaccia che riproduce il layout fisico della motherboard. Sarà possibile così individuare facilmente i parametri che vogliamo regolare, senza dover analizzare la miriade di voci, comunque presenti nella modalità “Advanced”.
La GA-Z77N WiFi dispone anche di doppio BIOS che ci mette al riparo da possibili corruzioni del BIOS in seguito a una procedura di flash non andata a buon fine. Se il BIOS principale si corrompe, un BIOS secondario ripristinerà automaticamente il contenuto originale di quello principale.
La tecnologia Ultra Durable 4 introduce importanti protezioni atte ad allungare la vita della scheda madre.
I nuovi PCB in fibra di vetro permettono, dispongono di maglie più fitte in grado di garantire maggiore protezione dall’umidità, e quindi minori rischi da corto circuiti. Numerosi circuiti di protezioni da cariche elettrostatiche o da sbalzi di tensione sono posizionati in diversi punti della scheda madre, diminuendo il rischio di danneggiamento dei chip presenti sulla scheda madre. L’adozione di MOSFET con bassa resistenza Drain-Souce (low RDS(on)) permette non soltanto di aumentare l’efficienza delle fasi di alimentazione rispetto a MOSFET tradizionali, ma anche di mantenere temperature di esercizio più basse. Questi MOSFET sono inoltre garantiti per una vita media di 50.000 ore ad una temperatura di ben 85°C, assicurando una grande longevità nelle condizione più estreme. Similmente la Z77N WiFi adotta condensatori giapponesi certificati per una durata superiore alle 50.000 ore, uno standard ormai per schede video di questa fascia. Infini numerosi sistemi di protezione sono installati in tutta la scheda madre per evitare danneggiamenti dovuti da scariche elettrostatiche e da sbalzi di tensione.
La GA-Z77N WiFi dispone di uno slot PCI Express x16 di terza generazione, assicurando una bandwidth doppia verso la scheda video in presenza di componenti compatibili con questa tecnologia: una CPU Ivy Bridge e una scheda video NVIDIA serie GeForce 600 o successive o AMD serie HD 7000 o successive. Allo steso tempo sarà possibile sfruttare la GPU integrata nelle CPU Ivy Bridge, grazie alle due connessioni HDMI e all’interfaccia DVI-I, tutte con supporto all’HDCP, sarà possibile gestire più monitor contemporaneamente, oppure sfruttare l’accelerazione offerta dalla tecnologia QuickSync per la transcodifica video nella IGP.
Ormai consueta la tecnologia GIGABYTE onboard acceleration 333: il chipset Z77 mette a disposizioni le veloci connessioni SATA 3 6Gb/s e USB 3.0, mentre GIGABYTE ha messo a punto un sistema che permette di fornire fino a tre volte della potenza standard sulle porte USB, permettendo una veloce ricarica dei dispositivi mobile. Tale funzionalità è spesso disponibile anche con PC in Stand-By o addirittura spento grazie alla tecnologia On/Off Charge.
Ultima ma non per importanza è la Dual Gigabit LAN con funzione teaming, che permette di configurare le due porte Ethernet con un unico indirizzo IP sfruttando la banda aggregata di ben 2 Gbps. Tale funzione sarà particolarmente utile per chi ha intenzione di assemblarsi un NAS.
Gigabyte GA-Z77N-WiFi: Packaging e Bundle
La Z77N-WiFi ci viene consegnata in una confezione di dimensioni contenute, che rispecchia quindi il form factor compatto della scheda madre. Sullo sfondo bianco campeggia il logo cubico del 3D BIOS, l’innovativa interfaccia UEFI che vedremo nelle prossime pagine. La confezione ci ricorda inoltre diverse feature già citate nelle precedenti pagine, ed in particolare il supporto all’Intel Wireless Display (WiDi), che ci permetterà lo streaming del flusso video ad un display dotato di questa tecnologia, senza necessità di alcun cavo di collegamento, potenzialmente molto utile per PC trasportabili o per HTPC. Tra le altre feature degne di nota, la componentistica Ultra Durable 4, sinonimo di assoluta qualità per questa scheda madre.
