Ciao Mondo 3!

Gigabyte-G1-Sniper-3-Intel-Z77Oggi vi presentiamo il modello di punta per socket 1155 della serie G1-Killer GIGABYTE, orientata al settore degli Hardcore Gamers ma con soluzioni di progettazione avanzate che le consentono, almeno sulla carta, di regalare numerose soddisfazioni anche agli overclockers. Riprogettata completamente da zero al fine di integrare il nuovo chipset Z77 a supporto dei processori Ivy Bridge,  la G1 Sniper 3 è stata equipaggiata conben 12 fasi di alimentazione, gestite grazie alla tecnologia GIGABYTE All Digital Power Engine. Queste peculiarità, oltre all’uso di componentistica di primissimo livello, offrono un biglietto da visita alla G1.Sniper 3 molto ricco ed allettante. Ovviamente è presente il pieno supporto ai processori Intel di terza generazione Intel Core prodotti con litografia a 22nm è garantito. A tal proposito la testeremo con il Core-i7 3770K.

 

 

 

 

 

 

 

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GIGABYTE, fondata nel 1986, è considerata sin da sempre uno dei maggiori punti di riferimento nel mondo dei computer, attraverso un team di ricerca all'avanguardia, è in grado di offrire sempre soluzioni innovative e, molte volte, di guidare il processo evolutivo del settore attraverso prodotti tecnologicamente avanzati. Inizialmente dedita esclusivamente al mercato delle schede video e delle schede madri, con il passare degli anni si è fatta strada anche nella produzione di notebook e desktop ed ha ampliato il suo portfolio di clienti anche attraverso la produzione di case, dissipatori, alimentatori e periferiche per il gaming.

L'azienda è molto attiva nel settore dell'overclock e si è spesso distinta con l'ausilio di prodotti dedicati esclusivamente a tale specialità; tra i prodotti più particolari si ricorda la scheda madre X58-OC, una mainboard in formato ATX basata su socket Intel LGA1366, ma pensata esclusivamente per l'overclock estremo.

Un’altra serie di schede madri particolarmente interessante è quella a cui appartiene la G1.Sniper 3: la serie G1.Killer, destinata ai videogiocatori più esigenti. Il modello recensito oggi rappresenta la terza evoluzione della G1.Sniper e adotta il nuovo chipset Z77. I precedenti modelli erano invece equipaggiati con chipset X58 (G1.Sniper) e successivamente Z68 (G1.Sniper2). Sempre con chipset Z77, GIGABYTE propone anche la G1.Sniper M3, in formato Micro-ATX. Per la fascia enthusiast su Socket LGA 2011 GIGABYTE ha realizzato invece la G1.Assassin 2. Carattere distintivo di tutti questi modelli sono la colorazione verde e nera e particolari decorazioni dei dissipatori che strizzano l’occhio all’appassionato di videogiochi.

Vediamo insieme come si sono evoluti i modelli G1.Killer dal punto di vista del layout:

 

G1.Assassin

 

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G1.Sniper

 

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G1.Guerrilla

 

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G1.Sniper 2

 

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G1.Assassin 2

 

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G1.Sniper 3

 

G1.sniper3

 

G1.Sniper M3

 

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Come si può notare negli ultimi modelli GIGABYTE ha preferito un approccio più sobrio per il layout della scheda, abbandonando l’originale ma discusso dissipatore a forma di caricatore, che contribuiva allo stile militare e combattivo delle G1.Killer. Il layout è comunque gradevole e i colori verde e nero sono mantenuti.

 


 

Caratteristiche esclusive principali

 

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Il cuore della G1.Sniper 3 è il noto Chipset Intel Panther Point nella variante più spinta identificabile dalla sigla Z77. Le novità più importanti sono il supporto nativo allo standard USB 3.0 ed il bus ad alta velocità PCI-Express di terza generazione. Quest’ultima caratteristica è in realtà una peculiarità delle nuove CPU Ivy  Bridge, dal momento che il controller PCI-Express è integrato.

 

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Le versioni di chipset immesse sul mercato da Intel sono 6 e vanno a coprire tutte le fasce di utilizzo, dalla Mainstream alla Performance passando per la Business.

 

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Grazie alle 12 fasi di alimentazione di grande qualità, gestite dall’ottimo sistema a controllo totalmente digitale la G1.Sniper 3 riesce a controllare la potenza dei processori Ivy Bridge regalando all’utente sessioni di gioco fluide e ricche di dettagli.

 

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L’interfaccia estremamente intuitiva dell’utility software 3D Power consente una regolazione immediata e precisa delle tensioni grazie al controller IR3567 che eroga a secondo del fabbisogno ed istantaneamente verso la CPU e alle memorie tutta la corrente necessaria, intervenendo anche sui parametri di protezione, (escludendoli all’occorrenza) per spingere oltre i limiti la componentistica tramite la consueta pratica dell’overclock.

 

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3D Mode                Advanced mode

 

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Forte della tecnologia UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) il GIGABYTE 3D BIOS (brevettato) offre all’utente due tipi di approccio grafico per migliorare e velocizzare sia la comprensione che la personalizzazione dei parametri del BIOS.

 

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La G1.Sniper 3, progettata principalmente per soddisfare ogni esigenza del settore Gamers, non poteva esimersi dall’offrire il pieno supporto al 4-way per entrambe le tecnologie grafiche AMD CrossFireX ed Nvidia SLIe garantire all’utente la massima esperienza di gioco anche nelle sessioni più impegnative.

