Ciao Mondo 3!

corsair-accelerator-series-30gbGli SSD sono diventati un must have per tutti gli appassionati di PC high-end e con il passare degli anni il prezzo di vendita è diminuito enormemente, ma il rapporto prezzo/capacità è ancora molto elevato rispetto ai classici hard disk. Ecco quindi nascere la tecnologia caching, inizialmente implementata nelle mainboard con chipset Intel (e successivamente abbandonata con le piattaforme X79) che sfrutta come unità di cache del disco meccanico, un SSD dedicato. Tale tecnologia si è spostata direttamente su particolari SSD specifici per tale utilizzo, come il Corsair Accelerator oggetto di questa recensione che è in grado di lavorare in "parallelo" ai classici HDD al fine di velocizzarli, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata.

 










 

Corsair, azienda leader mondiale nel mercato dei PC, fu fondata nel 1994 da Don Lieberman, Andy Paul e John Beekley con sede principale a Freemont in California e si è distinta sin da subito nel mercato dei PC dapprima attraverso la produzione di moduli COAST (Cache-On-A-Stick), ovvero dei moduli usati nei vecchi computer per implementare la cache di secondo livello (L2), e successivamente nella produzione di veri e propri moduli di memoria RAM per PC. Forte del successo dei suoi prodotti tra i quali ricordiamo la serie Corsair XMS e la serie Corsair Dominator, l'azienda è entrata dapprima nell'olimpo dei gamers e degli overclockers e successivamente ha potuto espandere il suo Portfolio producendo sistemi a liquido All-In-One, alimentatori, drive SSD e infine case Full-Tower e Mid-Tower, senza inoltre dimenticare varie periferiche da gaming come mouse, tastiere ed headset.

Corsair-Logo

Anche nel settore degli SSD Corsair è riuscita a distinguersi egreggiamente con drive ad alte prestazioni come il Force GT, versione "da corsa" dei già ottimi SSD Force 3. Recentemente ha inoltre presentato i nuovi Corsair Accelerator pensati esclusivamente per l'utilizzo come Cache drive. I Cache drive uniscono la velocità degli SSD alla capacità dei classici Hard Disk fungendo, come suggerisce il nome stesso, da Cache.

Il Corsair Accelerator è quindi in grado di memorizzare temporaneamente alcuni tra i file più utilizzati da un hard disk e di richiamarli e modificarli velocemente in caso di necessità, riducendo il Transfer Time. Un altro vantaggio dei cache drive risiede nell'azzeramento del Seek Time dei classici Hard Disk, ovvero il tempo necessario affinchè la testina del disco rigido si sposti sulla traccia desiderata.

Attualmente i Corsair Accelerator vengono venduti in tagli da 30GB, 45GB e 60GB.




Corsair Accelerator Cache SSD: Confezione e bundle

Nelle foto abbiamo aggiunto anche il modello da 60GB e mostreremo l’interno di quest’ultimo. Ricordiamo che i test saranno eseguiti sul modello con capacità da 30GB.

La confezione del Corsair Accelerator è molto simile a quella utilizzata dagli altri drive della casa, Force GT a parte, e risulta molto compatta ed elegante. Sulla confezione, in dimensioni molto contenute (110mm X 135mm X 15mm), sono presenti tutte le informazioni necessarie ad effettuare un corretto acquisto del drive.

Accelerator 1  Accelerator 2

Nella parte anteriore sono presenti il logo Corsair, le caratteristiche tecniche principali e l'adesivo che indica la capacità del drive. Centralmente spicca l'immagine dell’SSD stesso e, scritto trasversalmente, il nome del modello, il tutto su uno sfondo nero con dettagli arancioni che caratterizzano questa serie.

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Nella parte posteriore è presente una piccola introduzione ai Cache drive tradotta in varie lingue tra cui l'italiano. Attraverso una piccola finestra situata più in basso è possibile leggere il Part Number del drive in questione. Lateralmente, su tutti e 4 i lati, è riportato il logo Corsair e il nome della serie.