Nel retro della confezione troviamo maggiori dettagli delle proprietà offerte dalla tecnologia Ultra Durable 4, come la protezione da umidità grazie al PCB in fibra di vetro, la protezione da scariche elettrostatiche, condensatori allo stato solido e mosfet in grado di garantire minori temperature di esercizio. Tra la miriade di icone aggiuntive, troviamo la Dual LAN con supporto al Link Aggregation, utilissima per chi vuole utilizzare questa scheda madre per costruirsi un NAS.
Apriamo ora la confezione ed analizziamone in contenuto. All’interno della scatola troviamo subito la scheda madre, alloggiata nel cartone senza particolari protezioni in gommapiuma. E’ presente comunque la classica busta antistatica.
Sotto di essa troviamo il resto del bundle, composto da:
- Le due antenne, per il WiFi e per il Bluetooth,
- 2 cavi SATA neri, dotati di clip di ancoraggio,
- La mascherina posteriore per il pannello I/O
- Manuale utente, in lingua inglese
- Manuale di installazione rapida, multilingua (è presente l’italiano)
- Due DVD con driver e Utilities, uno dedicato alle schede madri Intel della Serie 7 e uno dedicato alle schede madri della serie WiFi
Andiamo ora a scoprire più da vicino la GA-Z77N-WiFi
Gigabyte GA-Z77N-WiFi: layout della scheda
Il layout e la disposizione dei componenti della Z77N-WiFi è abbastanza classico e rispecchia quello della maggior parte delle schede madri Mini-ITX. La compattezza di questo formato impone una razionalizzazione degli spazi, costringendo ad una disposizione atipica del socket rispetto agli altri formati, lontano dal bordo superiore. Visto che il lato inferiore (a sinistra nell’immagine) è occupato dallo slot PCI-Express 3.0 X16, il sinistro e il destro rispettivamente dal pannello di I/O e dai due slot di RAM DDR3, l’unico lato rimasto libero per le connessioni interne rimane quello superiore (a destra nella foto). Questa zona è quindi affollata, nell’ordine troviamo:
- il connettore ATX di alimentazione della scheda madre,
- un connettore per USB 2.0 posizionato accanto agli header per i pulsanti del pannello frontale del case (Power / Reset / LED HDD)
- 2 Porte SATA 3 Gb/s, nere
- 2 Porte Sata 6 Gb/s, bianche
- il connettore interno per le USB 3.0
Accanto a questa zona troviamo il chipset Z77 coperto da un dissipatore di alluminio di colore nero ed il connettore di alimentazione 12V della CPU, a 4 pin. La posizione non è forse delle più felici, ma la ristrettezza degli spazi ha costretto GIGABYTE a questo posizionamento centrale. Per completare le connessioni interne, troviamo due connettori per le ventole a 4 pin, quindi entrambi PWM, ed il connettore per l’audio.
Il socket di produzione Foxconn è coperto dalla classica protezione in plastica. 3 sono le fasi di alimentazione dedicate alla CPU + 1 per la IGP. Come anticipato nell’introduzione, questa scheda madre non fa uso dei nuovi DrMOS, ma adotta una classica configurazione con 1 mosfet High Side K03B7 più 2 Low Side K0393 per ciascuna fase. Questo tipologia di fasi non rispecchia l’ultimo grido in termini di efficienza, ma è in parte basato su un design pluriacclamato e già visto su diverse schede madri di fascia alta GIGABYTE, come ad esempio la G1.Sniper3. La presenza di sole 4 fasi come vedremo non precluderà la possibilità di effettuare un po' di overclock. Per questioni di spazio, una parte dei mosfet è stata saldata sul retro del PCB.
Nel retro del PCB troviamo anche il controller iTE per la gestione delle ventole e di altri dispositivi di I/O, nonché, accanto a questo, il controller delle fasi di alimentazione: in questo caso, in luogo del più noto IR3567, GIGABYTE ha adottato il controller Intersil ISL95836. Ciò, come vedremo, avrà purtroppo ripercussioni negative sul controllo dei voltaggi, completamente assente per la CPU.
Passando all’analisi del pannello posteriore di I/O, troviamo nell’ordine 2 USB 3.0 con una porta PS2 per mouse o tastiera; 2 porte HDMI; una porta DVI-I; gli attacchi per le due antenne già viste nel bundle, dedicate al WiFi e al Bluetooth; 4 USB 2.0 e 2 porte Ethernet Gigabit LAN; le 5 connessioni jack audio più una connessione ottica digitale S/PDIF.
