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asus sabertooth z77Le schede madri della serie Sabertooth presentano spesso un prezzo superiore alle rivali, ma del resto parliamo di qualità ASUS. La Sabertooth Z77, attuale modello di punta ATX per l’overclock tra le nuove soluzioni dedicate alle CPU Intel di terza generazione, è “vestita” di una scocca di indubbio impatto estetico e utilità, al fine di proteggere la scheda madre da urti e polvere. La Sabertooth, la tigre dai denti a sciabola di casa ASUS, è quindi rivestita da un manto oscuro senza dubbio per la colorazione, ma, come vedremo, oscuro ad una prima analisi anche dal punto di vista della funzionalità termica. Seguiteci in questa recensione ed insieme scopriremo pregi e difetti.


Quando si parla di ASUS, tutti sanno bene di cosa si sta parlando. Fornitore di fama mondiale nato a Taiwan nel 1989, si fa strada nel settore del Consumer Electronics dapprima con componenti hardware dedicati al mondo del PC per poi ampliare il suo catalogo con prodotti dedicati al gaming ed alla comunicazione.
Asus LogoOggi il nome ASUS lo si trova dai monitor alle stampanti, dai notebook ai netbook per finire ai tablet, ultimi gioielli nati all’insegna della mobilità. Nel campo dei personal computer, ASUS arricchisce la componentistica mondiale con schede madri che ricoprono ogni fascia di prezzo, fino a raggiungere il top rappresentato dalla serie ROG, molto amata dagli overclockers e dagli Hardcore Gamers. Nel nostro laboratorio è arrivata la nuova Sabertooth Z77. Il nome non sorprende perché già presente su precedenti serie di schede madri, ma la sigla Z77 identifica il cuore pulsante del nuovo chipset Intel, nato per offrire il pieno supporto ai processori di classe Ivy Bridge.


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Non porta sconvolgimenti quanto piuttosto migliora e velocizza le tecnologie già presenti nel precedente chipset Z68. Dalla tabella comparativa, lo Z77 è la versione più spinta della serie e coniuga PCI-Express 3.0 con USB 3.0 per la prima volta nativo sulle schede con socket 1155. Analizziamo assieme le features della Sabertooth Z77.





Caratteristiche esclusive principali

Avevamo utilizzato, passateci il termine, “vestita”. Di fatto è la prima scheda del fornitore ad essere completamente ricoperta da una gabbia in materiale plastico rigido che la ricopre nella parte superiore. Questo, secondo i progettisti ASUS, grazie alla tecnologia TUF Thermal Armor, crea di fatto un flusso o meglio un circuito d’aria, grazie dalle 2 ventoline fornite in bundle che ne migliorano il raffreddamento.

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Nel bundle troviamo delle placchette che vanno a chiudere eventuali finestre degli slot non utilizzati. Questo contribuisce a tenere lontana la polvere ed a chiudere ulteriormente la camera d’aria sottostante per far in modo che il flusso d’aria segua un percorso prestabilito.

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La tecnologia DIGI+ per il controllo digitale dell’alimentazione, nonché la nuova interfaccia UEFI, permettono alle schede madri della serie Z77 di raggiungere un nuovo livello qualitativo.

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Funzionalità aggiuntive come la nuova interfaccia USB3.0, il controllo del traffico ethernet sulla porta LAN e l’erogazione maggiorata dell’alimentazione sulle porte USB, offrono all’acquirente un valore aggiunto.

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La tecnologia LucidLogix Virtu MVP con la serie di processori di classe Ivy Bridge si è resa indipendente dalla GPU utilizzata, consentendo agli utenti di usufruire di un ulteriore motore grafico-elaborativo anche nei flussi video.

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Le tecnologie più innovative accompagnano la Sabertooth Z77 come il nuovo e più veloce Bus PCI-Express 3.0.

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I software sviluppati da ASUS a supporto dell’utente per il controllo del sistema e l’overclock, pratica sempre più seguita da una larga schiera di appassionati, sono molteplici e ben fatti.  All’avvio la suite si presenta sotto forma di barra multifunzione, ove l’utente può scegliere l’applicazione da avviare e personalizzare.

