Ciao Mondo 3!

msi big bang z77 mpowerLo staff di XtremeHardware è sempre attento ad analizzare le schede madri più interessanti per l’utenza Extreme. All’appello non poteva quindi mancare la Z77 Mpower, espressamente progettata per l’overclock delle CPU Ivy Bridge. MSI ha riposto tanta attenzione per questa tipologia di utenza da rilasciare una certificazione per ogni scheda madre venduta. Questa certificazione attesta che è stata testata (burn-in) in condizioni di overclock per 24 ore. Nessuna delusione quindi per l’utente finale più esigente; riuscirà a soddisfare persino un overclocker estremo? Lo scopriremo nel corso della recensione, perché l’abbiamo testata per voi con raffreddamento ad azoto liquido!

 

 

Quando si parla del brand MSI lo si associa a prodotti che hanno trovato apprezzamento a livello mondiale anche dagli utenti più esigenti, sia per il livello qualitativo che li caratterizza sia per i contenuti tecnologici di cui MSI fa largo uso, primo fra tutti la componentistica di derivazione militare. Nata a Taiwan nel 1986, MSI ha usato la carta della competenza nel settore dell’Electronics Computing che gli ha permesso un’immediata impennata nella crescita. A conferma di ciò, MSI è stata la prima al mondo a presentare le Mainboard per processori con Socket 7. Le numerose filiali presenti in tutto il mondo oltre al servizio clienti serio ed affidabile, hanno permesso a MSI di essere vincente ed essere largamente apprezzata da una larga schiera di utenti.

 

Chipset 1

 

Il cuore pulsante della Z77 Mpower è il chipset Intel  Panther Point. La versione che troviamo sulla Z77 Mpower è quella più spinta, riconoscibile dalla sigla Z77 Express, di cui si possono distinguere le differenze dalle altre varianti nella tabella a seguire.

 

Chipset 2

 

Oltre ad offrire come nella versione Z75 una forte propensione all’overclock tramite il CPU Performance Tuning, la vera novità di questa nuova categoria di chipset è il supporto nativo all’USB3.0. Le schede madri Z77 si caratterizzano inoltre per il supporto allo standard PCI Express di 3° generazione, supportato in realtà solo dalle nuove CPU Ivy Bridge, che si occupano direttamente della gestione di queste periferiche. Ma vediamo in dettaglio cosa rende così speciale la MSI Z77 Mpower.

 


 

Caratteristiche esclusive principali

 

Features 001

 

La prima caratteristica che contraddistingue la Z77 Mpower è di essere la prima scheda  madre al mondo ad avere la certificazione per l’overclock. L’obiettivo che si sono preposti gli ingegneri nel creare la Z77 Mpower era in primo luogo di creare una piattaforma stabile in grado di resistere alle sollecitazioni più estreme, oltre le specifiche stabilite da Intel.

 

Features 002

 

Per fare questo gli ingegneri MSI hanno adottato Componentistica di derivazione Militare di Classe 3 altamente selezionata tramite test qualitativi estremi, nonché DrMOS di 2° generazione, per una altissima efficienza in termini di potenza e resistenza a temperature finora impossibili da raggiungere previa rottura immediata dell’hardware. Inoltre, sono stati utilizzati condensatori a stato solido e ad alta capacità Hi-c CAP, garantiti 10 anni e induttanze SFC di nuova generazione in grado di garantire un boost di potenza in più del 10% rispetto ai componenti utilizzati sulle più comuni schede madri. La tecnologia Military Class 3, già adottata in buona parte delle schede madri MSI serie 7, raggiunge la massima espressione sulla MPower che ospita ben 16 fasi per la CPU e un avanzato sistema di dissipazione delle stesse.

 

Features 003

 

Per facilitare la buona ed immediata riuscita dell’overclock senza richiedere particolari conoscenze sono stati adottati degli automatismi che consentono di overcloccare il processore fino ad una frequenza di 4600 MHz. Logicamente dipende sia dal tipo di hardware nonché dal sistema di raffreddamento in uso. Per superare i severi test qualitativi prima di essere affidata al reparto imballaggio e vendita la Z77 Mpower viene sottoposta per 24 ore al pesante test Prime95 con CPU overclockata a 4600 MHz.

 

Features 004

 

L’abbiamo sentita più volte la frase “la Potenza è nulla senza Controllo”. Ebbene, gli ingegneri MSI si sono chiesti “perché non utilizzare la piattaforma mobile iOS (vista l’abbondate presenza di smartphone) per controllare, monitorare ed overcloccare in maniera semplice ed efficace la Z77 MPower?” Grazie alla sinergia con il famoso ingegnere software Nick Connors sono riusciti a realizzare uno strumento tanto semplice quanto potente e preciso: Command Center. In pratica è un’intuitiva interfaccia con la quale, grazie al protocollo wireless con il quale stabiliamo un collegamento sicuro e stabile tra il nostro smartphone iOS e la Z77 Mpower, agiamo sui numerosi parametri di tensione, frequenza, monitoraggio delle temperature e, perché no, controlliamo anche il media center per la fruizione dei brani musicali, durante l’utilizzo quotidiano.