Dietro a questi connettori notiamo sul PCB i chip dedicati alla relativa gestione di queste porte: 3 chip Fintek per la codifica dei segnali digitali delle porte video, 2 chip Realtek RTL8111F per la gestione delle relative porte LAN, 1 chip Realtek ALC892 per la gestione dell’audio a 7.1 canali. Le porte USB sono invece gestite dal chipset Intel Z77.
Prima di passare all’analisi del BIOS e del software in dotazione, diamo un ultimo sguardo alla schedina Mini-PCIe Intel Centrino Wireless-N 2230, con supporto ai protocolli 802.11 b\g\n, velocità di trasferimento massima di 300mbps e supporto alla tecnologia Intel WiDi.
Gigabyte GA-Z77N-WiFi: Uno sguardo al BIOS
Il BIOS della GA-Z77N-WiFi è davvero molto articolato e può essere visualizzato in modalità 3D oppure nella classica modalità 2D. Come di consueto per gli attuali BIOS, è ormai dotato di interfaccia UEFI ed il proprio layout è molto simile ad altri modelli di schede madri Gigabyte. Tra le opzioni presenti troviamo sia quelle di base, sia le più avanzate per controllare molti parametri e tweak della scheda madre.
Il BIOS è suddiviso in 6 grandi sezioni.
La prima è la sezione M.I.T. dove possiamo controllare i parametri relativi al clock della CPU, della DRAM ed i settaggi sui timing nonchè il voltaggio stesso della DRAM DDR3. E' possibile variare il BaseClock della CPU da 80 a 133.33 MHz a step di 0.01 MHz. I divisori per determinare la frequenza della memoria vanno da un minimo di x8 (800 MHz) fino ad un massimo di x28 (2800 MHz) per poter installare anche moduli di memoria particolarmenti spinti. Per quando riguarda invece le modifiche alle tensioni è possibile agire solo sul DRAM Voltage che permette di impostare un minimo di 1.100 V fino ad un massimo di 2.100 V a step di 0.005 V. Rimane un peccato non potere avere la stessa regolazione sulla tensione della CPU e sul VTT. Sarà posibile quindi effettuare il downclock ma non il downvolt. Altri tweak che è possibile fare in questa sezione riguardano la variazione dei timing di accesso delle memorie di sistema; è possibile variarli in modo davvero analitico.
La seconda sezione, System, ci permette di conoscere la versione del BIOS installata, di cambiare la lingua ed altre informazioni sulle porte SATA.
La sezione BIOS Feature permette di modificare il boot priority e altre parametri relativi alle funzioni principali del BIOS.
La sezione "Peripherals" riguarda tutte le impostazioni delle varie periferiche onboard come LAN, Audio, USB, etc. ed altre funzioni come Intel Smart Connect Tecnology
La penultima, Power Management, riguarda invece tutte le funzioni energetiche mentre l'ultima sezione ci permette di salvare i nostri settaggi o di caricare quelli di default in caso di problemi.
Sistema di prova e metologia di test
Per testare la scheda madre Gigabyte GA-Z77N-WiFi abbiamo usato la nota CPU Intel i7-2600K che anche se appartentente alla categoria Sandy Bridge è in grado di soddisfare ancora appieno le esigenze del consumatore regalando ottime performance. Inoltre queste CPU anche se presentano un TDP maggiore delle CPU Ivy Bridge, presentano temperature di esercizio inferiori, data l'assenza della TIM (pasta termica tra die e IHS), permettendo l'utilizzo di dissipatori di dimensioni contenute anche per leggeri overclock.
Abbiamo comparato la CPU Intel i7-2600K alle precedenti generazioni di CPU Intel ed AMD. Abbiamo inoltre inserito un confronto con altre schede madri con cui abbiamo testato in precedenza la CPU Intel i7 Sandy Bridge.