 

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Non poteva mancare, dato il settore di utilizzo, una sezione audio “all’altezza” garantendo una purezza di suono ai massimi livelli grazie al chip Creative CA0132 ed al pieno supporto alla tecnologia SoundBlaster Recon3D.

 

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Oltre al chip audio Creative CA0132, la GIGABYTE G1.Sniper 3 offre ai giocatori più esigenti un’uscita audio frontale amplificata ad alte performance in grado di reggere carichi fino a 150 Ω e regalare ai Gamers più incalliti una purezza di suono senza precedenti.

 

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Per un’esperienza audio senza compromessi in termini di qualità, sono stati utilizzati condensatori audio Nichicon di Alta Qualità.

 

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A conferma dell’eccellente lavoro svolto dagli ingegneri sulla G1.Sniper 3, oltre all’uscita Ethernet Gigabit pilotata direttamente dal chipset Intel, è stato utilizzato anche il controller Qualcomm Atheros E2200 che migliora ulteriormente la qualità del segnale riducendo al minimo i Lag durante le partite On Line con grande beneficio nei tempi di risposta delle sessioni di gioco.

 

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Le Mainboard GIGABYTE della serie 7 fanno uso della tecnologia software identificata con la sigla GIGABYTE 333 Onboard Acceleration che avvalendosi di un insieme di feature volte a migliorare le Performance, che permettono di ridurre al minimo i tempi di attesa dei trasferimenti di file ed estendono la compatibilità della scheda con periferiche esterne avide di corrente. Infatti, grazie alla presenza di porte USB in grado di sopportare carichi maggiori, i tempi di ricarica delle batterie presenti nei dispositivi mobile si ridurranno drasticamente.

 

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Nel ricco Bundle è compreso il prezioso pannello frontale dotato di due porte USB 3.0 da connettere ad uno degli header interni della scheda madre.

 

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Particolare attenzione all’estetica, senza dimenticare la qualità, è stata mantenuta anche sul sistema di dissipazione del calore della zona socket e della circuiteria di alimentazione, che a mezzo della tecnologia Heat Pipe permette alla scheda di spostare il calore dalle zone più calde alle zone più fresche, a tutto vantaggio della vita dei componenti.

 

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Al fine di dissipare il calore del sistema in modo efficiente, la G1.Sniper 3 integra 5 connettori “Smart Fan” a 3 pin pilotati dall’utility software GIGABYTE Easy Tune 6 oppure direttamente dal BIOS.

 

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Le schede madri GIGABYTE della serie 7 vantano non solo dei ridotti tempi di ricarica per i dispositivi quali iPhone, iPad e iPod ma anche di un sistema in grado di ricaricare i dispositivi connessi alle porte USB anche a sistema spento con evidente risparmio di energia.

 

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Le schede madri GIGABYTE dotate di tecnologia Ultra Durable 4garantiscono una maggiore resistenza all’usura ed al degrado dei componenti dovuto agli agenti atmosferici ed hanno un PCB costituito da un doppio strato di rame che consente di dissiparne meglio il calore.

 

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La G1.Sniper 3 offre un bundle decisamente ricco soprattutto dal punto di vista della connettività. Non per niente è presente una scheda di espansione che offre la duplice funzione di connettività sia Wireless in standard a/b/g/n che Bluetooth in standard 4.0. In tal modo è possibile connettere fin da subito cellulari nonché Smartphone per trasferire file da/al PC in maniera semplice e veloce.

 

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L’utility GIGABYTE EZ Smart Response, compresa nel bundle, consiste in una tecnologia software che permette di configurare il sottosistema storage in RAID in maniera semplice ed automatica tramite un’accattivante interfaccia grafica.

 

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Le Mainboard della serie 7 come la G1.Sniper 3, dotate di processori di ultima generazione come Ivy Bridge, si avvantaggiano del bus di ultima generazione PCI-Express 3 per massimizzare i trasferimenti da e verso le schede grafiche oppure schede compatibili connesse con questo tipo di slot, ovvero tutte le schede video AMD ed Nvidia prodotte con processo litografico a 28nm.

 

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Uno dei vantaggi più rilevanti apportati dal chipset Panther Point se accoppiato ad una CPU di ultima generazione di classe Ivy Bridge è il potenziamento della sezione grafica. Infatti, utilizzando la tecnologia Virtu MVP viene sfruttata la IGP integrata nel processore per aiutare la scheda grafica discreta nell’elaborazione dei flussi video, nel rendering o nelle sessioni di gioco, eliminando i fastidiosi problemi di tearing e migliorando la responsività del sistema agli input di mouse e tastiera.

 

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Sempre grazie alla tecnologia VIrtu è possibile limitare i consumi del sistema, dirottando automaticamente il carico elaborativo dalla scheda grafica discreta alla GPU integrata nel processore, la HD 4000 nel caso del Core-i7 3770K, quando le risorse richieste non sono particolarmente elevate.

 

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Le schede madri della serie 7 come la G1.Sniper 3 vantano una connessione mSATA posta direttamente sul PCB. In tal modo è possibile utilizzare come memoria cache una schedina di bassa capacità e dai costi decisamente più bassi rispetto alle periferiche SSD SATA, al fine di migliorare i trasferimenti da e per il sottosistema di storage.