 

Features 005

 

Grazie alla 3° generazione del bus PCI-Express, la Z77 Mpower raddoppia la banda disponibile rispetto alle schede di precedente generazione. Ricordiamo che è necessario hardware compatibile con tale standard.

 

Features 006

 

Con l’introduzione dello standard UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) MSI sulla Z77 Mpower ha reso l’approccio con il BIOS, questo sconosciuto, quanto mai semplice e mirato sia nella comprensione delle tante voci presenti che negli obbiettivi perseguiti. Oggi ancor di più, è possibile interagire anche tramite Windows; e con l’avvento del nuovo sistema operativo Windows 8 e dei display Touchscreen ora sarà possibile interagire con la Z77 Mpower in maniera ancor più semplice con il solo ausilio delle dita.

 

Features 007

 

La scienza dell’overclock raccoglie tra le sue fila sempre più adepti e con la semplice pressione del tasto OC Genie, giunto alla 2° versione e previa attivazione da BIOS, la procedura sarà completamente automatica, ottenendo più FPS per le vostre sessioni di gioco senza alcuno sforzo.

 

Features 008a  Features 008b

 

Grazie alla tecnologia brevettata Nvidia SLI oppure AMD CrossFire è possibile collegare più schede grafiche per moltiplicare le prestazioni grafiche e gli FPS necessari a rendere l’esperienza ludica il più appagabile possibile.

 

Features 009

 

Perché non sfruttare la potenza grafica della IGP presente nei nuovi processori di classe Ivy Bridge? Con la tecnologia Lucid® VIRTU MVP è possibile moltiplicare il frame rate Vsync e la prontezza di risposta di gioco specie nei Lan Party dove un sistema reattivo fa la differenza. Automaticamente quando le richieste elaborative si riducono, i valori dei consumi globali del sistema vengono ridotti, rendendo il sistema più rispettoso dell’ambiente. Occorre però precisare che l’incremento di prestazioni spesso sbandierato con Lucid MVP è solo fittizio, specialmente se parliamo in termini di FPS. Il software Lucid MVP ha infatti l’obiettivo di mantenere il V-Sync tra monitor e scheda video, ovvero di ottenere un numero di FPS pari alla frequenza di refresh del monitor, in modo da eliminare il fenomeno del tearing. Nel caso in cui la scheda video sia più veloce del monitor, i frame in eccesso non vengono renderizzati, permettendo un risparmio sul carico computazionale. Viceversa, se la GPU non riesce a stare al passo con il monitor, Lucid MVP evita di renderizzare frame che sarebbero incompleti, evitando il fenomeno del tearing. Il compito della GPU integrata è quindi quello di intercettare le chiamate per il rendering di frames alla GPU discreta, decidere quali frame renderizzare ed infine mostrare a schermo l’output ottenuto. La maggior parte dei benchmark non sono in grado di rilevare questi frame non renderizzati quindi se rilevano un incremento di prestazioni esso è solo fittizio. Si può comunque parlare di un incremento nella reattività del sistema, in particolare per le periferiche di input come mouse o tastiera che non sono più limitate dalla GPU discreta, poiché Lucid è in grado di accogliere le richieste senza attendere che il frame sia renderizzato.

 

Features 010

 

L’interfaccia HDMI di nuova generazione per la fruizione del segnale video digitale non compresso esalta l’utilizzo della scheda in ambito casalingo/Home Theater.

 

Features 011

 

Stesso discorso per l’uscita del segnale audio: grazie alla certificazione THX TruStudio PRO è possibile fruire di una purezza del suono ai massimi livelli.

 

Features 012

 

Il numero di dispositivi mobili nella nostra vita quotidiana è cresciuto in maniera esponenziale. Grazie al sistema Super Charger è possibile ricaricare i dispositivi connessi in minor tempo anche a sistema spento, a tutto vantaggio di un risparmio dei costi e del rispetto dell’ambiente.

 

Features 013c  Features 013d  Features 013e  Features 013f

 

Nuove tecnologie di connessione e trasferimento dei dati sono alla base di qualsiasi prodotto che prometta di essere innovativo nel settore informatico. Così anche sulla Z77 Mpower troviamo le porte SATA III a 6Gb/s che offrono una banda passante doppia rispetto allo standard precedente, come pure ben 6 porte USB3.0 sul lato posteriore I/O della scheda. Con la tecnologia MFLASH, inoltre possiamo salvare la configurazione del BIOS oppure aggiornare quest’ultimo senza incorrere in nessun rischio relativo di fallimento della procedura. Grazie poi alla tecnologia APS vengono ottimizzati i consumi di energia elettrica ed erogata la sola potenza necessaria richiesta dal processore in relazione al suo carico, tutto ciò è possibile grazie ad un chip IC appositamente progettato per automatizzare tale processo in maniera del tutto trasparente. Anche i dischi di nuova generazione con capienza di 3 TB sono correttamente visti dal BIOS il quale ne permette l’utilizzo come dischi di sistema e di avvio con il sistema operativo.