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L’applicazione più amata dal pubblico dedito all’overclock è TurboV EVO. Tramite questa console è possibile personalizzare e quindi interagire sulle frequenze e le alimentazioni dei singoli componenti.

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Per riuscire nella pratica dell’overclock è indispensabile impostare correttamente le tensioni operative e renderle quanto più stabili possibili. Per far ciò si agisce sul sistema a controllo digitale DIGI+ ove è possibile confrontarli con i valori registrati

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Il sistema della Sabertooth Z77 può configurare una porta USB per erogare maggiore corrente, richiesta dal dispositivo e terminare la fase di ricarica in minor tempo.

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Sempre nell’ambito delle porte USB avvalendosi dell’applicazione USB Boost è possibile veloccizzare il passaggio dati da e verso la periferica.

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Per ultimo, uno screen informativo dei componenti installati nel sistema.

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Nel capitolo relativo alle temperature e ai consumi vi mostreremo inoltre l’ottimo software Thermal Radar che permette di monitorare le temperature in vari punti della scheda madre e regolare di conseguenza la velocità delle ventole.





Specifiche tecniche

Riportiamo in dettaglio quelle che sono le specifiche tecniche disponibili anche sul sito del produttore


Spec Tecniche





Unboxing e primo contatto

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La scheda si presenta rivestita quasi totalmente, nella parte superiore del PCB, di uno chassis in plastica che le permette di avere una rigidità superiore al normale. Il design è piacevole dato che “la scocca” si presenta con un effetto zigrinato che ricorda le lamiere di acciaio che rivestono i ponti delle navi o delle portaerei. Le rifiniture sono eccellenti, compresa la scelta dei colori. Nella zona dedicata alle espansioni su schede PCI, trovano spazio tre slot PCI-Express x16 alternati da altrettanti slot PCI-E x1. Lo spazio ridotto attorno al processore, limitato dalla scocca disposta ad L (elle), può creare qualche problema con i dissipatori particolarmente problematici in termini di ingombro. Gli slot che vanno ad ospitare le DIMM DDR3 di memoria, sono associati per colore, riflettendo la tecnologia Dual Channel insita nel controller del processore che dovrà essere obbligatoriamente compatibile con il socket 1155. Scontato il supporto alla nuova serie di processori Ivy Bridge e Sandy Bridge, dato che, compreso il chipset Z77 di cui è dotata, è stata progettata e realizzata appositamente per questi prodotti.

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Il bundle è veramente ridotto all’osso. Confidiamo che il prodotto destinato agli scaffali in vendita sia più completo, dato che questo che abbiamo ricevuto è un sample destinato alle redazioni. Distinguiamo comunque le due ventoline che andranno montate nella posizione che mostreremo in seguito. Il bracket per le porte I/O, il DVD comprendente i drivers ed i software, un foglio illustrativo ed ulteriori supporti in plastica che vanno a coprire gli slot inutilizzati, in modo da impedire la fuoriuscita dell’aria che cosi seguirà il percorso prestabilito per il raffreddamento di tutti i componenti sottostanti alla scocca. Questi ultimi hanno inoltre l’importantissimo compito di proteggere gli slot di espansione dalla polvere, evitando possibili falsi contatti all’atto di upgrade effettuati dopo un lungo utilizzo del PC.


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Partendo dal lato destro della motherboard troviamo le 8 porte SATA di cui, tranne le 4 nere compatibili con lo standard precedente SATA2 3Gbps, le restanti 4 SATA3 6Gbps sono suddivise tra le 2 bianche, native e più veloci in quanto collegate al chipset Z77, e da altre in grigio controllate dal chip supplementare ASM1061, che serve anche le 2 porte eSATA3 (rosse) presenti nel pannello posteriore delle connessioni.


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Alla base vediamo il classico connettore di alimentazione a 24 pin E-ATX mentre alla sua destra oltre ad un connettore a 4-pin dedicato all’alimentazione di una ventola, troviamo il pulsante MemOK per il test della memoria all’avvio o per risolvere eventuali boot dovuti ad incompatibilità dei moduli RAM DDR3 con la Sabertooth Z77. Per finire i 4 slot compatibili con i moduli RAM di tipo DDR3 suddivisi per colore e quindi per tecnologia Dual Channel.