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Aprendo la confezione in basso o in alto potremo procedere con l'estrazione del manuale di installazione e l'adattatore 2,5" to 3,5"; quest'ultimo è ancorato in un'altra confezione in plastica rigida trasparente contenente l'SSD e le viti per il montaggio.    

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La confezione in plastica rigida assicura il drive da urti e movimenti bruschi. Le 8 viti presenti sono suddivise  in due bustine (4 per bustina) e sono necassarie per montare il drive all'adattatore e nel cestello del case nel caso in cui quest'ultimo fosse sprovvisto di un sistema a sgancio rapido.


Accelerator 21  Accelerator 22  Accelerator 23
 




Corsair Accelerator Cache SSD: Visto da vicino    

Come già accennato la serie Accelerator è contraddistinta da una colorazione nera con dettagli arancioni, pertanto l'SSD si presenta con una scocca completamente in nero opaco con un adesivo nella parte alta riportante la scritta Accelerator in arancione.

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Su tale adesivo è riportato il Part Number visibile attraverso la finestrella presente sulla confezione e la capacità dell'SSD.
Nella parte posteriore è presente un altro adesivo riportante il codice seriale da utilizzare per scaricare e installare il software Dataplex necessario per il funzionamento della funzione cache. Per ovvi motivi tale codice è stato oscurato nelle foto.

Accelerator 13

Un particolare che sfugge facilmente riguarda l'assenza di viti sulla scocca dell'SSD. Le due parti che la compongono sono infatti tenute saldamente unite da sei gancetti (3 per lato), pertanto per aprire l'SSD sarà necessario fare leva con un piccolo cacciavite per sollevare la scocca nella parte bassa. Questa operazione comporta un leggerissimo danneggiamento della vernice nelle parti in cui si fa leva, ma, nel nostro caso, non ha portato al danneggiamento dell'adesivo riguardante la garanzia; ricordiamo infatti che tale operazione annulla la garanzia.
Abbiamo rimosso la cover del drive da 60GB pertanto potrebbe risultare leggermente diverso da quello da 30GB oggetto dei test.

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Una volta aperto salta subito all'occhio il fatto che solo metà della custodia è utilizzata, il PCB misura infatti pochi cm e tale particolarità rende l'SSD anche molto leggero.

Accelerator 24

Il PCB è fermato alla scocca attravero tre viti; una volta rimosso, ruotandolo, troveremo il chip SandForce utilizzato, ovvero un SF-2181, che ricordiamo essere predisposto per la connessione SATA 2, ma non per la ben più performante SATA 3. Tale controller apporta comunque benefici prestazionali rispetto al precedente SF-1222, migliorando sostanzialmente le IOPS. Per un drive di questo tipo, in cui il transfer rate conta poco, ci sembra una scelta appropriata al fine di ridurre i costi di produzione. Su ambo i lati del PCB sono presenti 4 moduli NAND flash (8 in totale) MLC a 25nm riportanti la sigla 29F664G08CBAAA, ogni modulo realizzato da Micron ha una capacità di 8GB, per un totale quindi di 64GB, 4GB sono però utilizzati per ospitare il firmware del controller. Assente in questo caso, al contrario di altri SSD per Caching di altre aziende, un grande quantitativo di memoria dedicato all’overprovisioning, generalmente utilizzato per garantire prestazioni costanti nel tempo.