 

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Per un’immediata regolazione delle 3 tecnologie Intel, GIGABYTE ha realizzato una piacevole ed altrettanto semplice interfaccia EZ Setup per facilitare l’approccio e la configurazione delle tecnologie:

  • EZ Smart Response
  • EZ Rapid Start
  • EZ Smart Connect

 

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Oltre a questo la tecnologia Intel Rapid Start Technology permette di avere un PC sempre pronto all’uso grazie a tempi di accensione dallo Standby estremamente ridotti.

 

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E, tramite l’utility software Intel Smart Connect Technology, i contatti nonché le applicazioni di Social Network saranno sempre aggiornate anche quando il PC si trova in stato di Standby.

 


 

Specifiche tecniche

 

Riportiamo le specifiche tecniche integralmente così come pubblicate e disponibili sul sito del produttore

 

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Packaging e primo contatto

 

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La confezione è solida e molto ben rifinita. Il design rispecchia lo stile militare, richiamato anche dalla Mainboard stessa. Le informazioni, principalmente sul retro della confezione, danno un assaggio del grosso lavoro di progettazione fatto e della fascia di prodotto ove si colloca la GIGABYTE G1.Sniper 3 in termini di tecnologie, feature implementate ed utility a corredo.

 

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L’interno della confezione è diviso in due scomparti; nel primo è presente la scheda madre visibile dalla finestra d’ispezione.

 

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La veste grafica della G1.Sniper 3 è caratterizzato dalle tinte del PCB in grigio fumo sul quale risaltano gli slot e diversi elementi della scheda madre di colore verde.

 

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Il layout è ben ordinato. Lo spazio presente tra i 4 slot di espansione è sufficiente per installare schede grafiche equipaggiate con voluminosi dissipatori dual slot, come la serie GV-N680xx oppure GV-N690D5 di casa GIGABYTE. Sarà quindi possibile realizzare un sistema Quad Sli/CrossFireX. Del resto il Form Factor della G1.Sniper è E-ATX ossia 30,5 x 26,4. Consigliamo particolare attenzione alla compatibilità ed allo spazio del case dove sarà inserita.

 

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In questa foto, sicuramente catturerà la vostra attenzione la presenza delle doppie porte Ethernet. Soffermatevi sulla qualità dei condensatori nonché sulle flange dissipanti dei mosfet collegate tra loro tramite Heat pipe.

 

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Nel bundle è presente anche una stampa in formato A2 che fa da cornice ai toni accattivanti della scheda arricchendone il bundle.

 

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La quantità di accessori forniti rendono l’idea del livello qualitativo e del prodotto che GIGABYTE ha riservato all’ammiraglia per il settore Gamers.

 

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Mettiamo in evidenza, oltre alla consueta cavetteria, la schedina di comunicazione WiFi in standard a/b/g/n e Bluetooth 4.0, il ricco manuale nonché il supporto ottico contenenti i driver/software, Bridge SLI e CrossfireX. E’ presente anche un frontalino con 2 porte USB 3.0 da connettere a uno dei due header della mobo e messi a disposizione tramite HUB VIA VL810.

 

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Per finire, molto utile la staffa che replica 2 porte eSATA più un connettore molex per il collegamento e l’alimentazione di hardisk esterni compatibili con tale standard.

 

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Infine, foto di gruppo per i Bridge presenti in bundle (2-way, 3-way e 4-way SLI !).

 

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Veniamo ora all’analisi del cuore della G1.Sniper 3. Ecco inquadrata la zona socket a cui le flange dissipatrici fanno da cornice. Notate le 15 induttanze R36 collegate ai Mosfet nascosti sotto le flange che compongono il VRM che alimenta la zona socket. Le fasi, ricordiamo sono a controllo totalmente digitale, in totale 15 così suddivise: 12 per il VCORE + 2 per la sezione VTT/IMC ed 1 riservata alla sezione iGPU della CPU. Le fasi, sono composte ciascuna da tre mosfet, 2 per la sezione high (Renesas K03B7 in grado di erogare 30A di corrente ciascuno) e da uno per la sezione low (Renesas K0393 da 40A). Le fasi sono controllate tramite segnale PWM dal chip IR3567.

 

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Non senza sorpresa, notiamo che i mosfet K0393, sono posizionatinella parte sottostante del PCB, per semplificare il layout della scheda. La bassa resistenza Drain-Source (Low Rds(ON) ) e il PCB da 2oz di rame assicurano basse temperature di esercizio senza la necessità di un altro dissipatore in questa zona. L’utilizzo dei Driver Mosfet, che integrano tutti questi componenti in un solo IC semplificherà notevolmente il layout delle nuove schede madri Ultra Durable 5. In questa zona notiamo inoltre dei controller IR3598 utilizzati per raddoppiare il numero di fasi che l’IR3567 è in grado di gestire (di base solo 6+2).

