Oggi vi presentiamo un articolo interessante, una recensione di due modelli di dissipatori a liquido con circuito chiuso molto potenti: il Corsair Hydro H90 ed il NZXT Kraken X40. Entrambi hanno una struttura in comune, tubazioni identiche ma differenti per lunghezza, ventole diverse ma un radiatore da 140mm, più grande quindi del 36% rispetto ad un tradizionale modello da 120mm. Verranno analizzate le performance a livello termico e verranno fatti test approfonditi; facciamo presente che è in lavorazione un articolo molto particolare, ma non anticipiamo nulla e vi rimandiamo al thread inerente i test dei dissipatori in recensione ( NIKOLAJ’S CORNER ). Buona lettura.
Riportiamo la presentazione dell’azienda Corsair:
Corsair è un'azienda globale che ha portato componenti innovative e ad elevate prestazioni per il mercato dei giochi per PC. Specializzata nelle memorie ad altissime prestazioni, alimentatori ultra-efficienti e altri componenti chiave del sistema personal computer, i nostri prodotti sono la scelta di overclockers, appassionati e videogiocatori in tutto il mondo. Nata come Corsair Microsystems nel 1994, Corsair ha sviluppato originariamente moduli di cache di livello 2 per gli OEM. Dopo che Intel ha incorporato la cache L2 del processore con il rilascio della sua famiglia di processori Pentium Pro, Corsair ha focalizzato la sua attenzione sui moduli DRAM, soprattutto nel mercato dei server. Nel 2002, Corsair ha iniziato la commercializzazione dei moduli DRAM che sono stati specificamente progettati per rivolgersi agli appassionati di overclocking per computer. Dalle sue radici nella memoria ad alte prestazioni, Corsair ha ampliato la propria gamma di prodotti per includere alimentatori ultra-efficienti, cabinet dal facile assemblaggio, innovativi dissipatori per CPU, velocissime unità a stato solido ed infine altri componenti chiave del sistema. Corsair ha sviluppato un’estesa infrastruttura globale con operazioni di marketing e rapporti con il canale di distribuzione. I prodotti Corsair sono venduti agli utenti finali in oltre sessanta paesi del mondo, principalmente attraverso principali distributori e rivenditori. Recentemente abbiamo avuto modo di provare il nuovo cooler AIO H100i, che aggiorna il pluripremiato H100 con radiatore da 240mm.
Riportiamo ovviamente anche quella relativa al famosissimo marchio NZXT:
La scalata verso il successo di NZXT inizia nel 2004 a Los Angeles in California, lo scopo dell'azienda è stato sin da subito di realizzare i sogni dei gamers attraverso la progettazione di case in grado di soddisfare ogni esigenza. L'operato di NZXT ha riscosso, nel giro di pochi anni, un notevole apprezzamento, grazie al quale l'azienda è entrata nell'olimpo dei più importanti produttori al mondo e si è espansa costruendo molti stabilimenti negli USA e in Cina. Oltre ai case, NZXT si è fatta notare anche per sistemi di dissipazione, alimentatori e dispositivi di input come il pluripremiato mouse NZXT Avatar S. Abbiamo recensito diversi prodotti di NZXT, tra cui l’ottimo cabinet Phantom 410, l’alimentatore HALE90 da 850W Gold e delle ottime ventole da 120 e 140mm.
Abbiamo testato i dissipatori sulla nostra nuovissima piattaforma di test con socket Intel LGA 2011. Al fine di garantire una suite di test simile a quella dell’utente finale, è stato utilizzato su un processore della famiglia Sandy Bridge-E ovvero il modello 3930K. Dato che il nostro interesse è replicare le diverse condizioni di utilizzo ed offrirvi un servizio migliore, sono stati eseguiti diversi test approfonditi. Il processore è stato messo sotto carico con il programma Prime95 alle seguenti impostazioni: default, a 4.2GHz e a 4.5GHz. Sarà analizzata la configurazione stock, comprendente una ventola proprietaria da 140mm in Push, con più impostazioni di velocità.
Rimandiamo al capitolo “Configurazione di test” per le impostazioni utilizzate ed i dettagli. Data la tipologia di dissipatore, sarà consigliabile utilizzarlo in cabinet di grandi dimensioni dotati di fori per l’installazione di ventole da 140mm e dato l’ancoraggio al cabinet non serviranno schede madri aventi PCB particolarmente elaborati, dotati di un numero elevato di layer.