Di seguito potete leggere i test che sono stati utilizzati per misurare le prestazioni di questa piattaforma:
Test USB e SSD
- HD Tune
- Atto Disk Benchmark
- HD Tach
- Crystal Disk Mark
- AIDA 64 (Random Read)
- AS SSD Benchmark
SINTETICI
- 3DMark Vantage
- AIDA64
COMPRESSIONE DATI E MULTIMEDIA
- 7zip 9.20
- Winrar 4.01
- Cinebench 11.5 e 10
- X264 Benchmark HD 3.0
- HandBrake 0.9.5
- Fritz Chess
- Blender
- POV-Ray
- Euler 3D
- Sisoftware Sandra
Gigabyte GA-Z77N WiFi: Test USB 3.0
Andiamo ad analizzare adesso le prestazioni fatte registrare dalle porte USB 3.0. Per fare ciò ci siamo avvalsi di un'unità di memorizzazione esterna prodotta da Silicon Power ed in particolare il modello Armor A80 da 640GB
HD Tune
I valori fatti segnare da questo benchmark sia in lettura sia in scrittura mettono in evidenzia le buone prestazioni di questa unità esterna che all'interno di essa monta un Hard Disk da 3.5". Il Chipset Z77 ovviamente offre ottime prestazioni sul comparto USB 3.0, come di consueto.
ATTO
In questo benchmark possiamo verificare le prestazioni del disco esterno usato con diverse tipologie di blocchi dati, anche in questo caso non emergono anomalie.
HD Tach
Questo software ci permette di analizzare l'andamento delle prestazioni sull'intera superficie del disco. I risultati che ci mostra sono perfettamente in linea con gli altri.
Crystal Disk Mark
Buoni i risultati fatti registrare da questo benchmark, anche se un pò inferiore ai precedenti, ma il motivo risiede nel fatto che abbiamo riempito il disco con alcuni dati.
AIDA 64
L'ultimo test che abbiamo usato usa il noto software AIDA64 ed in particolare abbiamo usato il test Random Read. Anche in questo caso i risultati rispecchiano i precedenti ottenuti confermando la bontà del controller.
Gigabyte GA-Z77N WiFi: Test Solid State Disk (SSD)
Passiamo adesso ad analizzare le prestazioni di un'unità interna, questa volta utilizzeremo sempre un'unità prodotta dalla nota azienda Silicon Power ma il modello Velox 30
HD Tune
Abbiamo riscontrato un punteggio un pò sotto le aspettative, motivo per cui abbiamo ritestato l'unità SSD con la precedente versione di HD Tune ed infatti è emerso un risultato decisamente diverso:
Come si può vedere infatti adesso i risultati sono in media con le aspettative di questo genere di unità Solid State Disk. Intel offre ormai con i chipset della serie 6 e 7 prestazioni di assoluto rilievo sulle porte SATA 6Gb/s e SATA 3 Gb/s.
ATTO
Anche in questo caso non sono da segnalare anomalie ed il benchmark ha restituito i consueti risultati
HD Tach
Con questo software abbiamo verificato i risultati sono in linea con i precedenti.
Crystal Disk Mark
Anche in questo caso i risultati rispecchiano le performance del disco SSD.
AIDA 64
Il noto software AIDA 64 nel test di lettura Random ci restituisce i risultati del tutto in linea con gli altri test.
AS SSD
Ultimo test ci mostra ancora una volta la conferma dei risultati precedentemente ottenuti.
3DMARK VANTAGE
Il penultimo nato della serie 3DMark (della software-house Futuremark) mette in risalto le prestazioni dei processori soprattutto in ambito gaming, in questo caso abbiamo però esclusivamente effettuato i test relativi alla CPU (2 test), per i quali possiamo vedere che per quanto concerne i test effettuati alla frequenza default, le nuovissime CPU Sandy Bridge-E risultano essere le migliori.
La nuova CPU prodotta da AMD come evidenziato dal grafico soprastante, fa registrare il medesimo punteggio della nota CPU con architettura Bulldozer FX-8150. La CPU Intel i5-3570K rimane indietro mentre la CPU i7-3770K è avanti come punteggio globale.
Prestazioni perfettamente in linea con la nostra CPU di riferimento Intel i7-2600K, i risultati sono perfettamente sovrapponibili con scarti minimi.
Anche nei confronti delle altre mainboard la situazione appare pressocchè allineata; le differenze sono davvero minime.