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Benché lo spazio attorno al socket sia abbastanza ampio, non possiamo non mettervi in guardia da eventuali incompatibilità con dissipatori di dimensioni particolarmente generose. Per il resto si riconosce la chiusura a mono-perno propria del socket 1155 e la qualità leggermente superiore del socket di fattura Foxconn.

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Ecco una foto di profilo che esalta a livello estetico la scocca della scheda e mostra l’insieme delle porte I/O. Partendo da sinistra il primo blocco raggruppa 4 porte USB2.0. A seguire il pulsante per lo switch del BIOS seguito dal blocco di 2 porte (blu) USB3.0 e di 2 porte eSATA3 6Gb/s (rosse) servite dal controller supplementare ASM1061. A seguire un’uscita Optical S/PDIF e due connettori video rappresentati dalla porta HDMI e DisplayPort. Ancora un altro blocco con altre 2 porte USB3 ed un attacco Ethernet RJ45 in standard Gigabit. Per finire il gruppo di connettori Jack per la portabilità del segnale audio in uscita ed in ingresso servite dal chip Realtek ALC892 con supporto ad 8 canali (7.1) High Definition Audio CODEC. Il chip Realtek garantisce la piena compatibilità con la tecnologia Blu-Ray Audio Layer Content Protection ed una purezza del suono con Absolute Pitch 192 KHz / 24-bit True BD  Lossless Sound.
Ruotando la scheda, nella parte posteriore del PCB, notiamo che gli ultimi due connettori PCI-E x16 hanno connessioni elettriche per modalità x8.


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Incuriositi abbiamo svitato le viti e rimosso la scocca per vedere quali segreti nascondesse la Sabertooth Z77, anche per darvi una visione più completa della qualità che da sempre accompagna le schede ASUS.

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Come si può notare la scheda è lo stesso ricca di diciture ed informazioni serigrafate sul PCB. Si nota la tecnologia ad Heat-Pipe che unisce le due flange dissipatrici atte a raffreddare il sistema multifase a controllo digitale TUF ENGINE 8 + 4 + 2 composto da MOSFET di derivazione militare.

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La base come da prassi ospita i numerosi connettori tra cui s’intravede il chip Nuvoton NCT67790 che provvede a monitorare temperatura, voltaggi, velocità delle ventole, etc.


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Cambiando lato troviamo il chip Realtek ALC892 ed il controller SATA3 ASMedia ASM1042.

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Presente il connettore ad 8 Pin per l’alimentazione supplementare e la zona socket ricca di MOSFET in grado di fornire energia al processore.

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Ecco due foto della scheda con le ventoline e le mascherine supplementari montate. Il rumore è stato abbondantemente superato dalle ventole del radiatore utilizzato per raffreddare la CPU, per cui rassicuriamo almeno in questo sample sulla qualità della scheda dal punto di vista delle ventole e del rumore generato. Tuttavia in utilizzo del PC in modalità silent, potrebbero divenire facilmente percepibili.

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BIOS

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Il BIOS considerando la qualità ASUS nonché l’accattivante eleganza dello  standard UEFI, è molto ben fatto, ordinato, chiaro e restituisce già dalla prima schermata moltissime informazioni essenziali.

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Entrando in modalità avanzata, la navigabilità avviene per sezioni. La più interessante è la Ai Tweaker che da pieno supporto all’utente permettendogli di overcloccare il sistema a piacimento. Unico limite le temperature, oltre che la bontà dei componenti utilizzati come CPU e RAM.

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L’aspetto più interessante è quello che la Sabertooth Z77 permette di spingere le memorie fino ad una frequenza di 3200 MHz, valore ben superiore alla media delle schede di mercato e che troviamo solo su schede di fascia alta ed a volte neanche su queste. Per il resto i passaggi da un setting all’altro sono commentati ed ordinati.