Il prezzo proposto per l'italia ammonta a circa 90 euro, per l’H90 e circa 110 per l’X40.
Caratteristiche Tecniche e datasheets
Riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordiamo inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10%. A titolo informativo riportiamo il metodo di conversione tra portata in CFM e in metri cubi orari: m^3/h = CFM / 0.589
NOTA MISURAZIONI DELLA CASA MADRE: non sono da considerare i valori di targa perché non sono note le procedure di campionamento, quindi commentiamo solo ed esclusivamente quanto visto in prima persona, ma soprattutto quanto valide sono le performance sui dissipatori. Questo discorso vale sia per il CFM che per l’analisi in dBA. Noi testiamo direttamente la rumorosità e vi rimandiamo al capitolo dedicato alla descrizione della strumentazione utilizzata. Il CFM quindi è un parametro soggetto a molta diversità, e che può essere comparato solo con modelli della stessa casa produttrice.
Confezione e Bundle dei due modelli
CORSAIR HYDRO H90
La confezione è classica Corsair, quindi è presente un rivestimento esterno in cartone con un buon quantitativo di informazioni e colorazioni che identificano la serie “Hydro”, a liquido. Il confezionamento deriva da sostanze riciclate, similmente a soluzioni di proprietà Sapphire ed Antec. Ciò rende possibile ovviare in parte ai seri problemi derivanti dagli imballi di prodotti informatici, che per la loro natura inquinante sono problematici nello smaltimento. La scatola, di forma rettangolare, è molto rigida, ed all’esterno sono riportate tutte le informazioni necessarie, assieme persino a dei test specifici su di una CPU i7 3770K in overclock a 4.6 GHz.
Il manuale in dotazione è ottimo ed il bundle è ricco, però non comprende un tubetto di pasta termoconduttiva in quanto è pre-applicata alla base del dissipatore stesso.
Lista del materiale che troverete all’interno della confezione:
- il dissipatore AIO H90
- il manuale
- il backplate per i sistemi Intel / AMD
- le viti per il montaggio ed i blocchi di aggancio del sistema di ritenzione
- 4x viti filettate lunghe metalliche per una singola ventola da 140mm
- 1x ventola da 140mm, di ottima qualità
Riportiamo le foto dettagliate del manuale:
NZXT KRAKEN X40
Anche in questo caso siamo dinanzi al medesimo imballo, sebbene ovviamente l’esterno della confezione riporti informazioni relative al marchio. Il livello di informazioni e dettagli però è più elevato rispetto al Corsair, chiaro indice dell’importanza che NZXT ha riposto in questo modello.
Lista del materiale che troverete all’interno della confezione:
- il dissipatore X40
- il foglietto illustrativo
- il backplate per i sistemi Intel / AMD
- gli stessi sistemi di aggancio Corsair, produttore in comune
- 8x viti filettate lunghe metalliche per due ventole da 140mm
- 1x ventola da 140mm, di ottima qualità
- 1x CD di installazione del software dedicato
Riportiamo le foto dettagliate del manuale:
Segnaliamo che è presente la dicitura RoHS per entrambi i modelli; quest’ultima è la normativa 2002/95/CE (chiamata comunemente RoHS dall'inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive), che sebbene sia stata adottata nel febbraio del 2003 dalla Comunità europea, impone alcune restrizioni sull'uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
I due dissipatori AIO a confronto, ed altro
In questo capitolo vi mostriamo qualche fotografia generica dei due modelli a confronto, più altri dettagli delle soluzioni CORSAIR e NZXT in commercio. Innanzitutto i due modelli recensiti oggi:
Vi invitiamo a prestare particolare attenzione alla lunghezza delle tubazioni, ben superiori nel modello NZXT, che però come vedremo portano a qualche comportamento termico leggermente differente, che esamineremo dopo nel dettaglio. Qui potete osservare un particolare del complesso pompa/waterblock ed è da notare che la struttura è assolutamente identica, eccetto il meccanismo di controllo della pompa che risulta essere differente:
Detto questo, data l’agguerrita concorrenza sul mercato, cosa hanno rilasciato i due produttori? Corsair ha certamente una grandissima lista di modelli, ve li elenchiamo e mostriamo anche i link diretti che potete utilizzare per un confronto diretto dei modelli:
- H100i: http://www.corsair.com/it/cpu-cooling-kits/hydro-series-water-cooling-cpu-cooler/hydro-series-h100i-extreme-performance-liquid-cpu-cooler.html
Abbiamo già recensito il modello H100i quindi vi mostriamo alcune fotografie dirette:
Per quanto riguarda invece i modelli NZXT troviamo a listino i seguenti:
X60: http://www.nzxt.com/new/products/cpu_cooler/kraken_x60
X40: http://www.nzxt.com/new/products/cpu_cooler/kraken_x40
Corsair Hydro H90: analisi strutturale
Il modello Corsair H90 rappresenta una piccola diversificazione rispetto all’H100i in quanto presenta un radiatore da 140mm contro il 120x2 del precedente, oltre ad una rivisitazione di alcune caratteristiche di bordo, quali ad esempio (H90 / H100i) una spaziatura differente delle alette di 1 / 1.20mm, uno spessore identico di 0.1mm, un numero di setti del radiatore differente pari a 13 / 12, una spaziatura dei setti differente di 0.89 / 0.83cm, una lunghezza dei tubi identica di 31 / 31cm ed infine di tolleranze a sinistra di 1.83 / 2.20cm e a destra di 1.43 / 1.40cm. Questo comporta un comportamento termico differente e quindi diverse potenzialità anche con ventole di vario tipo. Facciamo presente che le caratteristiche tecniche del radiatore dell’H90 sono assolutamente identiche al NZXT X40. In entrambi i casi i prodotti sono basati su un design Asetek, e questo vale anche per i due modelli da 280mm, ovvero il Corsair H110 e l’NZXT X60.
Radiatore, superficie dissipante e tubi
Avendo già fatto presenti le specifiche tecniche e molti dettagli approfonditi, che difficilmente potete trovare in altre recensioni anche di calibro mondiale, vi mostriamo alcuni dettagli del modello e vi invitiamo a notare che diversamente dall’NZXT X40 in questo caso non c’è il connettore USB di controllo della pompa, che permette le regolazioni via software, connettore che era presente anche sul Corsair H100i e capace di usufruire del software Corsair LINK in dotazione. Vi mostriamo alcune fotografie del radiatore e dei dettagli strutturali:
Come potete osservare il diametro dei tubi, reale, è inferiore a quello che potete osservare esternamente ed è comune nelle recensioni di questo prodotto menzionare i tubi di maggiore diametro, quando in realtà non è così! Confrontiamo ad esempio il diametro del vecchio H70 con il nuovo H90: quest’ultimo misura 6.3m, l’H70 invece 5.8mm quindi un diametro dell’8% inferiore ! Una differenza di soli 0.5mm, per quanto riguarda le tubazioni di ingresso a partire dal radiatore è quasi trascurabile. In molti casi viene riportato solo il diametro della superficie in gomma, che per via della minore densità del materiale ammonta a 10.5mm in totale. Riportare una differenza del 66% avrebbe significato prestazioni decisamente superiori, ed è palesemente errata !
Waterblock, base di contatto
La base presenta della pasta termica preapplicata, di buona qualità ma con uno spessore forse troppo elevato rispetto al giusto quantitativo che siamo soliti applicare. Il contatto comunque sarà adeguato, sebbene però sia preferibile un sistema del tipo Corsair H100i, che presenta un contatto decisamente migliore.
NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO inoltre viene spalmato un sottile strato pre-applicazione nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto.
Vi mostriamo alcune fotografie della base di contatto e dell’installazione, che quindi è standard per tutti i dissipatori di questa tipologia:
NOTA QUALITA’ BASE: una base di contatto che abbia un’elevata efficienza di dissipazione termica richiede una qualità intrinseca della superficie di scambio molto elevata. Ciò è possibile con procedure di lavorazione della base avanzate, che permettano di minimizzare le discrepanze orizzontali della base, che vengono colmate dalla pasta termoconduttiva. In questo campo viene utilizzato il termine “lappatura”, che quindi rappresenta proprio la qualità finale di questo processo. Con il termine “finitura a specchio” si indica invece una particolare lavorazione che porta ad avere una superficie di contatto perfettamente lucida, che rispecchia quindi la luce senza produrre deformazioni locali. Viene ottenuta con tecniche di lavorazione che utilizzano superfici abrasive molto sottili ed è comune in diversi marchi molto famosi, quali Scythe ad esempio.