AIDA64 EXTREME ENGINEER
AIDA64 è l’ultima release dello strumento di test e controllo prodotto dalla FinalWire, il test effettuato in questo caso concerne il Memory Controller, le Memorie RAM e la cache della CPU.
Anche tramite il software AIDA 64 non abbiamo riscontrato nessun tipo di anomalia ed anche in questo caso i risultati sono perfettamente in linea con la nostra CPU di riferimento Intel.
Buono il rendimento con le memorie; le latenze sono davvero basse nei confronti delle altre schede madri, anche in questo caso però parliamo di differnze davvero minime.
7zip 9.20
7zip è un ottimo tool che consente la compressione e la decompressione di files.
Sempre ottimo il comportamento della CPU Intel i7-2600K che nonostante appartenza alla precedente generazione, fa segnare sempre ottimi risultati. Anche in questo caso i risultati sono perfettamente in linea con la nostra CPU di riferimento.
7Zip mette in evidenzia ancora una volta che le differenze tra le varie piattaforme sono estremamente ridotte.
WINRAR 4.01 e 4.20
Dopo 7Zip questo tool anch’esso dedicato alla compressione e decompressione dei files nella versione 4.01 dove analizziamo il core parking e nella sua ultima versione 4.20 dove non necessita di questo tweak per dare il meglio di se con le CPU Intel.
In entrambi i casi la piattaforma dotata di scheda madre Gigabyte GA-Z77N fa registrare i consueti risultati che rispecchiano la situazione della nostra CPU di riferimento Intel.
Anche il quadro con Winrar ci mostra dei risultati analoghi rispetto ai casi precedenti; le differenze, tranne in qualche caso isolato, sono davvero minime tra le varie mainboard.
Cinebench 11.5
Grazie al software Maxton dedicato alla produzione di filmati Cinema 4D possiamo rilevare tutta la potenza computazionale del processore in esame.
Cinebench mostra la forza delle nuove CPU dove Intel ovviamente ne fa da padrona; la nostra piattaforma con scheda madre Gigabyte e CPU Intel i7-2600K si comporta perfettamente in linea con i nostri risultati precedentemente ottenuti con altre piattaforme.
Molto buono il risultato su single core dove il punteggio fatto segnare è uno dei più alti complessivamente; ma anche in questo caso le differenze tra le varie piattaforme sono sempre minime.
Cinebench 10
Versione più vecchia del sopra citato Cinebench, in questo test possiamo notare il risultato concernente il ‘Processor Speed-up’.
La versione precedente di questo benchmark mostra una situazione non del tutto dissimile rispetto alla precedente ed anche questo caso i dati forniti da questa piattaforma sono perfettamente in linea.
Situazione del tutto analoga al caso precedente, dove ancora una volta le differenze tra le varie piattaforme sono minime.
X264 Benchmark HD
Strumento che misura quanto rapidamente il nostro sistema riesce a codificare un piccolo filmato in qualità HD, questo benchmark ci riporta quanto accurato ed efficiente (in Frames Per Second) può essere la codifica.
Ancora una volta la CPU Intel si dimostra davvero valida mostrando i suoi muscoli nei confronti degli avversari; la nostra piattaforma di test usa in questa recensione dimostra la sua perfetta validà nei confronti della nostra piattaforma di riferimento.
Questo test ci mostra un risultato un pò più basso rispetto alle altre schede madri, ma stiamo sempre parlando di differnze davvero minime che non cambiano certo la situazione generale.
HANDBRAKE
Software di transcodifica video multithread con il quale trasformeremo un file (un film) in MP4; il processo comprende codifica video x264, codifica audio FAAC e mux finale in contenitore MP4. Verrà preso in considerazione il tempo impiegato dalla CPU per svolgere questo compito.
Sempre di alto livello i risultati fatti segnare dalla CPU Intel i7-2600K che nonostante appartenza alla precedente generazione di CPU Intel fa sempre valere la sua potenza elaborativa, e la nostra piattaforma non fa affatto deludere le aspettative.
Per comparare i risultati con le altre piattaforme abbiamo usato una versione più vecchia di questo software, ma anche in questo caso le prestazioni sono sempre di ottimo livello e le differenze con le altre schede madri sono sempre minime.