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Nella sezione Advanced si trovano i settaggi che riguardano in parte le tecnologia di risparmio energetico della CPU mentre per la maggior parte s’interagisce con le periferiche servite dal chipset Z77, come lo storage, le prese USB e quant’altro.

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Nella sezione Tool troviamo d’interessante la tecnologia per il flashing del BIOS e per la memorizzazione dei profili di overclock, richiamabili all’occorrenza

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Sistema di prova e metodologia di test

I test che abbiamo eseguito sulla SABERTOOTH Z77 sono volti a verificare sia la stabilità della scheda a frequenze d’uso comune, sia a verificare la qualità della stessa sotto stress, portandola a frequenze ben più alte grazie all’ausilio di sistemi a compressione a doppio stadio Cascade realizzati dalla ditta Dimastech, che permettono di scendere a temperature ben al di sotto dei -100°. La configurazione hardware utilizzata è la seguente.

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Per rendere i risultati più interessanti sul piano della validità del prodotto, li abbiamo comparati con altre 3 schede ricevute in laboratorio, dotate del medesimo chipset e provate con la stessa componentistica come processore, RAM, scheda video, etc. Vediamo la Sabertooth Z77 se è riuscita a distinguersi dalla concorrenza.




Test Sintetici

3DMark 11

Ultimo benchmark prodotto da FutureMark, che richiede la presenza nel sistema di una scheda video con supporto alle API DirectX 11.  La software house sviluppatrice afferma che  i test sulla tessellation, l'illuminazione volumetrica e altri effetti usati nei giochi moderni rendono il benchmark moderno e indicativo sulle prestazioni “reali” delle schede video. 3DMark 11 Advanced Edition permette di impostare tre modalità di benchmark in DX11, Performance, High e Extreme. Il primo test, basato sullo scenario Deep Sea, non applica la tessellation, ma fa uso di un sistema d'illuminazione e ombre marcato. Il secondo test, nuovamente fondato su Deep Sea, applica un livello di tessellation medio e riduce, anche in questo caso a livello intermedio, l'illuminazione. Il terzo test grafico, basato sullo scenario High Temple, ha un livello di tessellation medio e illuminazione ridotta. Il benchmark non sfrutta la tecnologia PhysX di Nvidia.

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I punteggi ottenuti dalla SABERTOOTH Z77 risultano nella media tranne che per il test sul calcolo della fisica dove si è posizionata al secondo posto, al pari della ASRock Extreme4, spicca come vera vincitrice la motherboard Intel.

3DMark Vantage

Benchmark sintetico sviluppato da Futuremark, richiede obbligatoriamente la presenza nel sistema di una scheda video con supporto alle API DirectX 10 e di un sistema operativo Windows Vista o Windows 7. Il benchmark si compone di 6 distinti test: 4 incentrati sulla GPU e 2 sulla CPU. I test si eseguono scegliendo tra 4 preset configurati da Futuremark, caratterizzati da un livello di carico di lavoro differente, così da meglio riprodurre lo scenario tipico di utilizzo del proprio sistema a seconda del tipo di configurazione Hardware in uso. Il software consente di impostare la configurazione Entry, Performance, High e Extreme. I test sono stati fatti solo nella modalità Entry, Performance e High.

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Anche in questo test i valori si discostano di poco e vedono come vincitrice la motherboard della Intel, seppur di poco. Non si può parlare di un vero vincitore.
 



Test Compressione Dati e Multimedia


AIDA64


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Aida64 è un software prodotto dalla FinalWire che consente di monitorare il sistema fornendoci informazioni dettagliate sulla componentistica hardware. Il software comprende al suo interno un’utility di bench in grado di testare memoria e le cache presenti all’interno del processore. A distinguersi nel test del Bandwith è stata la ASRock, mentre sul lato dei tempi di accesso l’ASUS purtroppo si è posizionata all’ultimo posto.


7Zip 9.20

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Questo noto software di gestione degli archivi contiene al suo interno un tool in grado di analizzare le prestazioni di sistema, riportando un valore espresso in MIPS (million istruction per second). Il test comprende compressione, decompressione e valore generale. In questo test tranne che per la scheda Intel che riesce a fare la differenza, le differenze sui punteggi ottenuti dalle restanti schede madri è risultato minimo.