Ventilazione
Come ventola è stato scelto un modello che non presenta un seriale specifico, ma solo questa sigla “Brushless fan 12V DC 0.4A”. Possiamo dire che è un buon modello, migliore a livello termico rispetto alla variante NZXT (sebbene di poco) e che presenta 9 pale che risultano essere più spaziate dell’altro, ma leggermente più angolate e quindi forse più adatte per un utilizzo con questa tipologia di radiatore. E’ capace di generare un buon CFM e le performance sono molto valide.
NZXT KRAKEN X40: analisi strutturale
Il modello NZXT X40 presenta un radiatore da 140mm contro i canonici 120 o 120x2 delle soluzioni immesse in commercio fin d’ora (fascia enthusiast AIO); vi mostriamo le caratteristiche dettagliate del radiatore: spaziatura delle alette di 1mm, spessore delle alette di 0.1mm, numero di setti del radiatore pari a 13, spaziatura dei setti di 0.89cm, lunghezza dei tubi di 31cm ed infine tolleranze a sinistra di 1.83cm e a destra di 1.43cm. Questo comporta un comportamento termico differente e quindi diverse potenzialità anche con ventole di vario tipo, rispetto ai dissipatori aventi due ventole da 120mm in serie. Facciamo presente che le caratteristiche tecniche del radiatore dell’X40 sono assolutamente identiche al CORSAIR H90. Questo modello si caratterizza per un controllo dei LED RGB e per una grandissima lunghezza delle tubazioni, oltre al già menzionato radiatore potenziato. Procediamo dunque con l’analisi tecnica.
Radiatore, superficie dissipante e tubi
Il radiatore, come avete compreso, è da 140x27mm quindi SLIM ma potenziato di un 16% in larghezza e lunghezza, rispetto ai classici modelli da 120x27mm. Questo permetterà un leggero incremento delle performance. La tipologia è classica e non sono presenti particolarità degne di nota, se non si esclude la tipologia dei tubi che presenta un rivestimento gommato esterno, similmente al Corsair, che presenta le stesse identiche caratteristiche tecniche.
Vi mostriamo alcune fotografie dello spessore e del diametro delle tubazioni, oltre alle tolleranze laterali, utili per verificare la compatibilità con cabinet potenzialmente incompatibili:
Un confronto fra la lunghezza e la tipologia dei tubi, tra l’X40 ed il Corsair H70:
Waterblock, base di contatto
La base è identica al Corsair H90 quindi presenta un buon contatto con L’IHS della CPU; come già fatto presente però è preferibile un sistema di aggancio del tipo Corsair H100i, che presenta un contatto, ed una impronta, decisamente migliore.
NOTA QUALITA’ BASE: una base di contatto che abbia un’elevata efficienza di dissipazione termica richiede una qualità intrinseca della superficie di scambio molto elevata. Ciò è possibile con procedure di lavorazione della base avanzate, che permettano di minimizzare le discrepanze orizzontali della base, che vengono colmate dalla pasta termoconduttiva. In questo campo viene utilizzato il termine “lappatura”, che quindi rappresenta proprio la qualità finale di questo processo. Con il termine “finitura a specchio” si indica invece una particolare lavorazione che porta ad avere una superficie di contatto perfettamente lucida, che rispecchia quindi la luce senza produrre deformazioni locali. Viene ottenuta con tecniche di lavorazione che utilizzano superfici abrasive molto sottili ed è comune in diversi marchi molto famosi, quali Scythe ad esempio.
Particolarità, LED integrati
Il dissipatore Kraken X40 permette una regolazione dei LED RGB presenti sopra al complesso pompa-waterblock, tramite il software dedicato. Questo permetterà di selezionare il colore che si desidera in maniera facile e veloce; questa funzionalità è un valore aggiunto notevole perché in concomitanza con paratie finestrate permetterà un grande incremento del fattore estetico nel nostro cabinet. Questo è il risultato finale:
Ventilazione
NZXT ha scelto l’adozione del modello FX-140KRX-PWM, che come dice il nome stesso permette una regolazione automatica in base alle impostazioni del software in dotazione. Il modello è valido e presenta 9 pale di ventilazione, aventi un profilo arrotondato ed una lunghezza molto marcata, che arriva quasi in contatto con il frame esterno. Lo sleeving è ottimo e ovviamente il connettore è a 4PIN. Per l’analisi della rumorosità rimandiamo al capitolo dedicato ai test termici. La portata d’aria che genera è molto elevata, così come è elevato il quantitativo di CFM, sebbene però dobbiamo precisare che c’è una differenza fra questo modello ed il Corsair, a favore di quest’ultimo.