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La differenza sostanziale tra il modello da 30GB e quelli da 45GB e 60GB, risiede nel fatto che il primo utilizza un controller SandForce SF-2141 a 4 canali contro gli otto canali dell'SF-2181 utilizzato nelle versioni più capienti. Tale scelta è dovuta ad una ottimizzazione dei flussi in base alla capacità in quanto sarebbe stato inutile inserire un controller a 8 canali per gestirne solo 4.

sandforce-logo





Corsair Accelerator Cache SSD: Caratteristiche tecniche

Le soluzioni Corsair Accelerator vengono proposte in tre modelli caratterizzati da capacità diverse, come già accennato troviamo la versione da 30GB (oggetto della recensione), la versione da 45GB e la versione da 60GB. Per maggiori informazioni riguardanti i modelli appartenenti alla serie Corsair Accelerator vi rimandiamo al sito ufficiale Corsair:

http://www.corsair.com/ssd/accelerator-series-ssd-cache-drives.html
Le caratteristiche tecniche dichiarate del modello da noi recensito sono le seguenti:

Garanzia:

3 anni

Capacità:
30 GB
Max Sequential Read/Write (ATTO Disk Benchmark)
270 MB/s sequential read
240 MB/s sequential write
Interfaccia
SATA 3Gb/s
Voltaggio
5V ±5%
Consumi
1.4A - 0.2A  

Per quanto riguarda le prestazioni dei modelli da 45GB e da 60GB, la casa madre dichiara i seguenti dati:
 
Garanzia:
3 anni
Capacità:
45 GB / 60 GB
Max Sequential Read/Write (ATTO Disk Benchmark)
280 MB/s sequential read
260 MB/s sequential write
Interfaccia
SATA 3Gb/s
Voltaggio
5V ±5%
Consumi
1.4A - 0.2A  
 
La casa produttrice dichiara inoltre una vita media del drive di circa 2 milioni di ore.
Andremo dunque a testare il drive utilizzando molti programmi atti a misurare le prestazioni in scrittura e in lettura di Hard Disk e di SSD e vedremo se le caratteristiche dichiarate dalla casa madre rispecchiano le effettive prestazioni del drive per quanto riguarda la funzione di cache. Confronteremo quindi i risultati dell’hard disk meccanico con quelli ottenuti grazie all’integrazione del Corsair Accelerator.
 

 
 

Corsair Accelerator Cache SSD: Installazione

L'installazione dell'Corsair Accelerator è facilissima, le uniche cose necessarie sono l'utilizzo di un sistema operativo Microsoft Windows 7 e, ovviamente, di un Hard disk; nel nostro caso abbiamo utilizzato Microsoft Windows 7 Ultimate X64 e un Samsung Spinpoint F3 da 1,5TB.
L'installazione del sistema ibrido può essere effettuata sia subito dopo l'installazione del sistema operativo sia dopo che l'hard disk è stato utilizzato, in quanto non si perderanno i dati. Ciò è particolarmente utile per velocizzare un sistema senza doverlo formattare.
Una volta montato l'SSD all'interno del nostro computer, basterà andare sul sito Corsair e precisamente nella pagina dell'Corsair Accelerator tab download ed immettere i propri dati per poter scaricare il software Dataplex della NVELO; ricordiamo che il product key è presente sia sul retro del drive SSD che sul manuale d'installazione all'interno della confezione. Il software prodotto da NVELO è lo stesso utilizzato per Caching SSD da altre case produttrici.

contenuto file zip

Avviato il programma, tramite installazione guidata di pochi e semplici passaggi, ci verrà chiesto di reinserire il product key, quale HDD utilizzare come target e quale SSD come cache (nel nostro caso rispettivamente il Samsung Spinpoint ed il Corsair Accelerator). Finita l'installazione il software renderà l'Accelerator un SSD di caching, previo riavvio del sistema.

schermata principale  licenza  product key  completo
 
Per verificare il corretto funzionamento del sistema ibrido basterà avviare il programma Dataplex.