WinRAR 4.01 e 4.10beta

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Famoso software di compressione e decompressione di archivi di dati. Al suo interno è presente una utility di benchmark che comprime un file standard atto a tale scopo; il software provvede a restituire il valore di compressione espresso in KB/s. Purtroppo anche in questo test la Sabertooth Z77 non è riuscita a fare la differenza ed a distinguersi.

Cinebench 10

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Software prodotti dalla Maxon che permettono, tramite l’elaborazione di immagini e di contenuti tridimensionali, di testare le performance della CPU. Entrambe le release permettono il test della CPU utilizzando un core singolo oppure tutti i core presenti all’interno del processore.

Cinebench 11.5

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Software prodotti dalla Maxon che permettono, tramite l’elaborazione di immagini e di contenuti tridimensionali, di testare le performance della CPU. Entrambe le release permettono il test della CPU utilizzando un core singolo oppure tutti i core presenti all’interno del processore. Quest’ultima release utilizza il motore di rendering Cinema 4D. Bene il posizionamento della ASUS anche se è riuscita ad ottenere un secondo posto, dove la vincitrice è stata la scheda Intel.

X264 Benchmark HD 3.0

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Software in grado di misurare le performance della CPU mediante la codifica video x264. Tranne la scheda di casa Intel che riesce a fare la differenza nessuna è riuscita a distinguersi, anche se l’ultimo posto spetta alla Sabertooth Z77.

Handbrake 0.9.5

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Software di transcodifica video multithread con il quale trasformeremo un file (un film) in MP4; il processo comprende codifica video x264, codifica audio FAAC e mux finale in contenitore MP4. È stato preso in considerazione il tempo impiegato dalla CPU per svolgere questo compito.




Test USB

In questa sezione misuriamo le velocità di trasferimento sia sulle porte USB2.0 che sulle più veloci USB3.0. Per la rilevazione abbiamo scelto due tool ormai conosciuti e adottati come standard: ATTO e CrystalDiskMark. Per la modalità Turbo ci siamo avvalsi del tool nativo ASUS. Il test è stato eseguito su una pendrive Kingston DataTravel Ultimate 3.0 da 64 GB utilizzando le porte fornite dal chipset Intel Z77.

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Test eseguiti sulle porte USB3.0

Turbo OFF             Turbo ON
ATTO USB3   ATTO USB3_Turbo
Cristal USB3     Cristal USB3_Turbo

Test eseguiti sulle porte USB2.0
ATTO USB2       Cristal USB2
I risultati ottenuti con il chipset Intel Z77 sono tra i più alti mai ottenuti finora, confermando la bontà del controller integrato Intel. Le differenze rispetto ad altri controller ovviamente non sono abissali e potrebbero comunque variare con dispositivi USB 3.0 diversi. Da notare che l’utilizzo della modalità Turbo ha portato in generale ad un peggioramento delle prestazioni con questi benchmark, tranne ad un lieve miglioramento della velocità massiam di scrittura con ATTO. E’ lecito ipotizzare quindi che take software sia utile soltanto se utilizzato con controller ASMedia o in particolari scenari pratici di trasferimento file.




Overclock

Ormai chi ci segue sa benissimo che oltre ad i classici test, effettuiamo anche dei benchmark di overclock spinto per le schede madri che analizziamo. In questo modo abbiamo la possibilità di verificare la risposta dell’hardware in condizioni d’uso eccezionale o meglio dire estremo. Gli screen che vi proponiamo sono realizzati con tool utilizzati in ambito agonistico e per questo si può comparare il risultato ottenuto con quelli postati sul sito Hwbot in modo da competere con altri utenti, ottenere punti e capire la bontà del risultato conseguito. Abbiamo ragggiunto in overclock estremo la frequenza di 6050MHz con il Core i7 3770K, terminando con successo il veloce benchmark Super Pi 1MB.

