La serie Vertex di OCZ è sempre stata al centro delle attenzioni nel mercato dei Solid State Drive: con il nuovo arrivato Vertex 4 la casa produttrice OCZ si prefigge il compito di creare un drive all'avanguardia e con prestazioni al di sopra della concorrenza, tale compito è affidato principalmente al controller IndiLinx Everest 2. Riuscirà OCZ a distinguersi dalle altre case produttrici? Non vi resta che continuare la lettura per scoprirlo.
OCZ Vertex 4: My SSD is faster than your SSD
OCZ Technology Group nasce nell'agosto 2002 con base operativa a San José in California. L'azienda si fece subito apprezzare soprattutto dagli overclockers grazie alla qualità delle sue memorie RAM, forte di una leadership ormai collaudata non si è tirata indietro con l'avvento delle memorie DDR3 ed è stato il primo produttore al mondo a divulgare le memorie RAM DDR3 per sistemi con tecnologia Intel XMP. Il successo riscontrato con i moduli di memoria RAM si è ripetuto anche per gli alimentatori, infatti gli alimentatori della serie Z sono stati i primi a ricevere la certificazione 80 Plus Gold ovvero, dopo la categoria Platinum di recente introduzione, la migliore sul mercato.
L'11 Gennaio 2011, tramite un comunicato ufficiale, l'azienda dichiara l'abbandono definitivo del mercato delle memorie RAM per dedicarsi al mercato SSD. Il motivo di tale abbandono è dovuto all'immediata imposizione da parte di OCZ nel settore delle periferiche di archiviazione di massa ad alta velocità grazie ad un vasto range di SSD che include drive SATA II, SATA III, SAS, PCIe e recentemente anche HSDL, un'interfaccia ibrida PCIe/SAS velocissima. La recente acquisizione di Indilinx, rappresenta un’altra pietra miliare che segna i grandi progressi di OCZ in questo settore.
Il prodotto oggetto di questa recensione rappresenta la punta di diamante per quanto riguarda il mercato dei drive SSD, si tratta dell'OCZ Vertex, giunto alla sua 4° rivisitazione ed equipaggiato con controller Indilinx di proprietà della stessa OCZ. Se il motto dei primi OCZ Vertex era “My SSD is faster than your HDD” ora possiamo dire che il nuovo motto dei Vertex 4 è “My SSD is faster than your SSD”. Dopo l’egemonia dei controller SandForce, i produttori si stanno orientando verso qualcosa di ancor più veloce, costante e affidabile.
Caratteristiche tecniche
L'OCZ Vertex 4 è disponibile in quattro diversi tagli per soddisfare un elevato numero di utenti, si parte da un limitato 64GB, nella maggior parte dei casi non sufficente neanche per il sistema oprativo, ad un taglio da 128GB con un ottimo rapporto prezzo\capacità, ad un altrettanto adeguato 256GB per poter installare sistema operativo e programmi, per finire con il taglio da 512GB per gli utenti più esigenti. Difficilmente in futuro si andranno ad aggiungere tagli superiori ai 512GB per questo modello di SSD, per maggiori informazioni, riguardanti i drive disponibili, vi rimandiamo alla pagina principale OCZ:
http://www.ocztechnology.com/ocz-vertex-4-sata-iii-2-5-ssd.html#specifications
In redazione abbiamo avuto modo di testare l'OCZ Vertex 4 da 256GB di cui, di seguito, potrete leggerne le caratteristiche tecniche dichiarate dalla casa madre.
Per quanto riguarda le prestazioni, la casa madre dichiara i seguenti dati:
Tali prestazioni dichiarate, che ricordiamo appartenere al modello da 256GB, risultano essere perfettamente in linea con quelle di altri SSD Top di gamma dotati di altri controller; particolare attenzione va data all'elevato numero di IOPS in modalità scrittura 4K. Tuttavia, come al solito, consigliamo di prendere tali dati con le pinze in quanto queste prestazioni sono riscontrate con software particolari che, nella maggior parte dei casi, misurano la velocità degli SSD in particolari condizioni difficilmente riscontrabili durante l'uso quotidiano del drive. Ciò era particolarmente vero con gli SSD dotati di controller SandForce, che mostravano prestazioni molto elevate con dati comprimibili, e quindi in benchmark surreali come quello di ATTO.
Andremo dunque a testare il drive utilizzando molti programmi atti a misurare le prestazioni in scrittura e in lettura di Hard Disk e di SSD e vedremo quindi se le caratteristiche dichiarate dalla casa madre rispecchiano le effettive prestazioni del drive.