 

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Particolare messo a nudo dello Switch PCI-Express PEX 8747 ad alte prestazioni e bassa latenza. La sua funzione è quella di sostenere ed amministrare l’intenso traffico tra le schede connesse agli slot PCI Express, mantenendo al contempo una latenza estremamente bassa. Ricordiamo infatti che le CPU Ivy Bridge sono dotate di due soli link PCI Express 3.0 x8, mentre la G1.Sniper 3 ne mette a disposizione ben quattro, grazie appunto allo Switch PEX 8747 che smista il traffico da e verso la CPU ai 4 slot presenti. Lo switch è purtroppo collegato direttamente alla CPU, ciò significa che anche quando non è necessario, ovvero anche in presenza di una sola scheda video, ci sarà una latenza introdotta dallo switch stesso e ciò come vedremo inciderà negativamente sulle performance grafiche con singola scheda. D’altra parte, non è questo il target di utilizzo di una scheda madre da circa 300€! In configurazione multi-GPU, la G1.Sniper 3 darà il meglio di sé, grazie anche al nuovo standard PCI Express 3.0 che permetterà di avere a disposizione una elevata bandwidth anche in configurazioni a 4 schede video, a condizione ovviamente di utilizzare CPU (Ivy Bridge) e schede video (28nm) che supportano tale standard.

 

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Il Pannello Posteriore I/O è molto ricco. Partendo da sinistra, troviamo il primo blocco comprendente un attacco PS2 misto per tastiera/mouse e sotto 2 porte USB 3.0. Seguono 2 connettori VGA e DVI-D per l’uscita del segnale video. Proseguendo, nell’ottica di portare all’esterno il segnale video proveniente dalla GPU integrata nei processori Ivy Bridge, notiamo l’attacco HDMI e quello DisplayPort. I successivi 2 blocchi offrono un totale di altre 4 porte USB sempre in standard 3.0 e 2 porte Ethernet, una servita dal chipset Intel e l’altra “LAN Killer” dal chip Qualcomm Atheros killer E2201, entrambe in standard Gigabit. La scelta di utilizzare due porte Ethernet è per garantire all’utente ampia scelta sulla connettività via LAN. Il controller Qualcomm garantisce teoricamente prestazioni migliori, mentre il controller Intel è stato mantenuto per favorire la compatibilità. Purtroppo, data l’eterogeneità dei controller, non è supportata la funzionalità di “port teaming” anche chiamata “link aggregation” per permettere di raddoppiare la bandwidth da e verso la scheda sfruttando contemporaneamente le due connessioni disponibili. Per finire il blocco delle 5 porte jack riferite ai segnali audio più una porta ottica/digitale SPDIF.

 

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Ecco l’insieme degli slot di espansione PCI-Express/PCI. Notate il notevole numero di slot nonché lo spazio lasciato intelligentemente per le schede video dai progettisti. In totale abbiamo 6 slot PCI-Express (di cui 4 x16) più 1 slot in standard PCI, per ospitare vecchie schede compatibili con tale standard.

 

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La scheda è certificata sia con lo standard SLI di Nvidia che CrossFireX di AMD. Le combinazioni permettono molteplici configurazioni: 4-way / 3-way / 2-way AMD CrossFireX / NVIDIA SLI.

 

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In linea con il 4° slot c’è la classica batteria tampone. Alla sua destra vi mostriamo la macro dei 2 chip BIOS nonché di 2 chip-switch ASM1480 che amministrano i segnali presenti lungo i vari slot PCI-Express in standard 3.0.

 

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Procediamo lungo il perimetro inferiore, dove troviamo i connettori che replicano sullo chassis le varie porte di espansione. Dalla sinistra troviamo il connettore F_Audio per replicare sullo chassis i vari attacchi accessori. Proseguendo abbiamo 2 attacchi FireWire IEEE1394.

 

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Poi troviamo altri 2 connettori per altre 4 porte USB 2.0. Di seguito il connettore F_Panel mentre subito adiacente alla sua destra l’interruttore per switchare il boot tra i 2 BIOS.

 

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Sempre da sinistra, un attacco FAN per ventola a 3 pin. Continuando, il connettore TPM (Trusted Platform Module Header) ed un altro attacco per ventola.

 

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Per finire il connettore F_USB30_1 che collegato al pannellino fornito in bundle replica 2 porte USB3.0.

 

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Cambiamo lato, dove troviamo il gruppo di porte SATA così suddivise: le 4 grigie sono in standard SATA3 6Gb/s servite dal controller Marvell 88SE9172, le 4 nere sono in standard SATA2 3Gb/s servite dal controller Intel Z77, in quale gestisce anche le 2 bianche che però sono compatibili con lo standard più veloce SATA3 6Gb/s.

 

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Macro del connettore mSATA pilotata dall’HUB Z77 Intel.

 

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Inquadrata la OC-PEG, ossia il connettore supplementare SATA Power ATX4P utile e consigliato per fornire ulteriore corrente alle schede grafiche in una configurazione particolarmente spinta con la presenza di 3 o 4 schede in condizioni estreme di overclock.

 

 

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In questa foto, il classico connettore di alimentazione ATX a 24 Pin:

 

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Questa è la sezione più interessante della G1.Sniper 3, soprattutto per gli overclockers che operano utilizzandola “a banco”. Al centro cattura tutta l’attenzione il tasto di accensione rosso, nonché il display a 2 cifre per la diagnostica di boot ed i punti di lettura delle tensioni rispettivamente delle varie sezioni della CPU (VTT, PLL, VCORE, VSA, VDIMM e PCHIO). Interessanti anche i due micro pulsanti sulla destra. Quello nero per le operazioni di Clear CMOS mentre l’altro per il Reset immediato. In alto un altro attacco per ventole.

 

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In foto, il quadro d’insieme della sezione dedicata alle memorie in standard Dual Channel.

 

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Interessante questa sezione, perché oltre al classico connettore di alimentazione supplementare ad 8 Pin, troviamo la presenza di altri 2 punti di lettura della tensione.

