Ciao Mondo 3!

highpoint 3240x8 introLa Smart Response Tecnhology (SRT), più comunemente conosciuta come SSD Caching, è una caratteristica introdotta da Intel sin dal chipset Z68 che permette di trasformare un SSD in cache per migliorare consistentemente le prestazioni di un comune hard disk meccanico, specialmente per tutto quello che riguarda il tempo di avvio di sistema operativo e applicazioni. L'SSD caching consente quindi di creare sistemi informatici ad alte prestazioni e con grandi capacità di archiviazione con una spesa esigua. Ovviamente nell'arco di questi due anni il prezzo degli SSD è sceso e molte aziende hanno sfornato controller dedicati su interfaccia PCI-Express che permettessero di sfruttare al meglio tale tecnologia su qualsiasi piattaforma, migliorando considerevolmente la velocità di trasferimento e  i tempi di accesso degli hard disk. HighPoint è una di questa aziende ed oggi lo staff di Xtremehardware.com andrà a provare per voi il nuovissimo controller RocketCache 3240x8 su interfaccia PCI-Express 8x. Il RocketCache 3240x8 è in realtà un prodotto che mira a soddisfare le necessità degli utenti più esigenti, in termini di prestazioni ed affidabilità, permettendo configurazioni non possibili con le normali soluzioni di SSD Caching.

 

 

 

 highpoint logo

 

HighPoint Inc. è un azienda fondata nel 1995 a Milpitas in California. HighPoint progetta e produce una vasta e completa gamma di controller SAS e SATA HBA (Host Bus Adapter) con le migliori soluzioni di gestione per un'ampia scala di applicazioni per lo Storage. HighPoint è da tempo riconosciuta come un innovatore della tecnologia RAID HBA e continuamente sviluppa soluzioni all'avanguardia nel campo RAID per soddisfare le esigenze di storage in continua evoluzione del settore. HighPoint è leader nella fornitura di controller di archiviazione SAS e SATA e leader di settore per OEM / ODM, SMB ed Enterprise HBA. HighPoint ha prodotti in grado di soddisfare le necessità di circa 500 fornitori di Cloud e Storage. HighPoint ha uffici di vendita e una ampia rete di distribuzione in tutto il mondo per servire al meglio i clienti a livello locale.

 


 

SSD Caching: la mano silenziosa dell'SSD

 

Prima dell'avvento degli SSD i brand storici del settore Storage quale Seagate, Western Digital, Samsung, Toshiba e IBM-Fujitsu si davano battaglia con drive all'ultimo "giro" o con controller dotati di cache di maggiori dimensioni. Nel corso degli anni si è passati dai drive a 4200 rpm a quelli a 7200 rpm, per finire con velocità di rotazione di ben 10000 rpm, esclusivi dei Velociraptor di Western Digital in ambiente desktop, e raggiungendo i 15000 rpm in hard disk Enteprise. L'obiettivo è sempre stato quello di velocizzare sempre di più i tempi di accesso medi ai file o velocizzare il caricamento di sistema operativo o programmi. Negli ultimi anni ci sono state forti oscillazioni sui prezzi degli hard disk, ma dopo l'impennata dovuta alle inondazioni nel sud-est asiatico, ora è possibile acquistare hard disk da oltre 1 TB a poco meno di 80 €. L'avanzamento tecnologico degli hard disk non è stato però sufficiente a soddisfare la sempre maggiore mole di programmi che affollano i computer moderni, ed è così che da pochi anni abbiamo assistito ad un grande progresso e ad una grande diffusione degli SSD (Solid State Drive). Gli SSD, grazie all'adozione di memorie NAND Flash e controller ad alte prestazioni consentono di superare le limitazioni meccaniche degli hard disk, garantendo tempi di accesso e velocità di trasferimento talmente distanti dagli hard disk da rendere inutile una comparazione. Ad oggi gli SSD integrano NAND di vario tipo come le SLC, le MLC e le ultime TLC, che si distinguono per il numero di bit immagazzinati per ogni cella, e di conseguenza per capacità crescenti e longevità decrescenti.