Packaging e Bundle
La confezione dell'OCZ Vertex 4 non si discosta graficamente e strutturalmente da quella utilizzata dagli altri drive della casa e risulta molto compatta, elegante e sicura. Le dimensioni della confezione sono molto contenute (154mm x 127mm x 15mm). Sulle due facciate principali, quella posteriore e quella anteriore, sono presenti tutte le informazioni necessarie ad effettuare un corretto acquisto del drive.
La colorazione scelta per la serie Vertex prevede l'accostamente del bianco su sfondo nero il che rende il drive e la confezione molto elegante.
Nella parte anteriore spicca l'immagine glossy in rilievo del drive seguita dalla denominazione del modello, cromata ed anch'essa in rilievo. Poco più in basso sono presenti alcune informazioni riguardanti il drive e l'adesivo inerente alla capacità del drive acquistato; nel nostro caso, il modello offertoci dalla OCZ, è da 256GB. In alto a destra è presente invece il bollino Indilinx Infused che sta ad indicare l'utilizzo del controller Indilinx.
Nella parte posteriore è presente una breve spiegazione della serie Vertex 4, la stessa, in versione ridotta, è tradotta in varie lingue tra cui anche l'italiano. Nella parte bassa troviamo infine il serial number, utile in caso di RMA.
Una volta estratto il contenuto della confezione troveremo l'adattatore da 3,5" to 2,5" avvolto in una busta di plastica ed ancorato in un cofanetto in cartone all'interno del quale troveremo un manuale d'instalalzione del drive, il classico adesivo "my SSD is faster than your HDD" e infine il drive e le viti incastonate all'interno di un frame in poliuretano.
Il bundle è quindi composto dal minimo necessario, ovvero un piccolissimo manuale, un adesivo, le viti per il montaggio e l'adattatore.
OCZ Vertex 4: visto da vicino
Il drive, oltra ad essere protetto da urti e cadute tramite il frame in spugna dura, è protetto anche da scariche elettrostatiche all'interno di una busta chiusa da un adesivo che ci avvisa di maneggiare il prodotto in ambienti non carichi elettrostaticamente.
Il drive è molto simile ai precedenti Vertex ma, l'adesivo utilizzato, dona più aggressività al prodotto grazie ai contrasti in scala di grigio; la cover è in plastica nera.
La parte inferiore si discosta dalla cover superiore in quanto è in alluminio spazzolato, su di essa è presente un grosso adesivo che la ricopre quasi interamente, su tale adesivo sono riportati il Part Number e il Serial Number, è inoltre presente un QR Code che se letto con uno smartphone restituisce alcune informazioni riguardanti il nostro drive.
Su uno dei quattro angoli è presente un sigillo di garanzia che se rimosso non permetterà di usufruire dell'RMA, sotto di esso è infatti presente una delle quattro viti che uniscono la cover superiore da quella inferiore, una volta rimosse si potrà accedere al PCB del Vertex 4.
Visto che il tempo a disposizione per testare il drive è stato molto limitato abbiamo realizzato, nel video utilizzato per l'anteprima, una ricostruzione 3D del drive smontato.
http://www.youtube.com/watch?v=3ntU7lPw4No
Sul PCB è facilmente riconoscibile il controller Indilinx Everest 2, molto simile architetturalmente al predecessore Everest 1 utilizzato dalla casa produttrice per la serie Octane. Si discosta principalmente per un incremento del Clock da 333MHz a 400MHz oltre a varie migliorie apportate sul precedente controller a livello di Firmware. Il controller, posizionato centralmente sul PCB, è raffreddato da un pad termico a diretto contatto con la scocca in alluminio ed è circondato dalle celle di memoria NAND Flash. Stando alle caratteristiche, il controller Everest 2 sembrerebbe essere una versione perfezionata del controller Marvell 88SS9184. Tale ipotesi è stata poi confermata da OCZ stessa che ha però sottolineato la presenza di un firmware proprietario che come vedremo è in grado di fare la differenza rispetto ad altri SSD basati sullo stesso controller Marvell. A supporto del controller OCZ ha affiancato 1GB di RAM DDR3 suddivisa in due moduli da 512MB, uno per ciascun lato del PCB. Tale quantitativo sarà però utilizzato a pieno soltanto nel modello da 512GB, mentre i modelli di taglio inferiore ne utilizzeranno solo metà.
Troviamo 16 moduli di memoria, 8 per lato del PCB, ognuna delle quali con capacità di 16GB, per un totale quindi di 256GB. I moduli contengono due die da 8GB ciascuno e sono di produzione Intel con tecnologia MLC a 25nm.