 

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La macro del chip HUB VL810 che da una singola porta USB3.0 è in grado di replicare 4 porte USB sempre 3.0.

 

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In foto il classico LGA 1155 chiamato anche Socket H2 compatibile con la serie precedente di processori Sandy Bridge e con la nuova serie a 22nm Ivy Bridge.

 

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In primo piano, la sezione audio del chip Creative CA0132, protetta dalle emissioni elettromagnetiche emesse dalle altre componenti tramite una recinzione di metallo collegata a massa. In questo modo si mantengono i segnali esenti da eventuali disturbi. Altro componente in foto, il controller IEEE1394 VIA VT6308P.

 

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Il componente ITE IT8892E funge da controller PCI sullo slot precedentemente menzionato, dal momento che Intel ne ha eliminato il supporto dai suoi chipset.

Passiamo adesso ad esaminare il BIOS nella sua struttura software.

 


 

BIOS

 

Introdotto come standard inizialmente da Intel e appoggiato più consistentemente da Microsoft nel 2003, l’architettura UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) ha facilitato non poco sia la sua comprensione che la navigazione al suo interno. Tra i molteplici benefici, l’aver consentito ai produttori di poter personalizzare a piacere l’interfaccia grafica arricchendola di informazioni e ricostruendo da zero tutto l’ambiente del BIOS.

 

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Ecco che GIGABYTE sulle sue schede madri ha implementato 2 tipi di ambienti grafici: 2D e 3D. Nell’ambiente 3D l’utente alle prime armi riceve un’immediata comprensione dei componenti su cui sta agendo, perché vengono evidenziati a video.

 

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Nell’ambiente 2D, decisamente più ricco d’informazioni, è possibile agire fin nei dettagli più complessi ed avanzati per riuscire a spremere fino all’ultima goccia i propri componenti. Come si può vedere la navigazione è suddivisa in sezioni ove al loro interno sono presenti altre sottosezioni. Ma è facile intuire che la sezione più interessante è la M.I.T (Motherboard Intelligent Tweaker) poiché racchiude tutte quelle voci che agiscono sulle frequenze e sui voltaggi dei componenti, offrendo i mezzi per overcloccare il sistema.

 

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In questa sezione è possibile navigare nella sezione di report dove sono presenti le informazioni circa la frequenza del processore, la sua identificazione nonché i timing di lavoro della memoria.

 

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In questa schermata agiamo sui moltiplicatori del processore, e quindi sulle frequenze di base di clock del bus.

 

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Interessante tale sezione perché s’impostano i tempi di risposta dei moduli installati alla data frequenza operativa

 

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Nelle altre sotto sezioni agiamo sui voltaggi operativi applicati al processore, nonché sulle memorie. Panoramica non meno importante sul sistema globale di alimentazione 3D Power Control, che fornisce appunto corrente ai componenti, e quindi sui livelli di risposta di quest’ultimo.

 

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La modifica dei parametri di funzionamento del sistema va ad impattare sulle temperature, ecco quindi che su questa schermata si agisce sul sistema di monitoraggio di queste ultime nonché sulle tensioni, sul sistema di rotazione delle ventole e sui livelli di allarme.

 

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La sezione System non è solo puramente indicativa, ma è possibile scegliere anche la lingua del BIOS.

 

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In Features si imposta l’ordine di boot tra le varie periferiche connesse al sistema.

 

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Nella sezione Peripherals troviamo le voci per agire sui vari dispositivi integrati nel sistema, come controller audio, di storage, ethernet, Hub USB e quant’altro, disattivando all’occorrenza i device meno importanti.

 

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Nella sezione Power Management si agisce sul sistema di standby e sulla modalità di ripristino.

 

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Questa sezione è meno ricca ma non meno importante, perché si può scegliere se salvare la configurazione ed i cambiamenti applicati, oppure se riportare la configurazione a quella di default o riavviare immediatamente il sistema scegliendo come boot una delle tante periferiche connesse e presenti nella lista Boot Override.

 

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Ultima e non meno importante per l’aggiornamento della versione del BIOS è la sezione Q-Flash. Si accede sia con il mouse (in alto a destra) oppure da tastiera premendo il tasto F8.

 


 

Software in Bundle

 

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Il DVD fornito in bundle è dotato di autoplay. All’avvio presenta questa interfaccia in classico stile web. Le categorie presenti sulla sinistra si possono suddividere in 7 sottosezioni. La prima riguarda i drivers ed è possibile scegliere un’installazione completa e non presidiata oppure personalizzata, andando a selezionare quello che si vuole installare.

 

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La sezione applicazioni si può suddividere in 3 sotto sezioni. La più importante è quella inerente alle utility che state vedendo dalle foto sopra.

 

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Tra il software fornito, troviamo l’antivirus Norton oppure le Applicazioni Intel che abbiamo descritto precedentemente.

 

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Tra le nuove utility che abbiamo accennato in precedenza, menzioniamo la più importante sviluppata da GIGABYTE: la 3D Power. In pratica, serve a controllare i tempi di risposta del sistema di alimentazione alle variazioni sotto carico del processore in regime di overclock.

 

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Centro di comando per le operazioni di overclock e monitoraggio delle temperature e delle tensioni è EasyTune, giunto alla versione 6. E’ presente in quasi tutte le schede madri GIGABYTE, ed oltre ad essere indicativo per i parametri in uso, è utilissimo per overcloccare il sistema direttamente dal sistema operativo senza doverlo riavviare.