Al fine dei test, nell’articolo in lavorazione, vi anticipiamo che abbiamo scelto di utilizzare una ventola Noctua NF-A14 FLX, di modo che sarà possibile comparare i radiatori alla stessa velocità. Vi mostriamo una fotografia sul dissipatore X40:
NZXT KRAKEN X40: software di controllo
In questo capitolo vi mostriamo alcune fotografie del software di controllo nell’unità Kraken X40. L’unità integra un meccanismo di regolazione via software della pompa e dei LED integrati nell’unità waterblock-pompa. Come possiamo notare ci sono molti parametri a disposizione, tra cui la regolazione della ventola PWM, poi la visualizzazione della temperatura interna del liquido mediante un sensore integrato di temperatura, ma soprattutto la velocità degli RPM sia della ventola che della pompa, che è possibile regolare in base a profili configurabili dall’utente finale. I controlli a disposizione sono simili a quelli visti per l’Antec 920, anch’esso di produzione Asetek.
Schermata principale:
Schermata di regolazione degli RPM della ventola/ventole annesse
Schermata di regolazione delle impostazioni del software
Schermata di visualizzazione grafica, x/y, delle temperature e degli RPM
Schermata di controllo dei LED dell’unità waterblock/pompa:
Montaggio
Prima di procedere vi invitiamo a rileggere la compatibilità nei capitoli precedenti.
La procedura d’installazione, in questo caso inerente a sistemi Intel, data la natura AIO del dissipatore è immediata e non presenta problemi di sorta. I due modelli sono entrambi basati su un design reference Asetek e quindi la procedura è assolutamente identica. Innanzitutto bisogna procedere seguendo questi step:
- smontare il dissipatore boxato INTEL
- ripulire la pasta termica sopra la CPU
- posizionare il case orizzontalmente (se avete dei case con l’apertura posteriore dietro alla scheda madre, consigliamo invece di riporlo verticalmente e fissare prima il radiatore)
In base ai diversi case ed alle vostre configurazioni, dovreste fissare prima le ventole al radiatore, poi installare il radiatore sul cabinet facendo attenzione al posizionamento dei cavi delle ventole e se necessario dotarsi di un comodo connettore ad Y che permette l’inserimento in un solo cavo in un connettore a 3 / 4 PIN.
Vi mostriamo una fotografia della procedura sui socket INTEL:
Per installare il wateblock sulla CPU, una volta posto un sottile strato di pasta termoconduttiva sulla CPU stessa (se non vogliamo utilizzare quella preinstallata), è necessario inserire i quattro distanziatori filettati sul socket di montaggio LGA 2011 INTEL. Fatto questo si passa all’apposizione del waterblock. Facciamo presente però che è necessario assemblare la placca di ritenzione fornita dal produttore ed a tal fine vi rimandiamo alle foto dirette del manuale, perché spiegarlo a parole potrebbe sembrare difficoltoso.
In sostanza è necessario inserire un sistema di blocco formato da quattro supporti di plastica a forma ovale, fare in modo che si incastrino sui quattro fori del frontplate e che si girino verso l’esterno per l’installazione sul socket 2011. Fatto questo sarà necessario inserire le quattro viti, di grandi dimensioni, e far si che si blocchino con un sistema simile al Push-Pin INTEL. Sono fornite quattro viti per socket, quindi 4 per INTEL e 4 per AMD. Fatto questo è necessario avvitare le quattro viti fino a fine corsa, senza eccedere. Sarebbe opportuno ricontrollare l’impronta ma se la procedura è standard e siete certi di una corretta applicazione potete procedere all’accensione, dopo aver collegato i cavi della pompa e dell’alimentazione ausiliaria della pompa mediante tramite molex 4 PIN / tramite il cavo femmina da 3 PIN sul connettore maschio presente sulla scheda madre. Per l’NZXT X40 sarà necessario collegare anche il cavo USB ad una dei connettori interni della scheda madre, al fine di poter regolare via software il dissipatore.