Sistema di prova e metodologia dei test
Il sistema di prova utilizzato per testare l'OCZ Vertex 4 è basato su chipset Intel P67, la scheda madre è una Asus P8P67 Deluxe step B3 esente quindi dal problema rilevato al chip SATA II nello step B2, Il sistema utilizzato è il seguente:
Il Sistema Operativo utilizzato è Windows 7 Ultimate X64 mentre per quanto riguarda i driver abbiamo provveduto ad aggiornare Intel Rapid Storage all'ultima.
Oltre all'aggiornamento dei driver abbiamo provveduto a "tweakkare" opportunamente il Sistema Operativo attraverso due piccoli accorgimenti al fine di preservare l'unità dal degrado futuro e di ottimizzare le prestazioni. Nello specifico tali accorgimenti sono la disattivazione della deframmentazione del drive da parte del Sistema Operativo e la disattivazione dell'indicizzazione del drive attraverso il menù Proprietà del Drive.
Tutti i test sono stati effettuati utilizzando un drive completamente vuoto, senza partizioni e inoltre sono stati eseguiti in ordine casuale più volte in modo da avere un risultato medio molto preciso.
Prima di effettuare i test ci siamo assicurati che il firmware fosse aggiornato all'ultima versione disponibile, in quanto quest'ultima aumenta le prestazioni rispetto alla versione precedente.
Il firmware utilizzato è quindi il v1.4.1.3 scaricabile dal seguente link:
http://www.ocztechnology.com/ssd_tools/OCZ_Vertex_4_and_Agility_4/
Ricordiamo che il firmware 1.4 ha portato consistenti miglioramenti sulle prestazioni rispetto al precedente firmware.
CrystalDiskMark 3.0.1
CrystalDiskMark è un utilissimo software per misurare le performance in lettura e in scrittura in modo sequenziale (sequential) e casuale (random); grazie al pieno supporto del NCQ (Native Command Queuing) l'ordine delle operazioni di I/O viene ottimizzato in modo da migliorare le prestazioni di input/output con una Queue Depth (file in coda) di 32, tale test consente di osservare il comportamento del drive durante il trasferimento di numerosi file con dimensioni ridotte.
L'ultima versione del programma al momento disponibile e la 3.0.1, vi ricordiamo che nelle versioni 1.0, 2.0 e 2.1 sono stati riscontrati dei bug critici pertanto sono vivamente sconsigliate.
Seppur i risultati il lettura non sono altissimi quelli in scrittura sono ottimi soprattutto per quanto riguarda la scrittura sequenziale.
SATA III 6Gb/s
Notiamo che il test in modalità 0-fill, al contrario degli SSD con controller SandForce non porta ad alcun miglioramento, anzi ne peggiora le prestazioni in lettura sequenziale. Molto buone le velocità di lettura e scrittura con Queue Depth di 32, come pure la velocità di scrittura con QD pari a 1.
HD Tune 4.60
HD Tune è un'utility per Hard disks e SSDs con molte funzioni, può essere utilizzato per misurare in modo accurato le performance del drive, per trovare errori, per controllare lo stato vitale del drive, per cancellare dati in modo sicuro e molto altro ancora. La versione da noi utilizzata è l'ultima disponibile al momento e si tratta della 4.60. Il programma è disponibile in due versioni, una freeware (HD Tune) e una a pagamento (HD Tune PRO), nel nostro caso è stato necessario utilizzare la versione PRO in quanto è l'unica a misurare le prestazioni del drive in scrittura.
Anche in questo caso i risultati in scrittura sono al di sopra della media, a differenza di quelli in lettura che restano comunque molto elevati:
SATA III 6Gb/s
risultato analogo al precedente, le operazioni di IOPS sono molto alte in scrittura ma in questo caso al di sotto della media in lettura.
SATA III 6Gb/s
AIDA64
Aida64 è una suite ungherese di più di 50 piccoli software pensati per testare lo stato del nostro PC. Oltre ad indicare lo stato del sistema operativo, della scheda madre, della CPU e di molte altre periferiche permette anche di effettuare Benchmark relativi alle memorie, alla Cache e ai dischi/drive. AIDA64 è disponibile in due versioni, Extreme Edition e Business Edition, entrambe le versioni sono in versione freeware ed una volta finito il periodo di prova di 30 giorni molte funzioni verranno disabilitate previa registrazione del prodotto.
Ancora una volta il Vertex 4 si fa notare per la sua performance in scrittura, quello che per molti SSD è il punto debole nel nuovo drive OCZ sembra proprio rappresentare l'asso nella manica:
SATA III 6Gb/s
ATTO Disk Benchmark
Atto è un benchmark gratuito che esegue dei semplici test in lettura e in scrittura in modalità sequenziale adoperando una Queue Depth (file in coda) di 4.