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Spi 6050MHz


Per arrivare a questi risultati, è necessario abbassare le temperature con kit più efficienti come l’uso di sistemi a “Cascade” dotati di compressori a doppio stadio oppure l’utilizzo di azoto liquido, in grado di portare di parecchi gradi il processore sotto lo zero. Noi ci siamo avvalsi dell’uso di un sistema a “Cascade” realizzato dalla ditta Dimastech con cui siamo riusciti a scendere a temperature prossime ai -100°. In questo modo, per una conseguente legge fisica, le caratteristiche dei materiali come il silicio cambiano e migliorano, permettendo di salire maggiormente di frequenza. Il comportamento della Sabertooth Z77 è stato davvero ottimo, permettendoci di gestire senza problemi il moltiplicatore 57x. Inoltre, come da tradizione ASUS, la gestione delle RAM è impeccabile, permettendo di sfruttare il controller di memoria migliorato delle CPU Ivy Bridge. Come vedremo prossimamente nella recensione delle TridentX, abbiamo raggiunto frequenze prossime ai 2600 MHz. Unico appunto per quanto riguarda l’overclock è stata una certa difficoltà ad utilizzare frequenze di base clock elevate.

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Vi proponiamo anche il Daily ottenuto alla frequenza di 4800 MHz. Come tipo di raffreddamento ci siamo avvalsi di un impianto a liquido modulare e professionale, composto di waterblock della EK modello Supreme HF Cu, radiatore da 360 e pompa con vaschetta. Soffermatevi sul valore GFlops di picco indicato nello screen, valore di tutto rispetto a questa frequenza, conseguenza dell’ottimo lavoro svolto sia da Intel con Ivy Bridge, che ne ha potenziato l’ALU, sia del robusto sistema di alimentazione della SABERTOOTH Z77 che ha richiesto un voltaggio non particolarmente elevato.


 

Consumi e Temperature

Con il tool LinX abbiamo anche eseguito un minuzioso lavoro di comparazione, atto a verificare sia la stabilità che la robustezza del circuito di alimentazione delle rispettive schede oggetto della comparativa. Ricordiamo che l’importanza del circuito di alimentazione è direttamente proporzionale alla capacità computazionale espressa da LinX, poiché a determinate frequenza limite, il processore assorbe un notevole carico in Watt. Per rendere attendibile il test ed i risultati abbiamo utilizzato il medesimo hardware.

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Come si evince dai risultati la SABERTOOTH Z77 giunge in posizione intermedia alle altre schede prese in comparativa, facendo registrare 255 Watt. Le capacità computazionali, sono in linea con quelle ottenute con la scheda Intel e quella MSI, distaccando di poco la ASRock. Dal punto di vista dell’efficienza del sistema di raffreddamento “a scocca”, abbiamo notato che le ventoline che troverete nel bundle non sono del tutto silenziose anche se tale rumore era coperto da quello delle 3 ventole da 120 del radiatore. In particolare, la camera d’aria creata tra la scocca e il PCB crea un amplificazione del rumore generato dalla ventolina. D’altra parte si rivelano non a caso utilissime nei sistemi di raffreddamento a liquido dove nella zona socket, in presenza di waterblock manca un getto d’aria che raffreddi i componenti circostanti.

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La prova di LinX in regime di overclock a 4800MHz eseguita senza l’ausilio delle ventoline non è terminata con successo e dopo 2 cicli il sistema ha manifestato un crash. La temperatura segnata dal sistema Thermal Radar sui due punti critici (flange che raffreddano la sezione di alimentazione della CPU) ha raggiunto un valore di 65°. Viceversa, le due ventoline montate negli appositi alloggi si sono rivelate preziose e sono riuscite a contenere le temperature su valori di picco di 62° e 53° rispettivamente nei punti Vcore e Vcore(Back). Approfittiamo per farvi notare l’intuitivo software Thermal Radar che ci mostra le temperature registrate nei vari punti della scheda madre, in modo da tenere sotto controllo tutti i vari componenti.
A livello termico le prestazioni migliori sono evidentemente raggiunte senza scocca e con un buon flusso d’aria sul PCB, sicuramente ottenibile in case ben ventilati. Tuttavia il sistema di ventilazione fornito in bundle è comunque in grado di ottenere una buona dissipazione dei componenti anche nei cabinet poco ventilati. Chiaramente, essendo la plastica un isolante termico, la sua efficienza non è certo strabiliante, e la funzionalità del thermal Armor ci sembra quindi più estetica e di protezione, che effettivamente benefica per le temeprature. Rispetto al sistema utilizzato sulla Sabertooth P67 il miglioramento ci sembra comunque evidente.