Corsair Accelerator Cache SSD: Sistema di prova e metodologia dei test

Il sistema di prova utilizzato per testare il Corsair Accelerator è basato sul nuovo chipset Intel Z77, predisposto per la funzione di caching, introdotta con il chipset Z68. Con l’adozione del software precedentemente descritto, la funzionalità di cache viene però estesa anche alle piattaforme che non hanno il supporto nativo all’SSD Cache. La scheda madre è una ECS Z77H2-A2X  (che recensiremo a breve) e di seguito riportiamo il sistema utilizzato completo:
 
sistema utilizzato

 
Il Sistema Operativo utilizzato è Windows 7 Ultimate X64 mentre per quanto riguarda i driver abbiamo provveduto ad aggiornare Intel Rapid Storage all'ultima versione disponibile sul sito ECS ovvero la v. 11.0.0.1032 in modo da ottimizzare al meglio i risultati ottenuti nei test.
I test sono stati eseguiti in ordine casuale più volte in modo da avere un risultato medio molto preciso.
Abbiamo eseguito i test sia con il solo hard disk Samsung Spinpoint F3 con 32MB di cache, sia con la soluzione ibrida Hard disk + Corsair Accelerator. Ogni test è stato eseguito 3 volte per entrambi i settaggi. Dato che eseguendo per tre volte un test su un hard disk tradizionale non si hanno differenze di prestazioni elevate a causa del piccolo quantitativo di cache interno messo a disposizione (32MB), per l’hard disk prenderemo in considerazione solo lo score migliore.




Corsair Accelerator Cache SSD: Tempi di avvio e di spegnimento

La prima prova effettuata riguarda i tempi di avvio del Sistema Operativo e di programmi, ma anche il tempo di arresto del sistema.
Per prima cosa abbiamo calcolato i tempi di avvio del sistema, ovvero il tempo che intercorre dall'avvio del Kernel (subito dopo la fase di BootStrap) e la comparsa del desktop, ricordiamo che il sistema operativo è pulito da programmi che ne rallentano l'avvio in quanto è stato installato esclusivamente per eseguire i test. La differenza c'è, ma non è marcata. La causa risiede principalmente nel fatto che dopo l'accesso in Windows molto probabilmente gran parte della cache viene sovrascritta da altre informazioni date dai servizi in avvio, la situazione è analoga all'arresto del sistema per lo stesso motivo.
La differenza è invece sostanziale durante il caricamento dei programmi, con il progressivo aumentare dei run, i software utilizzati sono partiti molto più velocemente ed in alcuni casi la differenza è stata di addirittura 10 secondi. Ricordiamo che una differenza minima si nota anche con il progressivo aumentare dei run del singolo hdd (data dalla cache interna), tuttavia non è paragonabile a quanto riscontrato con l'Accelerator come cache drive.
Nello specifico abbiamo utilizzato Adobe Photoshop CS6, Adobe After Effects CS5.5 e Maxon Cinema 4D R13.
 
Cinema 4D è il programma che fa registrare i miglioramenti più marcati, gli altri due programmi sono già abbastanza veloci con l’hard disk e pertanto non mostrano miglioramenti così evidenti. 
Abbiamo scelto di effettuare i 3 run in modo consecutivo in quanto è uno standard spesso utilizzato per testare l'SSD Caching, è pur vero che è molto difficile stabilire con precisione quali azioni compierà l'utente durante l'utilizzo del sistema operativo, quindi alla prova dei fatti risulteranno puramente indicativi. Il Software Dataplex potrebbe impiegare un certo tempo per capire quali applicazioni l'utente utilizza più di frequente, ma nel tempo permetterà sicuramente di ottenere miglioramenti più evidenti ad esempio di quelli rilevati dalla nostra redazione per l'avvio del sistema. L'aver effettuato diverse sessioni di benchmark dopo i primi 3 riavvi ha ovviamente scombinato le statistiche del software che si è trovato a processare più volte i file dei benchmark riportati di seguito. D'altra parte, effettuando un quarto run di test dopo tutto il ciclo di test, comprendente i tre run di ogni benchmark/applicazione, abbiamo ottenuto risultati analoghi a quelli del primo run, segno che il software non aveva abbastanza elementi per giudicare quali fossero i file acceduti più spesso. La situazione cambierà radicalmente nell'utilizzo reale, in cui l'utente effettuerà un utilizzo meno sistematico e si otterranno quindi benefici in tutte le applicazioni, giochi compresi, avviati più frequentemente. Nonostante occorreranno alcuni giorni prima che il software di Caching arrivi “a regime”, alcuni benefici saranno evidenti sin da subito. Di seguito riportiamo la tabella che riassume i tempi di esecuzione rilevati:


 tempi di esecuzione

 
 