 

Features 014

 

E’ presente nella Z77 Mpower un sistema operativo del tutto autonomo basato su piattaforma Linux in grado in soli 25 secondi di avviare il sistema e rendere disponibile una gradevole interfaccia multilingua che ci permette di utilizzare un Browser Web per la navigazione internet e il collegamento ad una web-mail nonché un client di messaggistica istantanea.

 

Features 015

 

Un aiuto a 360° ci viene dato dall’applicazione proprietaria MSI LIVE UPDATE attraverso la quale possiamo tenere aggiornato sia i drivers che il BIOS, a tutto beneficio di un sistema efficiente e prestante.

 

Features 016

 

Gli overclockers a livello mondiale sanno bene che quanto più ci si spinge con l’overclock, tanto più è necessario monitorare le tensioni in modo preciso ove anche pochi decimi di voltaggio possono fare la differenza riuscendo ad evitare danni irreparabili ai componenti in suo. Un aiuto in tal senso ci viene dato dai punti di lettura V-Check Points che con l’ausilio di un Multimetro ci permettono di monitorare le singole tensioni erogate al processore ed alla RAM.

 

Features 017

 

Superpipe: un grande vantaggio sulla Z77 Mpower in termini di raffreddamento ci viene fornito con l’adozione di Heat Pipe spesse 8mm, praticamente il 60% in più rispetto a quelle tradizionali. In tal modo si ha un incremento dell’efficienza del sistema di raffreddamento fino al 90%.

 


 

Specifiche tecniche

 

Riportiamo integralmente le specifiche tecniche della Z77 Mpower cosi come sono messe a disposizione sul sito del produttore a questo indirizzo.

 

Spec tec 01  Spec tec 02  Spec tec 03  Spec tec 04

 

Troviamo invece le possibili combinazioni per l’utilizzo dello SLI Crossfire nel manuale:

 

slot-pciex

 

Utilizzando una CPU Ivy Bridge, quindi una connessione di tipo Gen 3, potremo sfruttare il primo slot a 16X, oppure i primi due slot a 8x, oppure il primo slot a 8x e gli ultimi due a 4x (in generale sufficiente per un 3-way CrossFire). Utilizzando invece una CPU Sandy Bridge non sarà invece possibile utilizzare il terzo slot. Rispetto ad altri modelli top di gamma manca quindi l’adozione di uno switch PLX per il supporto a più di due schede video. Ciò ha portato ad un notevole contenimento del prezzo finale di acquisto della Mpower.

 


 

Packaging e primo contatto

 

001

 

La scatola si presenta con un colore a fondo verde con il simbolo in evidenza relativo alla certificazione della Z77 Mpower per l’overclock.

 

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La parte superiore aprendosi a libro presenta moltissime informazioni su cui ci siamo ampiamente soffermati nel paragrafo precedente.

 

004

 

Il bundle è abbastanza ricco e trattandosi di una scheda votata all’overclock non manca nulla di ciò che serve, compresi gli adattatori per tenere fermi i puntali del multimetro. Troviamo inoltre un bridge SLI due diverse antenne per il modulo WiFi e 4 cavi SATA.

 

005

 

Altro orgoglio di casa MSI è il certificato di qualità che troviamo nel bundle con in basso a destra, sotto lo stemma, il numero identificativo rilasciato dal laboratorio che effettua i controlli qualitativi.

 

006

 

Il layout è ordinato e pulito. Gli spazi denotano uno studio accurato da parte degli ingegneri che l’hanno progettata. Spiccano i colori adottati nelle schede video della serie Lightning, con le caratteristiche strisce gialle su sfondo nero. Il connubio con queste schede video, nonché con le Avexir Core Mpower series che su licenza MSI riprendono lo stesso tema, sarà davvero perfetto, regalando agli appassionati di modding un PC dal design stupefacente, da mettere in bella mostra in un case finestrato o su un un banchetto.

 

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A catturare la nostra e sicuramente anche la vostra attenzione è la zona socket ove l’Heatpipe di spessore superiore al normale, ben 8mm di diametro, fa da contorno al socket di produzione Lotes.

 

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Ritornando nella zona socket quale cuore pulsante della scheda che appunto ospita il processore, si nota essere abbastanza libera grazie all’adozione di condensatori al tantalio Hi-C Cap. Le tre grosse flange posate direttamente sulle fasi di alimentazione sono unite dalla SuperPipe da 8mm in rame placcato Nickel. In tal modo viene distribuito il calore e convogliato attraverso l’Heatpipe nelle zone più fredde. Ricordiamoci che tutte queste soluzioni possono sembrare eccessive, ma per test particolarmente onerosi come LinX, la sezione di alimentazione viene sollecitata non poco ed il calore emesso deve in  qualche modo essere smaltito, specie in quelle situazioni dove è presente il raffreddamento a liquido ed è assente la/le ventola/e presenti sui dissipatori ad aria che indirettamente con il loro flusso d’aria raffreddano anche la zona circostante.

 

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La Z77 Mpower utilizza un sistema di alimentazione a 16 fasi per la CPU più due per le RAM e una per il PCH. Le fasi sono simili a quelle già viste nella Z77A-GD65, con Driver MOSFET di tipo DrMOS II, condensatori Hi-C Cap e induttanze SFC. La nuova generazione di DrMOS, che ricordiamo integra in unico chip i tre mosfet necessari alla costituzione del VRM, raggiunge in questa versione una incredibie efficienza, permettendo di ridurre i consumi e quindi il calore sviluppato. In alto a sinistra troviamo il classico connettore a 8 pin per l’alimentazione della CPU.