Fritz Chess
Fritz Chess è il più forte motore di scacchi ed è l’evoluzione di quello che ha affrontato il campione del mondo Vladimir Kramnik nel Bahrain nell’ottobre del 2002. Milioni di appassionati di scacchi hanno guardato le partite in diretta in Internet. Fritz è stato capace di pareggiare il match (4:4), e Kramnik ha mostrato tutto il suo rispetto per la performance di Fritz quando ha detto: “DeepFritz è più forte di DeepBlue!” Il nuovo motore del Fritz8 si basa appunto su quella versione “Bahrain” ed è stato ulteriormente migliorato nel gioco posizionale.
Anche in questo caso nel tipico gioco di scacchi, i risultati mostrati dalla piattaforma Gigabyte GA-Z77N sono perfettamente in linea con i nostri dati precedentemente ottenuti.
Blender 2.60
Blender è un programma open source di modellazione, rigging, animazione, compositing e rendering di immagini tridimensionali. Dispone inoltre di funzionalità per mappature UV, simulazioni di fluidi, di rivestimenti, di particelle, altre simulazioni non lineari e creazione di applicazioni/giochi 3D. È disponibile per vari sistemi operativi: Microsoft Windows, Mac OS X, Linux, FreeBSD, assieme a porting non ufficiali per BeOS, SkyOS, AmigaOS, MorphOS e Pocket PC. Blender è dotato di un robusto insieme di funzionalità paragonabili, per caratteristiche e complessità, ad altri noti programmi per la modellazione 3D.
Blender mostra ancora una volta tutta la potenza elaborativa delle CPU Intel che primeggiano nei confronti degli avversari. Ancora per l'ennesima volta i risultati della piattaforma Gigabyte sono perfettamente in linea con le attese.
POV-Ray 3.7
POV-Ray è un programma di ray tracing disponibile per una gran varietà di piattaforme. Era originariamente basato su DKBTrace, un programma sviluppato da David Kirk Buck and Aaron A. Collins. È stato anche influenzato pesantemente dal programma di ray tracing Polyray con il beneplacito del suo autore, Alexander Enzmann. Nelle versioni più recenti il motore di rendering è stato aggiornato profondamente per consentire il calcolo della illuminazione globale, delle caustiche, ed di elementi particellari per generare nubi, fuoco, vapore. Fa ora uso del multithreading, quindi si avvantaggia della presenza sul computer di processori multicore o più processori.
Altra conferma ci giunge con questo software che ci permette di capire come le nuove CPU dotata di multicore si avvantaggiano particolarmente di questo programma per rendering; anche in questo caso le prestazioni di questa CPU rimangono sempre alte.
Euler 3D
È un software che può trattare numeri reali, complessi, intervalli di numeri, matrici ed array. Traccia diagrammi 2D/3D ed include un moderno linguaggio di programmazione. Tutte le versioni di EULER sono freeware con licenza GNU. EULER è molto simile a Matlab, ma l’autore tiene a precisare che non si tratta di un suo clone. Euler 3D è utilizzato per analisi di fluidodinamica, dotato di una modalità di benchmarking integrata liberamente utilizzabile che sfrutta tutti i core e thread a disposizione del processore.
Risultati che mostrano come la CPU Intel i7-2600K sia sempre a primeggiare nonostante non sia l'ultima generazione; in questo caso i risultati sono perfettamente in linea con la nostra CPU di riferimento Intel precedentemente testata da noi.
Sisoft Sandra: Crittografia Dati
SiSoftware Sandra (System Analyser, diagnostica e Reporting Assistant) è uno strumento di diagnostica che permette di fornire informazioni dettagliate sulla configurazione hardware e software del computer. Un anno fa, SiSoftware rilasciò Sandra 2010 offrendo pieno supporto a Windows 7; a 18 mesi dal lancio di Windows 7, abbiamo assistito ad una vera e propria incoronazione del PC ad hub multimediale. Pochi mesi fa è stato rilasciato un benchmark dedicato alle unità Blu-Ray, ora gli autori si sono focalizzati sulla realizzazione di un nuovo benchmark: il Media Transcoding basato sulle Media Foundation di Windows 7. A tutto è stato affiancato un nuovo benchmark (Crittografia GPGPU) che permette un confronto diretto tra le prestazioni registrate dalla CPU (utilizzando i set di crittografia disponibili) e quelle della GPGPU.