 

Intel Smart Response

 

Per sfruttare al meglio le prestazioni degli SSD i produttori di schede madri hanno integrato nuovi controller per garantire piena compatibilità ad essi. Dopo aver introdotto lo standard Sata 6Gb/s nel chipset P67, Intel ha proposto il primo chipset compatibile con la tecnologia SRT, acronimo di Smart Response Techology. La Smart Response Technology è gestita via software dall'Intel Rapid Storage Tecnhnology a partire dalla versione 10.5 e successive. Intel ha integrato la funzione di Smart Response in questi chipset per permettere di sfruttare le prestazioni e la cache di un SSD abbinato alla capacitià di storage degli Hard Disk tradizionali, in modo da garantire le massime prestazioni su tutto lo spazio di archiviazione disponibile. Il punto a favore della tecnologia SSD Caching risiede nel fatto che per sfruttarla a pieno basta un semplice SSD di taglio minimo di 20 GB senza limitazioni sul modello o brand. Ciò rende l'SSD Caching la migliore soluzione per chi non può permettersi un SSD per l'installazione di tutti i programmi o per chi semplicemente voglia velocizzare un computer che utilizza ancora Hard Disk meccanici, mantenendo l'elevata capacità di storage di questi ultimi.

 

 

Intel Smart Response Technology

 

I chipset proposti da Intel hanno dimostrato grandi prestazioni nella gestione di un singolo SSD, tuttavia la disponibilità di solo due porte Sata 6Gb/s e l'impossibilità di usare più di un SSD per il caching costituiscono una limitazione per gli utenti più esigenti. La tecnologia SRT è inoltre limitata a pochi chipset Intel. Tutti coloro che hanno piattaforme non compatibili con la nuova tecnologia SRT e che verosimilmente non sono disposti ad aggiornare il proprio sistema solo per ottenere l'SSD caching, dovranno orientarsi verso soluzioni di diverso tipo. La prima soluzione, più economica, è di tipo software e permette di utilizzare un comune SSD installato nel sistema come cache per gli hard disk. In passato abbiamo analizzato il software NVELO Dataplex, offerto in bundle in alcuni SSD dedicati espressamente all'SSD caching, come l'OCZ Synapse o il Corsair Accelerator. Sono soluzioni economiche che permettono di effettuare SSD caching sulla quasi totalità dei computer, a patto di avere il sistema operativo Windows 7. 

Il prodotto recensito oggi, l'HighPoint RocketCache 3240x8, offre sicuramente qualcosa in più rispetto a queste soluzioni economiche ed è dedicato a tutti coloro che desiderano massimizzare le prestazioni del proprio sistema di storage, in modo flessibile e soprattutto con piena compatibilità a tutti i sistemi operativi più diffusi. E bene precisare fin da subito che il RocketCache non è pensato per velocizzare il vostro sistema operativo: il controller infatti non permette il boot da BIOS e pertanto potrà essere utilizzato soltanto per velocizzare il caricamento di programmi o di grandi quantità di dati, come pure per velocizzare le operazioni di rendering di video di grandi dimensioni. D'altra parte chi può permettersi l'acquisto di questo controller, potrà benissimo acquistare un SSD dedicato al sistema operativo, che offre in tutti i casi le migliori prestazioni assolute.

 


 

 Specifiche Tecniche

 

Di seguito riportiamo le caratteristiche tecniche dell' HighPoint RocketCache 3240x8

 

 

specifiche

 

L'utilizzo di un'interfaccia PCI-Express 2.0 x8 permette di raggiungere Bandwidth teoriche di ben 4GB/s, in modo da sfruttare a pieno i 4 drive Sata 6Gb/s collegabili. Il cuore del RocketCache 3240 è costituito dal controller Marvell 9485 che offre pieno supporto alla tecnologia RAID per velocizzare di calcolo dei bit di parità e sgravare il carico computazionale della CPU. Supporta inoltre l'NCQ con profondità di 32. Da sottolineare la presenza di driver non soltanto per Windows ma anche per Linux e Mac OS X, spesso più diffusi in ambito Enterprise. 

 

 


 

Confezione e Bundle

 

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La Confezione del RocketCache 3240x8 è realizzata in leggero cartone con un rivestimento di pellicola protettiva in modo da garantire l'integrità del prodotto. Nella parte frontale della confezione troviamo in alto il logo dell'azienda HighPoint eil modello del prodotto che in questo caso è il RocketCache 3240x8. Uno slogan recita: "Add SSD Performance to your HDD Storage" ovvero "Aggiungi le prestazioni degli SSD al tuo Storage", ricordandoci i benefici prestazionali offerti dal RocketCache. Subito sotto notiamo l'immagine del prodotto con un'esplicazione della porta SAS che ci permette di collegare fino a 4 drive tra SSD e HDD. In basso troviamo il logo PCI-Express 2.0, che ci ricorda l'interfaccia utilizzata dal controller. 