 

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Passiamo ora all’analisi delle connessioni posteriori. A partire da sinistra, il primo blocco di connessioni offre due USB 2.0 e una porta PS2 per mouse o tastiera. Subito a destra troviamo il pulsante del clear CMOS e di seguito 3 blocchi che ospitano ben 6 USB 3.0, 2 gestite dal controller Intel e le restanti 4 da un controller addizionale Renesas. Sopra ad essi troviamo troviamo inoltre i moduli della connessione Ethernet (a destra), Bluetooth (a sinistra) e WiFi (al centro). Quest’ultimo presenta un foro per l’inserimento dell’antenna, da scegliere tra una ad asticella ed una a basetta con cavo sufficientemente lungo per posizionarla su una scrivania. Il blocco successivo ospita le connessioni video DisplayPort e HDMI, e un connettore audio ottico S/PDIF. Per ultimo troviamo le 6 connessioni audio analogiche.

 

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Continuiamo l’analisi del PCB con un’overview dei 7 slot PCI Express, nell’ordine x1, x16, x1, x1, x16, x1, x16. La disposizione è molto razionale e permette sia l’installazione di dissipatori CPU di grandi dimensioni, che potrebbero intralciare il primo slot PCI Exprss sia di schede video triple slot in configurazione doppia. Ricordiamo che la MSI Z77 Mpower sfrutta direttamente le 16 connessioni PCI Express 3.0 della CPU. senza ulteriori chip intermedi in grado di replicarne le linee. Pertanto la massima configurazione installabile su una CPU Ivy Bridge è di tipo 8x/4x/4x.

 

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In fondo alla scheda madre troviamo buona parte della connettività interna. Partendo da sinistra il connettore dei jack audio, due dei 5 connettori delle ventole (tutti PWM a 4 pin), connettore del Trusted Platform Module, connettore JDLED3 del modulo opzionale Voice Genie (per il controllo e addirittura l’accensione del PC tramite comandi vocali), 2 connettori per i LED di stato e pulsanti del case,

 

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Sull’angolo destro troviamo infine tre connettori per 6 USB 2.0. Subito sopra notiamo i due BIOS di cui è dotata la Z77 Mpower, con annesso switch per la scelta manuale tra i due. Sempre in questa zona troviamo il pulsante sw1 per la funzione GO2BIOS. Essa permetterà di entrare direttamente nel BIOS al prossimo riavvio del sistema.

 

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Proseguendo l’analisi lungo il lato destro troviamo la connettività offerta dal chipset Z77: le 6 porte Sata (di cui le ultime due a destra in standard 6 Gb/s) e un connettore per 2 USB 3.0 (generalmente presenti nel pannello frontale del case). Di seguito l’utilissimo LED di debug.

 

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Passando alla zona superiore, troviamo il classico connettore ATX 24 pin e di fronte i punti di lettura per le varie tensioni della scheda madre (nell’ordine partendo dall’alto troviamo due pin di Ground, tensione PCH, RAM, IGP, VTT e VCore). E’ inoltre presente un connettore di alimentazione PCI Express 6 pin per fornire corrente addizionale alle schede grafiche.  

 

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Nell’angolo in alto a destra troviamo i pulsanti di power e reset per l’utilizzo a banco della scheda madre. E’ inoltre presente il pulsante OC Genie che consente un overclock istantaneo a 4.6 GHz delle CPU Ivy bridge K. Sempre in questa zona troviamo il connettore per il MultiConnect Panel che permette di replicare queste funzioni sulla parte frontale del case.

 

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Sul bordo superiore troviamo infine 12 LED che ci stanno ad indicare lo stato di operatività di ciascuna delle fasi dedicata ai core. Esse sono infatti gestite dinamicamente dalla tecnologia APS al fine di limitare il consumo della scheda madre quando il carico sulla CPU è limitato.

Per finire una vista d’insieme dei 4 slot DDR3, con supporto a 32GB di memoria e frequenza massima in OC di 3 GHz, CPU e RAM permettendo.

 

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La parte sottostante al PCB si presenta abbastanza pulita e lineare; risaltano le viti di ritenzione delle flange dissipatrici nonché la staffa di ritenzione del sistema di chiusura del socket 1155. Alcuni dei condensatori Hi-C Cap sono stati piazzati nel retro della scheda madre, in modo da rendere più pulito il layout soprastante.

Per finire una panoramica dei principali chip visibili sulla scheda madre:

 

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Il primo chip dedicato, posizionato accanto al connettore di alimentazione per la CPU, si occupa del controllo PWM delle 16 fasi di alimentazione. Il Realtek RTL8111E si occupa invece della gestione dei protocolli Ethernet e soppianta evidentemente quello Intel presente nel chipset Z77. Per finire il Fintek F71889A si occupa della gestione delle ventole e del monitoraggio delle temperature.