La differenza con le CPU prive di codifica hardware è veramente abnorme e permette a tutte le CPU di codifica hardware di primeggiare in maniera assoluta sulle altre. I risultati fatti segnare dalla CPU Intel i7-2600K e dalla scheda madre Gigabyte GA-Z77N sono perfettamente in linea con i test fatti da noi in precedenza. Possiamo concludere quindi che la GA-Z77N-WiFi ha una perfetta gestione del Turbo Boost ed è in grado perfettamente di alimentare anche CPU dal TDP elevato (il massimo su LGA 1155 nel caso dell'i7-2600K) senza soffrire di cali prestazionali.
Gigabyte GA-Z77N-WiFi: Overclock e Downclock
Nonostante la scheda madre abbia un form factor Mini-ITX con questa scheda è possibile divertirsi con l'overclock, ovviamente con tutti i limiti del caso. Per rendere quest'operazione molto semplice Gigabyte oltre ad un BIOS davvero semplice da usare con cui è possibile agire sul clock della CPU, GPU e DRAM ha messo a disposizione un software tool che permette di variare alcuni parametri direttamente da Windows, anche se abbiamo riscontrato alcuni limiti funzionali. Questo tool ha il nome di EasyTune che ci permette di tenere sotto controllo vari parametri essenziali della scheda madre:
La prima schermata ci mostra tutte le informazioni relative alla CPU, nel nostro caso con il processore i7-2600K, ci fa vedere tutte le informazioni essenziali dalla frequenza di clock al TDP. Nella seconda schermata invece possiamo vedere le informazioni relative ai moduli di memoria installati che in questo caso era un kit Team Group da 1333 MHz DDR3 PC3-10700, successivamente come vedremo meglio abbiamo usato un kit più spinto.
La schermata Tuner è quella che ci permetterà di variare i clock di CPU, sia come BaseClock sia come moltiplicatore ma anche il voltaggio della DRAM. La schermata Graphics ci mostra invece come è possibile variare la frequenza della GPU onboard.
La funzione smart permette di variare a nostro piaciemento la curva di intervento della ventola secondo le nostre esigenze personali. Infine il tab hardware monitor permette di tenere sotto controllo sia i voltaggi sulle varie linee sia le temperature.
Il primo parametro del tab Tuner ci permette di variare il BCLK della CPU e la frequenza delle memorie.
Mentre il tab Voltage ci permette di settare a piacimento il DRAM voltage a nostro piacimento. Facciamo una breve prova settando la nostra CPU a 4 GHz e le memorie a 1600 MHz. Una volta settati questi parametri il sistema ci chiede il riavvio. Abbiamo però notato subito al riavvio del sistema che in effetti la frequenza massima della nostra CPU è rimasta invariata mentre le memorie sono state regolamente settate a 1600 MHz. Pertanto consigliamo di agire direttamente da BIOS per variare in maniera certa tutti i parametri.
Con EasyTune però è possibile variare in tempo reale il moltiplicatore massimo della CPU fino ad un massimo pari a quello settato da BIOS. Nelle due schermate sopra abbiamo settato la CPU ad una frequenza massima di 1700 e 2000 MHz; questo non richiede il riavvio del sistema.
Come abbiamo accennato consigliamo di effettuare questa operazione direttamente da BIOS, ed infatti abbiamo settato la nostra CPU con un moltiplicatore di x43 per una frequenza finale di ben 4.3 GHz dove il sistema è perfettamente stabile, nonostante avessimo montato il dissipatore Stock Intel che naturalmente non è il massimo per queste operazioni:
Tra le note negative per quanto riguarda l'overclock dobbiamo sicuramente citare l'impossibilità di aumentare la tensione della CPU. Tuttavia la presenza di sole 3+1 fasi di alimentazione ci ricorda che probabilmente non sarebbe stato il caso di esagerare con questo parametro e l'overclock consentito con vcore default è probabilmente il massimo che possiamo chiedere a questa scheda madre. Rimane un po' di amaro in bocca per l'impossibilità di effettuare downvolt, molto utile invece per ridurre i consumi del sistema, anche se la gestione dinamica offerta da Intel solitamente consente ottimi livelli di efficienza.