 

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Nel retro della confezione troviamo molte informazioni e specifiche tecniche riguardanti il controller RocketCache 3240x8. Partiamo dalla parte alta dove troviamo le caratteristiche principali del controller e precisamente sono riportati alcuni metodi con cui potremo sfruttare a pieno il controller. Tra queste troviamo le voci massime prestazioni, massima sicurezza o una combo tra alte prestazioni con una cache prestante o una sicura. Vedremo successivamente i dettagli di queste configurazioni. Ricordiamo inoltre che solo una di queste voci sarà poi selezionabile. Al centro troviamo invece le caratteristiche chiave del RocketCache 3240x8 che riportano l'utilizzo dello slot Pci-Express 2.0 x8, quattro porte SATA a 6 Gb/s utilizzabili per SSD e Hard Disk meccanici e la possibilità di combinare un singolo Hard Disk meccanico a ben tre SSD per offrire il massimo delle prestazioni. Ci viene ricordato inoltre che tale controller non è bootabile e quindi non potremo sfruttarlo come avvio principale del nostro computer. A lato delle caratteristiche troviamo anche un immagine escplicativa del miglior modo di utilizzare il RocketCache 3240x8. Highpoint ci riporta anche una tabella comparativa tra il suo controller RocketCache 3240x8 ed uno concorrente integrato. Come possiamo notare le porte a disposizione con il RocketCache sono doppie rispetto alla controparte e la velocità di trasferimento è tre volte quello del controller di un controller integrato. Per finire troviamo nella parte inferiore i dati relativi all'azienda e i loghi di smaltimento e certificazione del prodotto. 

 

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Gli altri lati della confezione non riportano ulteriori informazioni degne di nota, fatta eccezione per la garanzia di un anno offerta dalla casa madre. Ricordiamo che per questo tipo di prodotti in Italia è prevista una garanzia di due anni, che il venditore sarà obbligato a ottemperarare. Non poteva mancare il logo RoHS che certifica che questo prodotto ha subito un processo produttivo nel rispetto delle leggi ambientali e dei matariali impiegati nella realizzazione. notiamo infine il rettangolo del codice a barre con seriale del prodotto.

 

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Ora andiamo ad aprire la confezione per una successiva analisi ravvicinata del prodotto in recensione.

 


 

Visto da Vicino

 

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Una volta estratto dalla confezione ci troviamo di fronte ad un cofanetto con apertura anteriore in cartone. Aperto il cofanetto troviamo come prima cosa i cavi, riposti in una busta di plastica, che ci serviranno a collegare i nostri hard disk. Sotto troviamo un ritaglio di gomma piuma di colore nero sotto la quale troveremo in una busta antishock il controller RocketCache 3240x8 ed il mini bracket con le viti nel caso volessimo montare il controller in un case di tipo slim o meglio in un rack per server 1U. Sotto l'altro strato di gomma piuma troveremo il manauale d'installazione ed il CD contenente il software "HighPoint RocketCache Management" e i driver necessari al corretto funzionamento del controller sui sistemi operativi Windows, Mac e Linux. Come abbiamo notato tutto è stato riposto con estrema cura ed attenzione per la relativa integrità del prodotto e dei suoi accessori.

 

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Ci troviamo ora di fronte al bundle del RocketCache 3240x8 composto dal bracket low profile, dal controller Rocketcache 3240x8 e dal set di cavi, da notare, sleevati con una garza nera. Andando ad analizzare il set di cavi notiamo prima di tutto la cura per i dettagli. Ad un estremità dei cavi notiamo il cappuccio in plastica a protezione del connettore SFF-8087 che andrà collegato nella porta dedicata sul controller. L'estremità opposta del set di cavi è composta da quattro connettori SATA che come abbiamo detto prima sono compatibili con hard disk e SSD SATA III, quindi con un transfer-rate di 6 Gb/s. 