Ma veniamo adesso al bios questo sconosciuto e vediamo che soluzioni ha adottato MSI per il suo modello di punta Z77 Mpower.

 


 

BIOS

 

BIOS 001

 

L’ambiente del BIOS è ben strutturato e suddiviso per zone. Nella parte alta troviamo le informazioni più importanti come la temperature del processore, la frequenza d’esercizio e, oltre alla data e l’ora, la versione del BIOS in uso.

 

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Nella zona “Boot Device Priority” abbiamo una lista delle periferiche collegate al sistema e quindi riconosciute con cui possiamo avviare la macchina. Non meno importante, è possibile scegliere rapidamente tra le tre modalità operative di sistema:

ECO MODE: per privilegiare i consumi

STANDARD MODE:  per contenere i consumi senza sacrificare le prestazioni

OC Genie II MODE: per massimizzare le prestazioni sacrificando i consumi

 

Il tutto avviene in maniera trasparente per l’utente che si deve solo concentrare sulla sessione di lavoro o di svago del PC.

 

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Ovviamente è possibile anche personalizzare in modo più approfondito le varie voci del BIOS. In SETTINGS si agisce sui parametri dei vari dispositivi connessi al Chipset tra cui le periferiche di memorizzazione SATA, USB, la sezione di monitoraggio delle temperature e dei voltaggi del sistema nonché del regime di rotazione delle ventole connesse al sistema tramite i vari attacchi visti in precedenza.

 

BIOS 007  BIOS 008  BIOS 009  BIOS 010

 

Abbiamo ancora le impostazioni inerenti le varie porte di comunicazione come Bluetooth, WiFi, la modalità SATA (RAID/AHCI/IDE) e la sezione audio. Poi troviamo la nuova voce per l’impostazione del Fast Boot con Windows 8.

 

BIOS 011  BIOS 012

 

La sezione se vogliamo più ricca, ma di certo anche la più amata tra gli appassionati dell’overclock, è la sezione OC. Tramite le varie voci presenti possiamo agire sulle frequenze sia del processore che delle memorie, oltre quelle del BCLK (giusto per menzionare le più importanti ).

 

BIOS 013  BIOS 014  BIOS 015

 

Oppure rendere più performante il profilo adottato delle RAM agendo sui vari timings partendo dalle informazioni presenti nel chip SPD delle DIMM.

 

BIOS 016  BIOS 017  BIOS 018

 

Utile per gli addetti del settore, è la possibilità di memorizzare in appositi profili le impostazioni ed il livello di overclock raggiunto, in modo da poter essere richiamati facilmente all’occorrenza. Un overclock che si rispetti necessita di agire sul sistema di alimentazione della motherboard affinché il processore abbia il livello di corrente necessaria per stabilizzarsi a quella determinata frequenza, disattivando all’occorrenza le varie voci di risparmio energetico insite nel processore e riconosciute sotto la voce EIST. Ovviamente non manca nulla di tutto ciò.

 

BIOS 019

 

Nella sezione BROWSER possiamo personalizzare il sistema per l’installazione e l’avvio in pochi secondi di un browser con cui navigare e leggere l’email senza la necessità di un hard disk con sistema operativo pre-caricato. Nella sezione UTILITIES è invece possibile usufruire di 3 applicazioni: per il salvataggio dei dati, l’aggiornamento del BIOS e dei drivers di sistema.

 

BIOS 020

 

In SECURITY s’impostano la password di sicurezza per impedire l’avvio del sistema oppure di accesso e modifica del BIOS.

 


 

Sistema di prova e Metodologia di test

 

I test eseguiti sulla MSI Z77 Mpower sono volti a verificare sia la stabilità della scheda a frequenze d’uso comune che a verificarne la qualità e la competitività sul mercato oltre a valutarne la stabilità della stessa sotto stress anche in overclock. Essendo la prima Mainboard al mondo ad avere la certificazione per l’overclock, non potevamo esimerci dal testarla approfonditamente anche sotto questo aspetto. Su quest’ultimo punto rileveremo le tensioni con un multimetro digitale tramite i punti di lettura disponibili sul PCB e verificheremo la stabilità delle tensioni sotto carico. Ci avvarremo di un termometro digitale della Voltcraft mod. K101 per rilevare le temperature dei dissipatori passivi della zona socket con il sistema sotto overclock onde verificare l’efficacia del sistema dissipante. Questi i componenti utilizzati per i test:

 

Sistema di Test 2

 

Per rendere i risultati più interessanti sul piano della validità e competitività del prodotto, li abbiamo comparati con altre schede madri della stessa tipologia, oggetto di precedenti recensioni. La comparazione è possibile perché l’hardware utilizzato è il medesimo, come pure il chipset in dotazione che accomuna le  schede madri. Nelle conclusioni terremo ovviamente conto della fascia in cui si colloca il prodotto in relazione al prezzo.