Conclusioni
Prestazioni | Prestazioni pressochè allineate alle altre schede madri che abbiamo provato con la stessa CPU. | |
Overclock | Da questo punto di vista pur potendo agire nelle CPU serie K attraverso la modifica del moltiplicatore non è possibile agire sul vcore, nonostante sia possibile modifare il VDRAM. E' possibile comunque l'overclock della CPU nei limiti del Vcore default. | |
Estetica | Estetica nel complesso gradevole e layout ben curato | |
Materiali | Componentistica di primo livello ed appartenenza alla serie Ultra Durable 4 | |
Bundle | Le connessioni sono tante e la dotazione è completa. Ottima la connettività di rete con 2 Gigabit LAN, WiFi "n" e Bluetooth 4.0. Purtroppo solo 4 le porte SATA. | |
Prezzo | Prezzo medio attorno ai 120 euro iva compresa è tutto sommato un ottimo compromesso considerando la qualità complessiva ed il costo delle altre schede Z77 ITX di altri brand. | |
Complessivo |
La mainboard Gigabyte GA-Z77N-WiFi recensita in questo articolo, si è dimostrata una proposta molto valida nel mercato decisamente affollato del form factor Mini-ITX.
La scheda fa parte della categoria Ultra Durable 4 ed offre un valore aggiunto rispetto alle altre scheda madri non indifferente a partire dalla sua costruzione del PCB a prova di umidità che ne assicura una maggiore durate nel tempo; protezione elettrostatica che preserva i danni proveniente da scariche elettrostatiche; protezione da sbalzi di tensione che anche in caso di perdita dati o di corruzione di un BIOS permette il ripristino del BIOS primario attraverso quello secondario; protezione da temperature elevate grazie all'adozione di componentistica pregiata come condensantori giapponesi o Mos-Fet Low RDS.
Altre caratteristiche accessorie interessanti è la connettività IEEE 802.11 a/b/g/n e Bluetooth 4.0 fornita dalle due antenne in dotazione; naturalmente non può mandare pieno supporto alle nuove CPU Intel Core di terza generazione così come la presenza di uno slot PCI-Express anch'egli di terza generazione che permette l'installazione di qualsiasi scheda grafica di nuova concezione per chi non si accontenta di sfruttare la grafica integrata offerta dalle ultime CPU Intel.
Semplice ed intuitivo il BIOS UEFI grazie anche alla funzionalità 3D, molto accattivante rispetto alla classica 2D. Per quanto riguarda le funzionalità possiamo dire che è davvero completo con la possibilità di controllare molti parametri. Unica pecca che non è possibile variare il V-Core manualmente della CPU, sarebbe stato davvero ottimo lasciare al cliente la possibiltà di variare questo parametro a piacimento. D'altra parte questa scelta si può giusticare dal fatto che non è una mainboard pensata per overclockers, però poter intervenire su questa funzionalità poteva essere un bel modo di ottimizzare i consumi del sistema visto in ottica SFF e HTPC.
Decisamente interessante il lato I/O che parte dal pannello posteriore che offre la possibiltà di avere a disposizione due porte Realtek GbE LAN chip (10/100/1000 Mbit), connessioni USB di terza generazione, uscite video HDMI e DVI oltre a naturalmente il supporto al RAID 0, RAID 1, RAID 5, e RAID 10 con interfaccia Serial ATA 6 Gb/s.
Complessivamente GA-Z77N-WiFi è ideale per la realizzazione di un HTPC o di un PC compatto per gaming senza pretese enormi di overclock. In alcuni casi può tornare molto utile anche per la realizzazione di NAS, considerando la presenza di due porte Gigabit LAN con supporto al Link Aggregation. Purtroppo l'assenza di due porte SATA 3Gb/s rispetto ad altre schede madri Z77, potrebbe costituire una limitazione per chi necessità di collegare molti dischi.
PRO
- Componentistica Ultra Durable 4
- Uscite video HDMI e DVI
- Wireless N e Bluetooth 4.0
CONTRO
- Mancanza di parametri avanzati di overclock e di un controller che permetta l'overvolt
- 4 sole porte SATA in luogo delle comuni 6 messe a disposizione dal chipset Z77
Un ringraziamento va a Gigabyte per l’invio del sample ed aver permesso questa recensione.