Corsair Accelerator Cache SSD:HD Tune 4.60

HD Tune è un'utility per Hard disks e SSDs con molte funzioni, può essere utilizzato per misurare in modo accurato le performance del drive, per trovare errori, per controllare lo stato vitale del drive, per cancellare dati in modo sicuro e molto altro ancora. La versione da noi utilizzata è l'ultima disponibile, la 4.60. Il programma è disponibile in due versioni, una freeware (HD Tune) e una a pagamento (HD Tune PRO).


HDD, Accelerator + HDD run1, run2, run3


      hdtunehdd  hdtunerun1  hdtunerun2  hdtunerun3

      
htuneeandomreadhdd  ra1  ra2  ra3

La differenza prestazionale è davvero marcata. Nei test di velocità l'accoppiata HDD + Accelerator ha fatto registrare ottimi risultati, oltre all'aumento della velocità media sono anche diminuiti notevolmente i tempi di accesso che hanno raggiunto di fatto quelli degli SSD SATA II. Davvero notevole anche l'incremento delle IOPS con l'aumentare dei run. 




Corsair Accelerator Cache SSD: CrystalDiskMark 3.0.1

CrystalDiskMark è un utilissimo software per misurare le performance in lettura e in scrittura in modo sequenziale (sequential) e casuale (random), grazie al pieno supporto del NCQ (Native Command Queuing) l'ordine degli IOPS viene ottimizzato in modo da migliorare le prestazioni di input/output con una Queue Depth (file in coda) di 32, tale test consente di osservare il comportamento del drive durante il trasferimento di numerosi file con dimensioni ridotte.
L'ultima versione del programma al momento disponibile e la 3.0.1, vi ricordiamo che nelle versioni 1.0, 2.0 e 2.1 sono stati riscontrati dei bug critici pertanto sono vivamente sconsigliate.


      
HDD, Accelerator + HDD run1, run2, run3

crystalhdd  crystal1  crystal2  crystal3

HDD, Accelerator + HDD run1, run2, run3 (0-fill)
crystal0fillhdd  0fill1  0fill2  0fill3 
Un ottimo incremento prestazionale si è verificato nel test 4K QD32, 4K ed in lettura 512K, già dal primo run. Con l’aggiunta del Corsair, si segnala però oltre il dimezzamento della banda in scrittura sequenziale, passando dai poco più di 100 MB/s a meno di 40 MB/s. Si verifica un sostanzioso miglioramento su tutti i test in modalità All 0x00 0 Fill, una peculiarità dei controller SandForce che effettuano una compressione online dei dati. 


 
 

Corsair Accelerator Cache SSD:ATTO Disk Benchmark

Atto è un benchmark gratuito che esegue dei semplici test in lettura e in scrittura in modalità sequenziale adoperando una Queue Depth (file in coda) di 4.

     
HDD, Accelerator + HDD run1, run2, run3

attohdd  atto1  atto2  atto3

Il risultato evidenzia una impressionante differenza prestazionale; l'unione del Corsair Accelerator e l'HDD ha portato ad un notevole incremento della velocità del nostro disco rigido, la velocità è stata quasi triplicata.




Corsair Accelerator Cache SSD: PCMark Vantage

PcMarkVantage è una suite molto completa, ma abbiamo effettuato solo il test relativo ai dispositivi di archiviazione di massa, le differenze tra l'utilizzo del Corsair Accelerator e senza l'SSD caching è evidente, ed inoltre, con l'aumentare dei run il divario aumenta significativamente, avvicinando, ma non raggiungendo, altri SSD Cache con interfaccia SATA III.