 


 

Test Sintetici

 

3DMARK 11

 

Ultimo benchmark prodotto da FutureMark, che richiede la presenza nel sistema di una scheda video con supporto alle API DirectX 11.  La software house sviluppatrice afferma che i test sulla tessellation, l'illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. 3DMark 11 Advanced Edition permette di impostare tre modalità di benchmark in DX11, Performance, High ed Extreme. Il primo test, basato sullo scenario Deep Sea, non applica la tessellation ma fa uso di un sistema d'illuminazione e ombre marcato. Il secondo test, nuovamente fondato su Deep Sea, applica un livello di tessellation medio e riduce, anche in questo caso a livello intermedio, l'illuminazione. Il terzo test grafico, basato sullo scenario High Temple, ha un livello di tessellation medio e illuminazione ridotta. Il benchmark è stato impostato per sfruttare per il calcolo della PhysX esclusivamente il processore e non la scheda video NVIDIA.

 

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030b

 

Se nei test grafici la Z77 Mpower non è riuscita ad eccellere, nel calcolo della fisica degli oggetti riesce a ottenere un ottimo secondo posto. La scelta di mantenere due slot PCI Express nativi ovviamente paga nei test grafici a singola scheda.

 

3DMARK VANTAGE

 

Benchmark sintetico sviluppato da FutureMark. Richiede obbligatoriamente la presenza nel sistema di una scheda video con supporto alle API DirectX 10 e di un sistema operativo Windows Vista o Windows 7. Il benchmark si compone di 6 distinti test: 4 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. I test si eseguono scegliendo tra 4 preset configurati da FutureMark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente, così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso. Il software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High ed Extreme. I test sono stati fatti solo nella modalità Entry, Performance e High. In questo test le posizioni raggiunte dalla Z77 Mpower s’invertono.

 

031a

 

031b

 

Questo benchmark esalta l’elaborazione grafica della MSI Z77 Mpower che nel GPU Test riesce a posizionarsi seconda, di pochi punti dietro la controparte Asus.

 


 

Test Compressione Dati e Multimedia

 

AIDA64

 

Aida64 è un software prodotto dalla FinalWire che consente di monitorare il sistema fornendoci informazioni dettagliate sulla componentistica hardware. Il software comprende al suo interno un utility di bench in grado di testare memoria e cache presenti all’interno del processore

 

032a

 

032b

 

In questo test la MSI Z77 Mpower riesce a mantenere un’ottima seconda posizione dal punto di vista del Bandwith mentre nella latenza di accesso viene penalizzata a fronte di schede più performanti.

 

7Zip 9.20

 

Questo noto software di gestione degli archivi contiene al suo interno un tool in grado di analizzare le prestazioni di sistema, riportando un valore espresso in MIPS (Million Istruction for Second). Il test comprende compressione, decompressione e valore generale.

 

033

 

Sebbene nel test di compressione e valutazione totale deve cedere il posto a schede più prestanti, la MSI Z77 Mpower riesce nel singolo test di decompressione a fare la differenza conquistandosi un secondo posto.

 

WinRAR 4.01 e 4.10beta

 

Famoso software di compressione e decompressione di archivi di dati. Al suo interno è presente una utility di benchmark che comprime un file standard atto a tale scopo; il software provvede a restituire il valore di compressione espresso in KB/s.

 

034a

 

034b

 

In entrambe le due versioni la MSI Z77 Mpower mantiene una posizione media della classifica.

 

Cinebench 10

 

Software prodotti dalla Maxon che permettono, tramite l’elaborazione di immagini e di contenuti tridimensionali, di testare le performance della CPU. Entrambe le release permettono il test della CPU utilizzando un core singolo oppure tutti i core presenti all’interno del processore.

 

035a

 

Nella prima versione di questo test, la MSI Z77 Mpower ottiene una dignitosa 3a posizione.

 

Cinebench 11.5

 

035b

 

Quest’ultima release utilizza il motore di rendering Cinema 4D e riesce a sprigionare tutta la potenza della MSI Z77 Mpower che conquista in questo caso la 2° posizione, appena dietro la scheda della Gigabyte.

 

X264 Benchmark HD 3.0

 

037

 

Software in grado di misurare le performance della CPU mediante la codifica video x264. Sebbene a primeggiare è la G1.Sniper 3, la MSI Z77 Mpower riesce a mantenere la terza posizione davanti alle 2 Asus.

 

Handbrake 0.9.5

 

038

 

Software di transcodifica video multithreading con il quale trasformeremo un file (film) in MP4; il processo comprende codifica video x264, codifica audio FAAC e mux finale in contenitore MP4. Verrà preso in considerazione il tempo impiegato dalla CPU per svolgere questo compito. Se anche questo test conferma le ottime doti della Gigabyte, la MSI Z77 Mpower riesce a surclassare tutte le altre conquistando il secondo posto.

 


 

Test USB

 

In questa sezione vi proponiamo le velocità di trasferimento rilevate sulle porte USB 3.0 disponibili sul I/O Panel della MSI Z77 Power. Abbiamo effettuato i test sia sulle porte USB 3.0 controllate dal chipset Intel che sulle porte controllate dal controller Renesas. Per la rilevazione abbiamo scelto due tool che vanno per la maggiore, ormai conosciuti e adottati come standard di fatto: ATTO e CrystalDiskMark. I test sono stati effettuati utilizzando il pen drive Kingston DT Ultimate 64GB.