 

RocketCache 3240x8

 

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Passiamo ora all'analisi del controller. Le dimensioni del RocketCache 3240x8 sono davvero ridotte, difatti esso misura solo 96.27 x 57.15 x 1.52 mm (L x W x H) e potrà essere quindi montato anche in rack 1U. Ciò che risalta immediatamente ad una prima occhiata è il grosso dissipatore di colore rame presente sul controller di gestione che in questo caso è un Marvell 88SE9485, controller che come abbiamo visto dalle caratteristiche riesce a gestire senza problemi hard disk e SSD con interfaccia SATA III con trasfare-rate di 6Gb/s massimi per un totale di ben 8 unità. Il controller RocketCache 3240x8 ha un PCB di colore verde e sono presenti pochi componenti elettronici per la gestione elettrica dello stesso. Notiamo la serigrafia poco più su del pettine che Pci-Express, in questa versione 2.0, e quindi retrocompatibile anche con slot Pci-Express 1.0.

 

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Il retro del controller riporta un adesivo con codice a barre e seriale del controller stesso. Come avevamo anticipato, il RocketCache 3240x8 è fornito di un utile bracket low profile che ne permette l'installazione in HTPC, NAS e server montati in Rack 1U. Siamo sicuri che gli utenti apprezzeranno l'idea da parte di HighPoint di integrarlo nel bundle.

 

Highpoint RocketCache_3240x835

 

 

Il RocketCache 3240x8 integra una singola porta SFF-8087 per il collegamento del set di cavi in dotazione e la connessione di hard disk o SSD per la creazione di un caching Storage. Da un lato tale scelta potrebbe essere limitante per una fascia di utenza che magari avrebbe preferito ulteriori porte SATA On-Board, dall'altra sicuramente è stata una scelta rivolta alla categoria a cui il controller appartiene. Noi personalmente non abbiamo avuti problemi con le sole quattro porte SATA e per un consumer-storage le 4 connessioni ci sembrano più che sufficiente. Non ci resta che collegare il tutto e procedere con la fase di test.

 


 

HighPoint RocketCache Management

 

Ora non ci resta che montare il controller nel nostro sistema ed installare il software a corredo che in questo caso sarà l'HighPoint RocketCache Mangement. Si tratta di un'interfaccia grafica remota che ci permetterà di gestire il controller comodamente dal nostro browser e di settare le varie metologie di caching. Diamo uno sguardo ai passaggi per l'installazione del software e alla configurazione.

 

Il primo passo è quello di avviare l'exe del programma ritrovandoci cosi alla pagina principale del setup.

 

highpoint-setup-1

 

Successivamente, dopo aver accettato la licenza di utilizzo del programma, potremo scegliere i componenti da installare insieme al programma e selezionare o meno un collegamento del programma sul desktop. La fase successiva ci mostrerà dove sarà il percorso del programma ed infine potremo settare una porta a nostra piacimento o lasciare quella di default per l'accesso remoto via browser. Inoltre avremo la possibilità di restringere o meno l'accesso al controller via remoto.

 

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Ora non ci resta che passare alla WebGUI dell'HighPoint Management dalla quale potremo monitorare la modalità di caching selezionata ed altre informazioni come la capacità e le informazioni inerenti agli SSD e Hard Disk collegati al controller. Troviamo anche un Log di ogni operazione effettuata o le info riguardanti il BIOS del nostro controller che sarà aggiornabile facilmente.

 

webgui1  webgui2  webgui3  webgui4

 

 


 

Modalità di Caching

 

Prima di proseguire con i test spieghiam le modalità di caching messe a disposizione dal controller RocketCache 3240x8.

 

Maximum Performance: In questa modalità possiamo usare 1 HDD + 1 o più SSD. In questa modalità andremo ad ottimizzare le prestazioni in lettura e scrittura di entrambi i dischi. Quando utilizziamo più di un SSD in questa modalità, avremo la configurazione e le prestazioni simili ad un RAID0 di SSD.

 

High Performance with Cache Protection: In questa modalità possiamo usare 1 HDD + 1 o più SSD, in questo modo avremo un accesso super veloce ai dati ma una protezione degli stessi in fase di scrittura. Tale modalità permette di scrivere i dati direttamente nell'hard disk meccanico, senza passare per l'SSD. Ciò dovrebbe comportare una maggiore sicurezza per l'integrità dei dati, ma prestazioni chiaramente inferiori in scrittura.