Conclusioni

oro overclock  design


Prestazioni 4,5 stelle - copia Buone in generale le prestazioni, allineate a default con gli altri modelli. Discreta l’efficienza e il sistema di dissipazione delle fasi
Qualità 4,5 stelle - copia La qualità ottima dei componenti, di derivazione militare è confermata dai 5 anni di garanzia.
Design 5 stelle - copia 2 Il Thermal Armor dona alla Sabertooth un look del tutto speciale
Confezione e Bundle 4 stelle - copia 2 Il bundle è limitato alle sole componenti della scocca, oltre agli ottimo software in dotazione, con menzione speciale per il Thermal Radar
Overclock 5 stelle - copia 2 E’ un’ottima sceda madre per overclock, più portata per il daily use che per l’overclock estremo, pur dimostrando un ottimo comportamento anche in questo campo
Prezzo 4 stelle - copia 2 E’ forse la nota dolente di questa scheda madre, disponibile ad un prezzo da top di gamma, poco meno di 200 Euro
Complessivo 4,5 stelle - copia



La qualità ASUS non si discute; il layout curato fin nei dettagli è quello che ci aspettavamo anche sotto la scocca. A conferma, il prodotto viene venduto con una garanzia di ben 5 anni che, nel campo dell’informatica, sono un periodo lunghissimo. Seppur elegante e con una robustezza e solidità ai massimi vertici, non ha entusiasmato molto sui risultati ottenuti. L’hardware con cui sono stati eseguiti i test è stato il medesimo: stessa CPU, stesse RAM e scheda video, perfino stesso SSD ed alimentatore. Che sia colpa di una versione di BIOS non proprio matura? Certo sul livello di overcloccabilità raggiunta non si discute, né tanto meno sulla capacità di essere stata in grado di tirare le memorie ad un rapporto di frequenza/timings di tutto rispetto e bisogna anche ammettere che non è una scheda progettata per l’overclock estremo. Del resto ASUS ha a catalogo prodotti della serie ROG che si fanno ben rispettare e apprezzare sul campo. Un plauso merita l’ottimo tool ormai conosciutissimo per i possessori di schede madri ASUS, TurboV Evo, che, grazie alla stabilità della scheda nonché maturità dei BIOS ASUS, permette all’utente di riuscire nella pratica dell’overclock anche senza una particolare esperienza. Un’ottima sezione audio accompagna la Sabertooth Z77, seppur non all’altezza dell’ultimo chip di casa Creative X-Fi, anche se sfidiamo l’orecchio medio a notare la differenza. Confidiamo in un bundle più ricco per il prodotto destinato al commercio poiché non è lo standard cui ASUS ci ha da sempre abituato. Viceversa nulla da eccepire sulla completezza della sezione software, ricca di tool per il monitoraggio del sistema che dell’ottimo software TurboV utilissimo per l’overclock del sistema direttamente da Windows. L’ultimo punto su cui desideriamo soffermarci è il prezzo. Il costo di circa 195 euro è elevato rispetto alla concorrenza ed a quanto offerto. Stiamo parlando di una piattaforma non R.O.G di fascia media / alta quali sono quelle con il chipset Z77 rispetto alle piattaforme Extreme della serie X79. Gli appassionati di overclock potrebbero preferire alla Sabertooth Z77 la piccola Maximus V Gene, disponibile ad un prezzo del tutto simile.

PRO
  • Design Sabertooth
  • Robustezza
  • Qualità
  • Overclock

CONTRO
  • Prezzo


Un particolare ringraziamento va ad ASUS per l’invio del sample.
Valter d’Attoma

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