 

TEST porte USB 3.0

 

INTEL                                                   RENESAS

Atto USB3_Intel  Atto USB3_Renesas

Crystal USB3_Intel  Crystal USB3_Renesas

 

I due controller fanno segnare entrambi ottimi prestazioni, leggermente migliori per l’Intel in scrittura nel CrystalDiskMark e migliori per il Renesas in scrittura nel test ATTO.

 


 

Overclock

 

Abbiamo eseguito due test di overclock suddivisi per tipologia di raffreddamento utilizzato. Il primo utilizzando l’impianto di raffreddamento a liquido specificato di seguito e volto a ricercare la massima frequenza da poter mantenere in daily-use avendo un occhio di riguardo per le temperature che si mantengono ancora discretamente alte. A tal fine, per incrementare il carico elaborativo del processore, abbiamo utilizzato il noto programma LinX che si basa sulle librerie LinPack di Intel aggiornate all’ultima versione.

 

Componenti Liquid Cooling

 

Come si evince dalla tabella, il tipo di impianto di raffreddamento a liquido adottato è di tipo modulare e professionale.

 

Daily-4800

 

Siamo riusciti a concludere i 10 cicli di test alla frequenza di 4800 MHz. Soffermatevi sul valore computazionale di picco, ben 112,35 GFlops, il valore più alto in assoluto ottenuto da tutta la comparativa di schede madri conseguenza sia dell’ottimo lavoro svolto sia da Intel sul processore Ivy Bridge, che ne ha potenziato l’ALU, sia dell’ottima sezione di alimentazione della MSI Z77 Mpower progettata per funzionare a frequenze ben più alte. Sempre raffreddando il processore a liquido abbiamo effettuato i test di overclock sul lato del Bclk, per verificare la stabilità della Z77 Mpower ad operare fuori frequenza standard salendo di Bclk.

 

Bclk-106

 

Ci siamo dovuti fermare alla frequenza di 106 MHz di bclk oltre la quale la Z77 Mpower si riavviava immediatamente.

Passiamo ora a test più impegnativi. Chi ci segue sa bene che la passione che ci unisce per l’informatica in generale, ci spinge a testare l’hardware con la pratica dell’overclock ed a sottoporlo a test con sistemi di raffreddamento spinto. Per l’occasione con la MSI Z77 Mpower abbiamo utilizzato il sistema di raffreddamento ad azoto liquido in modo da poter spingere ulteriormente sia il processore che le memorie, praticamente tutto il comparto hardware, senza essere limitati dalle temperature e verificare contestualmente il lavoro svolto dai progettisti e la stabilità delle tensioni erogate dai componenti sottoposti a temperature di molti gradi sottozero.

 

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Anche a bassissima temperatura, con il processore che sopra i 6 GHz assorbe una quantità notevole di corrente arrivando a consumare oltre i 200 Watt e grazie ai punti di lettura delle tensioni presenti, siamo rimasti soddisfatti per via  del Vdroop praticamente nullo, dell’ordine di 0,001 volt. Purtroppo non siamo riusciti a tirare a dovere le memorie GEIL Evo Corsa, con le quali siamo riusciti a superare sulle ASUS ROG la soglia dei 2700 MHz. La MSI Z77 si è fermata purtroppo con queste memorie a 2500 MHz. Per quanto riguarda la frequenza della CPU raggiunta ancora una volta la Maximus V Gene ha fatto segnare frequenze massime leggermente più elevate, seppur con preoccupanti incrementi di tensione rispetto ai valori impostati da BIOS. Ci teniamo a ribadire che chi esegue la pratica dell’overclock lo fa a proprio rischio e chiaramente con tale pratica invalida la garanzia del produttore con il rischio di danneggiare i componenti. Sconsigliamo chi non è pratico del settore e non ha un sistema di raffreddamento adatto come Phase Change, Cascade oppure ad Azoto Liquido, di cimentarsi nella pratica dell’overclock estremo. Come avvertimento per gli overclockers estremi, e magari anche per gli ingegneri MSI, consigliamo di fare molta attenzione durante la rimozione della coibentazione. L'operazione di coibentazione è estremamente facile grazie ai condensatori al tantalio a basso profilo, tuttavia la rimozione della coibentazione da questa zona (in particolar modo della gomma pane o di altri materiali adesivi) deve essere effettuata con estrema attenzione perché le saldature sui condensatori non sono molto robuste. 

 


 

Consumi e temperature

 