Qui invece sui socket AMD:
La compatibilità è garantita con tutte le schede madri e con tutte le RAM, ad elevato e basso profilo senza che verranno occupati slot PCI-E / RAM.
Sistema e metodologia di test 2011
Abbiamo testato i dissipatori sulla nuova piattaforma Intel X79, con socket LGA 2011. Il tutto è stato montato su di un banchetto aperto, con temperatura ambiente di circa 24°C. Abbiamo scelto di utilizzare come CPU il nuovissimo Core i7 3930K da 130W di TDP, in quanto permette di stressare in modo adeguato i modelli.
Abbiamo misurato le temperature in idle e in full load con il software CoreTemp. Le temperature in full load sono state misurate dopo 25 minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4.
NOTA APPLICAZIONE: facciamo presente che per la stesura delle nostre recensioni qualsiasi pasta termica preapplicata viene levata, e viene spalmata della Arctic Cooling MX-4, con un metodo standard e con un sottilissimo strato che massimizzerà quindi le performance teoriche dell’unità. Con i dissipatori AIO inoltre viene spalmato un sottile strato pre-applicazione nella parte centrale, al fine di colmare i gap di basi non perfettamente rifinite, come nel caso dei dissipatori HDT a contatto diretto.
Sono state utilizzate tre sessioni diverse di test, alle seguenti frequenze di lavoro :
I test per il socket 2011 sono stati effettuati con la ventola in dotazione, in queste modalità:
- Push stock per come viene fornito, ad 800RPM ed al massimo dei giri di rotazione
Riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordando inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10% quindi sono puramente indicativi. Differenze minime tra i regimi di rotazione sulla stessa ventola, non cambiano generalmente il risultato complessivo.
Risultati del test e Rumorosità
Questi due modelli appartengono alla fascia elevata delle soluzioni AIO e permettono grandi overclock, con una rumorosità variabile in base ai preset delle ventole. Il modello Corsair è semplicemente eccellente e se paragonato all’NZXT X40 le prestazioni a parità di ventola sono quasi identiche. E’ presente un leggero miglioramento, probabilmente a causa della diversa lunghezza delle tubazioni, però possiamo affermare che non c’è differenza tangibile tra i due. Rispetto ai dissipatori ad aria possiamo ritenerci soddisfatti? Il divario in certi casi non è così marcato e sebbene nella comparativa manchi il Thermalright Silver Arrow SB-E, punta di diamante del famosissimo marchio leader nel settore, comparandoli con il TCP-800 bisogna tenere in mente l’orientamento orizzontale della nostra piattaforma di test, che gli permette performance migliori rispetto all’orientamento verticale. Questi modelli sono utili quando si hanno elevate carichi termici da dissipatore ed elevate temperature ambientali, che permettono ad i modelli a liquido una stabilità maggiore in queste condizioni; dobbiamo far presente però che i dissipatori ad aria sono generalmente molto più efficienti dei radiatori con RPM intorno agli 800, quindi qualora si desiderasse una soluzione molto silenziosa, sarebbe necessario orientarsi verso modelli classici a torre o doppia torre. Il modello NZXT ad esempio ad 800RPM con la ventola stock a 4.5GHz ottiene 78 gradi, pari all’ELC 240 con doppio radiatore da 120mm, quindi 240. Possiamo affermare che appunto questi ultimi due modelli hanno performance termiche equivalenti, a default e con le ventole stock fornite dalla casa madre.
Rumorosità
senza perderci in inutili feeling personali, vi invitiamo a visionare il valore di dBA dal grafico e trarre le vostre conclusioni. La velocità di rotazione delle ventole è in funzione della loro regolazione ovviamente e sebbene il modello NZXT sia PWM, e quindi regolabile via software, il modello Corsair non lo è e quindi deve essere utilizzato un fan controller oppure appositi riduttori, o settaggi via bios. Al massimo del regime la soluzione Corsair è meno rumorosa della concorrente, però a parità di ventola i radiatori si equivalgono. In merito alla rumorosità della pompa, per i sample che abbiamo ricevuto non c’è nessun problema; spesso in passato è accaduto che fosse rumorosa, però facciamo presente che qualora dovesse presentarsi ci sarebbero i presupposti per l’RMA. Dobbiamo far presente però che la ventola Corsair soffre di un leggero ticking a bassi RPM mentre la NZXT no.