 

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I parametri dove possiamo intervenire sono molteplici sia come frequenza, agendo su ogni singolo core, che come tensioni di alimentazione.

 


 

Sistema di prova e Metodologia di test

 

I test eseguiti sulla GIGABYTE G1.Sniper 3 sono volti a verificare sia la stabilità della scheda a frequenze d’uso comune, oltre che a verificare la qualità della stessa sotto stress ossia overclock. Su quest’ultimo punto rileveremo le tensioni con un multimetro digitale tramite i punti di lettura disponibili sul PCB, verificando la stabilità delle tensioni sotto carico. Rileveremo anche le temperature e l’efficienza del sistema di dissipazione del calore. Di seguito i componenti utilizzati per i test:

 

Sistema di Test

 

Per rendere i risultati più interessanti sul piano della validità del prodotto, li abbiamo comparati con altre schede madri che sono stati oggetto di precedenti recensioni. La comparazione è possibile non solo perché l’hardware utilizzato è lo stesso: le schede comparate hanno infatti in dotazione anche lo stesso chipset, sebbene nelle conclusioni terremo conto della fascia di prodotto in cui si colloca in relazione al prezzo.

 


 

Test Sintetici

 

3DMARK 11

 

Ultimo benchmark prodotto da FutureMark, richiede la presenza nel sistema di una scheda video con supporto alle API DirectX 11.  La software house sviluppatrice afferma che i test sulla tessellation, l'illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video di ultima generazione. 3DMark 11 Advanced Edition permette di impostare tre modalità di benchmark in DX11, Performance, High e Extreme. Il primo test, basato sullo scenario Deep Sea, non applica la tessellation ma fa uso di un sistema d'illuminazione e ombre marcato. Il secondo test, nuovamente fondato su Deep Sea, applica un livello di tessellation medio e riduce, anche in questo caso a livello intermedio, l'illuminazione. Il terzo test grafico, basato sullo scenario High Temple, ha un livello di tessellation medio e illuminazione ridotta. Il benchmark non sfrutta la tecnologia PhysX di Nvidia. I punteggi ottenuti dalla G1.SNIPER 3 la confermano sul podio surclassando tutte le altre nel test della PhysX, mentre, come emerge dal grafico di destra, nel punteggio globale SCORE perde perché risulta meno competitiva sul sottosistema grafico.

 

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3DMARK VANTAGE

 

Benchmark sintetico sviluppato da FutureMark, richiede obbligatoriamente la presenza nel sistema di una scheda video con supporto alle API DirectX 10 e di un sistema operativo Windows Vista o Windows 7. Il benchmark si compone di 6 distinti test: 4 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. I test si eseguono scegliendo tra 4 preset configurati da FutureMark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente, così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso. Il software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme. I test sono stati fatti solo nella modalità Entry, Performance e High. Anche in questo benchmark, sul piano del calcolo intensivo della Physx, la G1.Sniper 3 si conferma vincitrice mentre sul test del sottosistema grafico, la scheda viene superata dalla controparte Asus, anche se gli scostamenti sono impercettibili.

 

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Test Compressione Dati e Multimedia

 

AIDA64

 

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Aida64 è un software prodotto dalla FinalWire che consente di monitorare il sistema fornendoci informazioni dettagliate sulla componentistica hardware. Il software comprende al suo interno una utility di bench in grado di testare le prestazioni del comparto memoria e cache presenti all’interno del processore. Con questo test la G1.Sniper 3 riesce a mantenere un ragguardevole 2° posto eccellendo nel test di scrittura.

 

 

7Zip 9.20

 

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Questo noto software di gestione degli archivi contiene al suo interno un tool in grado di analizzare le prestazioni di sistema, riportando il valore espresso in MIPS (million istruction per second). Il test comprende compressione, decompressione e punteggio globale. In questo test la G1.Sniper 3 riesce a sfoderare gli artigli ed a mostrare tutta la sua potenza, surclassando le altre concorrenti con un notevole distacco.

 

 

WinRar 4.01 e 4.10beta

 

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Famoso software di compressione e decompressione di archivi di dati. Al suo interno è presente una utility di benchmark che comprime un file standard atto a tale scopo; il software provvede a restituire il valore di compressione espresso in KB/s. Anche in questo test la G1.Sniper 3 è riuscita a fare la differenza ed a distinguersi con entrambe le versioni del programma. Notate il distacco ottenuto con la versione stabile 4.01.

 

 

Cinebench 10

 

 

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Software prodotti dalla Maxon che permettono, tramite l’elaborazione di immagini e di contenuti tridimensionali, di testare le performance della CPU. Entrambe le release permettono il test della CPU utilizzando un core singolo oppure tutti i core presenti all’interno del processore.

 

 

Cinebench 11.5

 

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Software prodotti dalla Maxon che permettono, tramite l’elaborazione di immagini e di contenuti tridimensionali, di testare le performance della CPU. Entrambe le release permettono il test della CPU utilizzando un core singolo oppure tutti i core presenti all’interno del processore. Quest’ultima release utilizza il motore di rendering Cinema 4D. In entrambe le versioni del programma la G1.Sniper 3 ha ottenuto il punteggio migliore.