Avvalendoci dei punti di lettura disponibili sul PCB della Z77 Mpower abbiamo rilevato la stabilità delle tensioni sotto carico tramite LinX utilizzando come riferimento per tutte le schede la frequenza di 4800 MHz. Ovviamente per superare il test dei 10 cicli sotto LinX con un quantitativo di memoria di 4096MB ogni scheda ha richiesto da BIOS un determinato voltaggio. Al fine di porre sullo stesso piano le schede e verificare la loro capacità di stabilizzare il Vcore erogato riducendo al minimo il Vdroop, siamo intervenuti sul LoadLineCalibration settandolo al massimo. Il profilo LLC impostato sulla Z77 Mpower ci ha permesso di rilevare un comportamento della scheda madre estremamente stabile dal punto delle tensioni sotto carico. Sconsigliamo comunque per un overclock quotidiano di utilizzare tale settaggio in quanto comporta una notevole produzione di calore nonché un maggiore stress del processore. Abbiamo comparato le schede rilevando le variazioni di tensione sotto carico, nonché il valore in GFlops di picco generato per ognuna. Abbiamo inoltre misurato i consumi del sistema per valutare l’efficienza delle fasi di alimentazione. Ricordiamo che l’importanza del circuito di alimentazione è direttamente proporzionale alla capacità computazionale espressa da LinX, poiché a determinate frequenze limite, il processore assorbe un notevole quantitativo di corrente e se la sezione di alimentazione della motherboard non riesce a far fronte alla richiesta di corrente, il valore computazionale di LinX rimane basso. Di solito su molte altre schede madri con una sezione di alimentazione non all’altezza, per cercare di chiudere il test ad una data frequenza, si aumenta il voltaggio applicato al processore (Vcore), ma ci si scontra con il problema della temperatura. Per i test è stata scelta una frequenza target con un voltaggio comune con cui eseguire il test di LinX. Di seguito la tabella riepilogativa dei risultati ottenuti:

 

 

consumi

 

I consumi fatti segnare dalla MSI Z77 Mpower sono leggermente superiori a quelli della Z77A-GD65, che tuttavia ne condivide la stessa tipologia di alimentazione. In questo caso la principale differenza è dovuta ad un vcore più elevato necessario a mantenere la CPU in stabilità a 4800 MHz. Tuttavia la stabilità delle tensioni si conferma ineccepibile, l’efficienza molto elevata e le temperature delle fasi bassissime.

 


 

Conclusioni

 

 

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Prestazioni  4,5 stelle  Prestazioni elevate a default e in overclock, perfetta fino al 2-way SLI e CrossFire. Efficienza ai massimi livelli grazie ai DrMOS II.
Overclock  4,5 stelle  Ideale per l'overclock daily use, stabilità delle tensioni impeccabile! Qualche leggera incertezza sull'overclock delle memorie e nell'overclock estremo, che solo una manciata di utenti in tutto il mondo potranno notare.
Estetica  5 stelle - copia  Design eccezionale, in stile MSI Ligthning. Fa il paio con le schede video di questa serie.
Materiali  5 stelle - copia Molto robusto il PCB, fasi con componenti Miltary Class III dissipate dalla Superpipe!
Bundle  5 stelle - copia  Completo per il target di questa scheda madre e per il prezzo. Ci sono anche i moduli Wi-Fi e Bluetooth.
Prezzo  5 stelle - copia  Ad un prezzo di circa 190€ difficilmente si riesce a trovare altre schede madri top di gamma, con queste caratteristiche.
Complessivo  4,5 stelle 

 

 

La MSI Z77 Mpower conferma le grandi aspettative che avevamo per questa scheda madre, dimostrando un’ottima qualità costruttiva con una sezione di alimentazione molto stabile ed efficace. L’eccellente lavoro svolto dagli ingegneri partendo dalla scelta dei componenti di derivazione militare giunti alla 3° versione ha permesso alla MSI Z77 Mpower di dotarsi della certificazione all’overclock della casa madre. Per quanto riguarda l’utilizzo in overclock giornaliero la MSI non può che soddisfare pienamente l’utente che l’acquista. Per quanto riguarda l’overclock estremo la Mpower cerca di farsi spazio tra agguerrite concorrenti. La rigidità del PCB nonché lo spazio attorno al socket grazie all’ausilio di condensatori a stato solido permette una facile ed efficace coibentazione. I punti di lettura delle tensioni facilitano il lavoro dell’overclockers che con un attento monitoraggio può spingere il processore al limite senza incorrere in fastidiosi nonché dannosi effetti dovuti al Vdroop: la Z77 Mpower si è dimostrata infatti estremamente stabile variazioni di tensione con il processore sotto carico e sopra i 6200 MHz di soli 0,001 volt! Purtroppo non possiamo parlare bene e lodare la Mpower sul lato della capacità di sfruttare le memorie e di salire a frequenze dove la concorrenza riesce meglio in tale ambito. Confidiamo in un lavoro più oculato degli ingegneri che realizzeranno BIOS migliori e più performanti, in grado di tollerare una più ampia gamma di memorie. Risolto questo punto e grazie al prezzo estremamente allettante con cui la Z77 Mpower viene venduta al pubblico (circa 190€ nei rivenditori ufficiali), riteniamo che la stessa abbia le carte in regola per salire sul podio delle schede madri d’eccellenza ed essere desiderata dagli overclockers a livello mondiale. Che dire inoltre del design e della decorazione in stile MSI Lightning?  Molti saranno tentati all’acquisto solo per questo particolare!

 

PRO

  • Qualità
  • Prezzo
  • Livello costruttivo
  • Dotazione
  • Certificazione del produttore all’overclock
  • WiFi e Bluetooth compresi nel bundle

 

CONTRO

  • Capacità di salire di frequenza con le memorie
  • Ampio margine di miglioramento del BIOS

 

 

Un ringraziamento va ad MSI per averci fornito il sample ed aver permesso questa recensione.

Valter d’Attoma

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