 

High Protection with Cache Performance: In questa modalità possiamo usare 2 HDD + 1 SSD, in questo modo avremo un elevato grado di protezione dei dati con relativo incremento di accesso ai dati, grazie al caching su SSD. Con tale modalità i dati vengono scritti prima nella cache dell'SSD e solo successivamente vengono trasferiti nell'HDD quando il sistema è in Idle. Con questa modalità i drive sono in configurazione RAID1 o Mirrored e viene sfruttata la cache dell'SSD. Nel caso di rottura di 1 HDD i nostri dati saranno sempre al sicuro

 

Maximum Protection: In questa modalità possiamo usare 2 HDD + 1 SSD, tale modalità offre la massima protezione dei dati ed in questo modo a differenza della modalità precedente più copie di dati vengono scritti direttamente nell'Hard Disk e solo i dati più utilizzati di frequente vengono trasferiti alla cache dell'SSD. Il funzionamento è simile alla seconda modalità ma in questo caso abbiamo una configurazione RAID1 per gli HDD a garanzia della protezione dei dati.

 


 

Metodologia di Test

 

Per testare il controller HighPoint RocketCache 3240x8 abbiamo usato una piattaforma con chipset Z77 avente 8 Gb di RAM a 1866 MHz. PEr testare il RocketCache abbiamo utilizzato un Hard Disk meccanico Western Digital Caviar Green da 2 TB e due SSD OCZ Vertex 4 da 128 GB.

 

sistema di prova

 

SSD-HD

 

Per effettuare i test abbiamo utilizzato Microsoft Windows 7 Ultimate x64 aggiornato al SP1, ed abbiamo usato i seguenti benchmark sintetici:

  • Crystal Disk Mark 3.0
  • AS SSD Benchmark
  • Anvil's Storage Utilities

 

 configurazione

 


 

Risultati dei Test

 

Andiamo quindi ad analizzare le prestazioni del controller prodotto di HighPoint collegando gli SSD e l'Hard Disk all'interfaccia proprietaria del controller. Per l'analisi delle prestazioni abbiamo usato diversi software di benchmark con lo scopo di misurare le effettive prestazioni ed abbiamo utilizzato le due modalità Maximum Performance e High Performance with Cache Protection. Le altre modalità dovrebbero garantire prestazioni rispettivamente simili ma aggiungere affidabilità grazie all'introduzione del RAID 1 di HDD.

 

Maximum Performance

 

maximum performance  maximum performance-creazione

 

 

High Performance with Cache Protection

 

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CRYSTAL DISK MARK

 

Maximum Performance

 


Nella modalità Maximum Performance il WD Green ottiene un soprendente boost grazie ai due Vertex 4 che però non sono stati sfruttati a pieno a livello di cache per una limitazione del controller. Possiamo comunque notare le ottime prestazioni di lettura e scrittura anche nel sequenziale, decisamente più elevate in confronto al singolo WD Green meccanico. In scrittura raggiungiamo infatti la velocità di circa 760 MB/s e vicina ai 700 MB/s anche in lettura. In questa modalità si mantengono buoni anche i valori con file size più piccoli rendendo così il Green un ottimo disco di storage.

 

maximum performance-cdm

 

High Performance with Cache Protection

 

Nella modalità High Performance with Cache Protection il drive mantiene un ottimo rendimento in lettura attestandosi circa sui  720 MB/s nel sequenziale. Perde invece terreno sul lato scrittura dimezzando con un drastico calo delle prestazioni. Ovviamente tale modalità è rivolta all'integrità dei file più che alla velocità di trasferimento ed è evidente quindi come i dati vengano scritti direttamente sull'HDD, senza sfruttrar ela cache. Notiamo infatti come nei 4K QD32 il valore in scrittura si attesta ad un solo megabyte e mezzo a confronto dei 242 MB/s della modalità "Prestazioni Massime". Ciò è dovuta alla lentezza dei dischi meccanici con file 4K.

 

high protection_with_cache_performance-cdm

 

AS SSD Benchmark

 

Maximum Performance

 


Anche con il programma di benchmark AS SSD dedicato esclusivamente ai drive SSD le prestazioni rilevate dal precedente CrystalDisk Mark vengono confermate in pieno. Quindi in questa modalità il drive meccanico prende nuova vita sfruttando l'SSD Caching in questo caso supportato dai due Vertex 4.