 

 

X264 Benchmark HD 3.0

 

 

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Software in grado di misurare le performance della CPU mediante la codifica video x264. Anche in questo test la G1.Sniper 3 si conferma regina occupando la prima posizione.

 

 

Handbrake 0.9.5

 

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Software di transcodifica video multithreading con il quale trasformeremo un file (in questo caso un film) in MP4. Il processo comprende la codifica video x264, codifica audio FAAC e mux finale in contenitore MP4. Verrà preso in considerazione il tempo impiegato dalla CPU per svolgere questo compito. Decisamente ottimo il tempo ottenuto dalla G1.Sniper 3.

 


 

Test USB

 

In questa sezione misuriamo le velocità di trasferimento sia sulle porte USB2.0 che le più veloci USB3.0. Per la rilevazione abbiamo scelto 2 tool ormai conosciuti e adottati come standard: ATTO e CrystalDiskMark. I test sono stati svolti sia sulle porte presenti posteriormente sul pannellino I/O che sulle porte USB3.0 disponibili tramite il frontalino accessorio. Ricordiamo che solo 2 delle 6 porte posteriori sono direttamente collegate al chipset Intel Z77, mentre le altre 4 sono collegate tramite l’HUB VL810. E’ una soluzione interessante che non pregiudica le prestazioni, salvo in situazioni particolari, ovvero in caso di utilizzo di due porte collegate tramite lo stesso HUB. In caso di trasferimento dati tra due periferiche USB 3.0 molto veloci, è opportuno collegarle alle porte Intel dirette, o comunque non collegare contemporaneamente più di una alle porte frontale del cabinet disponibili tramite header o alle prime quattro in alto nel pannello posteriore. I casi in cui tutte le porte sono utilizzate contemporaneamente sono però molto rari, quindi il rischio di colli di bottiglia causati dall’HUB è abbastanza ridotto.

 

Test porte Intel dirette                    Test porte HUB VL810

 

ATTO USB3_INTEL  ATTO USB3_VIA

 

Crystal USB3_INTEL  Crystal USB3_VIA

 


 

Overclock

 

Per i test di overclock abbiamo cercato il giusto compromesso tra la massima frequenza e la temperatura generata dal processore da poter mantenere in Daily in tutta sicurezza. Per i test abbiamo utilizzato LinX, noto tool che si basa sulle librerie Linpack di Intel. Come tipo di raffreddamento ci siamo avvalsi di un impianto a liquido modulare e professionale, composto dai seguenti componenti:

 

Componenti Liquid Cooling

 

Con questo tipo di raffreddamento e con le attuali temperature estive siamo riusciti a concludere i 20 cicli di test alla frequenza di 4700 MHz.

 

LinX4700

 

Soffermatevi sul valore GFlops di picco indicato nello screen, valore di tutto rispetto a questa frequenza, conseguenza dell’ottimo lavoro svolto sia da Intel con Ivy Bridge che ne ha potenziato l’ALU, sia dell’ottimo sistema di alimentazione della GIGABYTE G1.Sniper 3 che ha richiesto un voltaggio non particolarmente elevato ed entro i limiti consigliati da Intel. I test di overclock nell’utilizzo quotidiano hanno dimostrato un’ottima propensione della scheda verso questa pratica, permettendo con facilità di raggiungere la nostra frequenza target di 4.7 GHz con un Vcore molto contenuto rispetto alle altre schede testate. Anche la stabilità sotto carico si è dimostrata impeccabile, segno di una sezione di alimentazione di ottima qualità, seppur di vecchia generazione.

 

Spi5200  Spi5400

 

Anche se non è questo il suo settore di utilizzo, ci siamo avvalsi di un sistema a compressore a doppio stadio della Dimastech più comunemente chiamato Cascade che ci ha permesso di portare la temperatura del processore di parecchi gradi sotto lo zero in tal modo da spingere oltre i limiti di utilizzo generico la G1.Sniper 3 e non essere vincolati dal fattore temperatura. Purtroppo anche avvalendoci della versione beta dell’ultimo BIOS disponibile F6b, non siamo riusciti a raggiungere frequenze particolarmente alte permesse dal sistema di raffreddamento. Particolarmente generoso come numero di voci, il BIOS non ci ha facilitato il compito. Abbiamo testato più combinazioni dal punto di visto dei voltaggi su cui con altre schede madri siamo riusciti nell’overclock, ma il sistema non riusciva nemmeno ad effettuare la fase di pre-post che precede l’avvio. La compatibilità delle memorie utilizzate era fuori discussione in quanto non riuscendo ad avviare il sistema in overclock spinto, le abbiamo tenute alla frequenza di default. L’unica maniera di salire di frequenza con il processore è stato quella di avviare il sistema con una frequenza più bassa e intervenire da Windows tramite EasyTune. La G1.Sniper 3 non si è quindi dimostrata particolarmente propensa all’overclock estremo, con temperature al di sotto dello zero. Ci è restato difficile comprendere se tale aspetto è dovuto ad una particolare intolleranza alle basse temperature dell’esemplare recensito o di una gestione problematica del BIOS. Essendo una scheda madre votata principalmente al gaming, non riteniamo tale elemento un fattore deterrente per l’acquisto, viste le ottime doti di overclock per l’utilizzo quotidiano.