In questo caso l'OCZ Vertex 4 fa faville riuscendo a raggiungere velocità, sia in scrittura che in lettura, davvero molto elevate.
SATA III 6Gb/s
Particolarmente alte le prestazioni anche con file di piccolo dimensioni. Il Vertex 4 sfiora i 200 MB/s nello scrivere file di 4K (in questo caso con QD=4).
AS SSD Benchmark
AS SSD Benchmark è un'altro benchmark gratuito studiato appositamente per SSD, effettua i suoi test sintetici senza adoperare la cache del sistema operativo che va ad influenzare pesantemente i risultati del Tranfer Rate, inoltre determina i tempi di accesso del drive sfruttando l'intera capacità del drive stesso, tutti i test vengono effettuati utilizzando dati non comprimibili.
Ed ecco il Vertex 4 dare il meglio di sé, lo score riscontrato con AS SSD la dice lunga sul chip Everest 2 e le tecnologie utilizzate, il drive infatti esce a testa alta da questo test bruciando gli avversari, un pochino peggio nei test AS SSD compress e AS SSD copy dove comunque raggiunge ottimi risultati:
SATA III 6Gb/s
PcMark 7
L'ultima Suite nata in casa Futuremark racchiude più di 25 programmi individuali atti a testare ogni singolo elemento del nostro PC, adatto anche per PC portatili e tablets contiene anche alcuni test per rilevare le prestazioni dei dispositivi di archiviazione di massa, nel nostro caso sono stati effettuati solo i test appartenenti alla suite Secondary Storage.
Risultato acerbo per la punta di diamante OCZ, lo score basso è dovuto principalmente alle prestazioni nei test gaming e pictures:
SATA III 6Gb/s
Il risultato è sicuramente anomalo, purtroppo non ci è stato possibile di verificarlo con ulteriori test per via dello scarso tempo a disposizione concesso da OCZ. Analizzando alcuni risultati ottenuti da altre testate possiamo dire che generalmente il comportamento del Vertex 4 è allineato a quello di altri SSD basati su controller Marvell.
Conclusioni
Prestazioni |
Se da un lato l'OCZ Vertex 4 non brilla in tutti i test in lettura, dall'altro le prestazioni in scrittura sono bel al di sopra di molti altri SSD, nei test fondamentali il drive OCZ ha dato il meglio di se riuscendo a farsi notare in un mercato sempre più in crescita. |
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Qualità |
La qualità, partendo dalla confezione e arrivando al controller, è sempre ottima, OCZ ha svolto un lavoro eccezionale sotto ogni aspetto. |
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Bundle |
Il bundle è praticamente inesistente, l'adesivo, visto e rivisto, andrebbe magari sostituito con qualcosa di più interessante . |
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Prezzo |
Il prezzo, per la versione da 256GB, è di circa 230€ piazzandosi a metà strada tra i drive più economici da 256GB basati su controller Marvell (Crucial M4) e quelli più costosi (Corsair Performance Pro). |
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Giudizio Complessivo
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Contrariamente ad altri drive possiamo affermare che l'OCZ Vertex 4 è un drive completo sotto ogni aspetto, seppur le prestazioni in lettura non sono da primato il drive prodotto dalla casa californiana ha una marcia in più in scrittura dove, molto spesso, supera di gran lunga la concorrenza. Il controller Indilinx Everest 2 utilizzato è al momento quindi la massima espressione di velocità di calcolo e, grazie ad un minuzioso lavoro sul firmware, si è superato con la versione 1.4. Recentemente OCZ ha rilasciato anche un nuovo firmware, ancora in versione beta. Il firmware 1.5 promette un ulteriore incremento di prestazioni.
Dinnanzi ad un prodotto del genere il pensiero si sposta subito sul costo che bisogna sborsare per un gioiellino del genere e anche in questo caso OCZ stupisce, la versione da 256GB è acquistabile per circa 230€, meno di un solo euro per GB, un traguardo davvero interessante date le prestazioni e che purtroppo almeno per ora non è stato raggiunto da molti altri SSD top di gamma. Consigliamo quindi l'OCZ Vertex 4 da 256GB a chiunque voglia un drive performante, abbastanza capiente ma allo stesso non troppo costoso.
PRO
- Prestazioni in scrittura molto elevate
- Costo nella media
- Esteticamente molto curato
- Controller Indilinx
CONTRO
- bundle scarso
Si ringrazia OCZ per il sample oggetto della recensione
Giovanni Abbinante