Conclusioni
CORSAIR H90
Prestazioni | Molto valide considerando la tipologia SLIM | |
Prezzo | Perfettamente in linea con la concorrenza e le potenzialità | |
Design | Ottimo ed appropriato | |
Bundle | Mancano altre 4 viti per la seconda ventola e riduttori per la ventola | |
Ventola | Ottima ma non PWM | |
Montaggio | Perfetto | |
Complessivo |
NZXT X40
Prestazioni | Molto valide considerando la tipologia SLIM | |
Prezzo | Perfettamente in linea con la concorrenza e le potenzialità | |
Design | Ottimo, LED RGB | |
Bundle | Ci sono altre 4 viti per la seconda ventola ed il software di controllo | |
Ventola | Ottima e PWM, sebbene leggermente inferiore al modello Corsair | |
Montaggio | Perfetto | |
Complessivo |
I due modelli possiedono i propri pro e contro e sono entrambi eccellenti candidati per un acquisto di AIO di fascia alta. Le performance sono molto elevate, l’ingombro minimo e le ventole in dotazione buone. Il prezzo di acquisto è di 109 euro per l’X40 e di 90 per l’H90, IVA compresa; la disponibilità immediata. Il prezzo dell’X40 è superiore per via della possibilità di controllare via software sia il LED RGB, sia la velocità delle ventole. La scelta andrà quindi effettuata in base alle vostre esigenze in termini estetici o all’eventuale necessità di tubi particolarmente lunghi. Tra questi due titani, chi vince? In entrambi i casi, l’utente finale!
Punti di forza H90
- prestazioni elevate
- ottima ventola in dotazione
- push pull possibile
- tubi lunghi, ottima tipologia
- radiatore da 140mm
- 5 anni di garanzia Corsair
- pasta termica preapplicata per i neofiti del settore
- ottimo montaggio, anche se inferiore all’H100i
- sisema di assemblaggio delle ventole stabile
- prezzo in linea con le caratteristiche tecniche e le potenzialità
- assenza di ticking della ventola ad 800RPM
Punti di forza X40
- prestazioni elevate
- ottima ventola in dotazione, PWM
- push pull possibile
- tubi lunghissimi, ottima tipologia
- radiatore da 140mm
- software di controllo !
- LED RGB sulla pompa regolabili via software !
- 2 anni di garanzia
- pasta termica preapplicata per i neofiti del settore
- ottimo montaggio, anche se inferiore all’H100i
- sisema di assemblaggio delle ventole stabile
- prezzo in linea con le caratteristiche tecniche e le potenzialità
- leggero ticking della ventola ad 800RPM
Al fine di migliorare la qualità dei prodotti, abbiamo pensato di inserire una serie di consigli tecnici, di modo che sia possibile visionare i punti da modificare per le prossime revisioni. Si badi bene però che sono considerazioni opinabili e non correlate alle intenzioni del produttore, che ovviamente ritiene, in base alla propria organizzazione dei modelli sul mercato, cosa è giusto fare. Xtremehardware consiglia dunque le seguenti modifiche strutturali:
CORSAIR H90
- l’assenza di un software dedicato si sente purtroppo, dato il prezzo sarebbe stato il caso di inserire la compatibilità del Corsair LINK come per l’H100i
- la ventola in dotazione, per quanto valida, non è PWM
- la pasta termica preapplicata è utile per i neofiti, ma non per tutto il resto dell’utenza ovvero una buona parte degli utenti, esperti, che acquisteranno queste soluzioni
NZXT X40
- la ventola è valida ma leggermente sottotono con questo modello di radiatore. L’accoppiata sembrerebbe non essere così perfetta, eccetto l’ottima funzionalità PWM
- la pasta termica preapplicata è utile per i neofiti, ma non per tutto il resto dell’utenza ovvero una buona parte degli utenti, esperti, che acquisteranno queste soluzioni
Si ringrazia Caseking.de e Corsair per il prodotto fornitoci in test.
Trinca Matteo