 

maximum performance-as_ssd

 

High Performance with Cache Protection

 

Come per il test di prima anche in questo caso tale modalità garantisce un valore ottimale soltanto nella lettura sequenziale mentre decdoano in modo drastico i valori in scrittura portando ad una velocità sequenziale di scrittura intorno ai 115 MB/s ed un valore inferiore a 2 MB/s per i file più piccoli. 

 

 


high protection_with_cache_performance-as_ssd

 

Anvil's Storage Utilities

 

Maximum Performance

 


Per terminare il round dei test su questo controller RocketCache ci siamo affidati alla suite Anvil's dedicata esclusivamente al benchkmarking e verifica degli SSD. Confermate anche in questo caso le ottime prestazioni verificate nei software precedenti e decretando di fatto tale modalità la migliore se si cercano le prestazioni pure.

 

maximum performance-anvil

 

High Performance with Cache Protection

 


Anche in questo test la modalità cache protection che fa segnare sempre buone doti in lettura e appena accettabili in scrittura. In questo test notiamo come gli IOPS vengono drasticamente dimezzati se non annullati a confronto con la modalità precedente. Riteniamo come già detto che coloro che sceglieranno questa modalità sarà per avere sicurezza nella gestione dei dati e non sulla velocità di trasferimento di questi ultimi.

 

high protection_with_cache_performance-anvil

 


 

Conclusioni

 

argento

Prestazioni 4,5 stelle - copia 2
Sicurezza 4 stelle - copia
Prezzo 4 stelle - copia
Complessivo 4 stelle - copia

 

Siamo giunti al termine di questa recensione che ha visto protagonista il controller RocketCache 3240x8 di HighPoint. Il controller RocketCache di HighPoint consente agli utenti finali di avere la velocità di trasferimento di un SSD abbinato alla grande capacità di Storage degli HDD tradizionali. Il RocketCache è unico per la sua capacità di utilizzare più di un SSD per ottenere le massime prestazioni dalla cache simili ad un RAID0 di SSD, e consentire il mirroring dei dati su più HDD. High Protection with Cache Performance e Max Performance ci sembrano le due soluzioni migliori. La prima ci permette di coniugare le prestazioni dell'SSD caching e la protezione del RAID 1, sia in lettura che scrittura, mentre la seconda ci permette di sfruttare fino a 3 SSD per il caching. Le altre due modalità permettono una protezione aggiuntiva in caso di failure dell'SSD durante la scrittura dei dati su disco. E' un'eventualità piuttosto remota e probabilmente il gioco non vale la candela, se consideriamo il drastico calo di prestazioni in scrittura, a meno di non abbinarlo al RAID 1 di HDD per avere la massima sicurezza dei dati.  Uno dei nei di questo controller è il calore generato dal controller Marvell che in modalità Sleep potrebbe causare qualche blocco. Ovviamente si sconsiglia l'utilizzo sia della modalità Sleep che di ibernazione durante l'uso di questo controller. Un'altra limitazione del controller   è l'impossibilità di sfruttare più di 64GB per la cache. Questo ci potrebbe indurre ad acquistare uno o più SSD di  queste dimensioni. Purtroppo gli SSD da 64GB offrono prestazioni in scrittura sensibilmente inferiori rispetto ai modelli di capacità maggiore. Nel caso di acquisto di modelli da 128 GB o 256GB sarà comunque possibile partizionare il drive e sfruttare la parte restante come comune SSD per dati e programmi. ricordiamo che il RocketCache non permette il boot da SSD e quindi non sarà possibile installare sistemi operativi sui drive ad esso collegati. Il prezzo d'acquisto di questo controller è di circa 160 € ma considerate le prestazioni e le funzionalità offerte coniugato al fatto di poterlo installare anche in Rack 1U ne consigliamo comunque l'acquisto a chi cerca un prodotto versatile e veloce. In sintesi il controller RocketCache 3240x8 di HighPoint è ideale per chi deve effettuare rendering video o streaming di grandi moli di dati multimediali a diversi client. In quest'ultima modalità la modalità cache protection o max protection potrebbe essere particolarmente utile per garantire un servizio affidabile e costante nel tempo.

 

Pro

  • Prestazioni
  • 4 Modalità di configurazione
  • Bracket low profile
  • Compatto
  • compatibile anche con Linux e Mac

 

Contro

  • Non Bootabile
  • Caching limitato a soli 64GB
  • Calore generato

 

Si Ringrazia HighPoint per il sample fornitoci

Mele Tommaso

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