 


 

Consumi

 

Con il tool LinX in esecuzione abbiamo rilevato i consumi complessivi. Ricordiamo che l’importanza del circuito di alimentazione è direttamente proporzionale alla capacità computazionale espressa da LinX, poiché a determinate frequenze limite, il processore assorbe un notevole carico in watt e se la sezione di alimentazione della motherboard non riesce a far fronte alla richiesta di corrente assorbita da quest’ultimo, il valore computazionale di LinX rimane basso. Di solito per compensare si cerca di aumentare il voltaggio (Vcore) ma così ci s’imbatte sul problema della temperatura da dissipare.

 

Consumi

 

 

A titolo di riferimento ripotiamo la tabella comparativa da cui si evincono le differenze tra la GIGABYTE G1.Sniper 3 e le altre schede recensite dal nostro laboratorio. Ricordiamo che l’hardware utilizzato su tutte le schede della comparativa è stato il medesimo. Grazie al fatto che la GIGABYTE ha il vantaggio di poter rilevare le tensioni erogate in tempo reale, i valori rilevati sono stati molto precisi. Dalla tabella si può evincere che la motherboard della GIGABYTE è stata l’unica scheda che ha richiesto un voltaggio inferiore per completare il test, sebbene non si è distinta come valore computato GFlops in LinX rispetto alle altre schede madri, rimanendo nella media. Altro aspetto per cui si distingue la G1.Sniper 3, purtroppo in negativo, sono i consumi fatti registrare, i più elevati tra le schede della comparativa. Tale fattore non è giustificato dalla presenza di elementi aggiuntivi quali lo switch PEX 8747 e la seconda LAN “killer”, ma anche per un sistema di alimentazione meno efficiente, dovuto all’utilizzo della topologia triple mosfet (2 low + 1 high) in luogo dei nuovi Driver Mosfet adottate in molte nuove schede madri. Gigabyte stessa ha introdotto queste soluzioni nelle nuove schede madri della serie Ultra Durable 5, adottando i nuovi IC ICs IR3550 PowIRstage, che ci auguriamo di poter testare presto. Nonostante i consumi elevati, le temperature delle fasi rilevate sono contenute, merito del sistema di dissipazione con heatpipe e del PCB con doppio strato di rame.

 


 

Conclusioni

 

 

oro

 

 

Confezione e Bundle   5 stelle - copia  Confezione accattivante e bundle ricchissimo
Prestazioni  5 stelle - copia  Ottima la gestione della CPU e delle GPU, piccolo calo per le prestazioni single GPU rispetto a schede senza lo switch PEX8747, d’altronde non è il suo target di utilizzo
Consumi  3,5 stelle - Copia 2  tra i più elevati per una Z77 e non solo per le componenti addizionali presenti
Overclock  4 stelle  Impeccabile per l’overclock daily use, ma abbiamo riscontrato difficoltà nell’overclock estremo
Estetica  5 stelle - copia  molto curata anche se meno originale rispetto ai precedenti modelli
Qualità e materiali  5 stelle - copia Ottimi materiali utilizzati anche se il design delle fasi è ancora “old-style”
Prezzo 3,5 stelle - Copia 2 nota dolente della G1.Sniper 3 è il prezzo, oltre 300€. Non manca proprio nulla ed è una delle poche schede madri Z77 con certificazione 4-way SLI
Complessivo

 

 

Non c’è dubbio, siamo di fronte ad un prodotto completo sia dal punto di vista del software che delle soluzioni adottate in ambito gaming. GIGABYTE ha fatto largo uso della tecnologia per offrire un prodotto maturo, e soddisfacente a 360° per quanto riguarda gli Hardcore Gamers. La ricchezza del bundle ci ha piacevolmente sorpreso e fa la gioia dell’acquirente che la valuterà anche in tal senso prima di acquistarla. Certo il prezzo per accaparrarsela non è alla portata di tutte le tasche, ma la soddisfazione nel vedere la doppia porta ethernet per massimizzare e monitorare il traffico di rete durante le sessioni di LAN party, oppure il modulo esterno per replicare sullo chassis le porte USB3.0 sono un sicuro valore aggiunto. La Ciliegina sulla torta della G1.Sniper 3 è rappresentata dall’ottima sezione audio presieduta dall’ottimo processore quad-core Creative Sound Core3D, in grado di tenere il passo con altre soluzioni di punta di altri brand. Lato overclock, sebbene ci ha soddisfatto per la frequenza ottenuta per il daily, non siamo riusciti a raggiungere frequenze più spinte per le quali, le 12 fasi di alimentazione avrebbero di certo aiutato in tal senso. Crediamo che il problema non sia dovuto dal punto di vista hardware quanto lato BIOS che ha ampi margini di miglioramento. Certo sborsare 300 euro per accaparrarsela non sono pochi, ma crediamo che l’utente esigente è disposto a fare dei sacrifici pur di avere il massimo e di certo GIGABYTE ha investito tantissimo sia dal punto progettuale che nell’hardware il cui bundle rappresenta quanto di meglio si possa desiderare. L’acquisto è quasi obbligato per tutti coloro che sono interessati ad un sistema multi-GPU, mentre per sistemi a singola scheda video, probabilmente è opportuno puntare a qualcosa di più economico, evitando la latenza introdotta dal PEX 8747.

 

PRO

 

  • Bundle
  • Audio
  • Network

 

CONTRO

 

  1. Prezzo
  2. Overclock spinto

 

Un ringraziamento va a GIGABYTE per averci fornito la scheda.

Valter d’Attoma

 

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