 
HDD, Accelerator + HDD run1, run2, run3

pcmarkhdd  pcmark1    run2  run3




Conclusioni

argento
 

Prestazioni           

4 stelle

Le prestazioni non sono di certo quelle di un SSD, ma nella sua categoria il Corsair Accelerator si comporta bene, nonostante la connessione SATA II e la capacità limitata.

Qualità

4 stelle - copia

Non ci troviamo molto d'accordo sull'utilizzo di una piccola parte a disposizione da parte del PCB, avremmo preferito inoltre un sistema di montaggio della scocca composto da viti e non da gancetti in quanto questi ultimi, in fase di apertura del drive, rischiano di raschiarlo.

Bundle

4,5 stelle - copia

Il bundle si limita al minimo necessario per l'installazione del drive. Il software NVELO Dataplex è di certo il punto chiave della serie Accelerator e in generale di tutti gli SSD per Caching.

Prezzo

5 stelle

Il Corsair Accelerator da 30GB  è disponibile online a poco più di 50€, un prezzo più che accessibile e molto buono considerando l'incremento prestazionale.

Giudizio Complessivo 

4,5 stelle - copia

 

 


L'SSD Caching ha di certo fatto enormi passi avanti dalla sua implementazione sulle schede madri, il Corsair Accelerator ne è sicuramente l'esempio, nonostante l’ interfaccia SATA II, permette di velocizzare il proprio Hard Disk in maniera di certo considerevole, ma fino ad un certo punto. Soffermandoci sulla metodologia di aumento prestazionale generalmente utilizzata infatti c'è ancora qualcosa da ridire; l'incremento nella maggior parte dei casi avviene dopo run consecutivi di una applicazione, se questa non verrà riutilizzata in un breve lasso temporale i dati inerenti al suo avvio verranno quasi sicuramente sovrascritti. Considerando quindi un continuo susseguirsi di dati non capita molto spesso di riscontrare velocità particolarmente elevate. Ci teniamo a precisare comunque che un leggero aumento prestazionale si potrebbe riscontrare anche durante un normale utilizzo dei dati presenti sull'hard disk al loro primo utilizzo, ma difficilmente vedremo aumentare le prestazioni come avviene dopo più run di fila.

Accelerator 30

La domanda che molti si porranno sarà quindi: "vale la pena acquistare un SSD Cache?”. La risposta è semplice: no, se avete abbastanza soldi per permettervi un normale drive SSD abbastanza capiente da contenere il sistema operativo e i programmi desiderati, ed assolutamente sì, se il vostro budget è limitato e la vostra suite di software è invece molto estesa, ma ne utilizzate frequentemente solo una parte. Consigliamo quindi il Corsair Accelerator in particolar modo alle aziende, ad esempio a chi utilizza il proprio PC in ambito grafico ed ha bisogno di velocizzare l'apertura dei propri progetti presenti sull'hard disk o in generale a chi fa uso di pochi applicativi in maniera frequente. Per chi è solito installare molti giochi il Corsair Accelerator potrebbe essere una buona soluzione se ne utilizzate frequentemente solo una piccola parte, lasciando in disparte negli hard disk gli altri, magari per uno sporadico utilizzo. Con lo spazio occupato dagli attuali giochi, sarebbe d’altra parte difficilmente possibile installarli tutti in un SSD.
Il costo della versione da 30GB oggetto dei test è di di circa 50€ davvero ottimo considerando l'incremento prestazionale in alcuni ambiti.
 
PRO

  • Buone prestazioni, benefici anche in scrittura
  • Velocizza notevolmente l'hdd
  • Un ottimo compromesso tra velocità e capacità
  • Software NVELO Dataplex in dotazione
  • Non occorre reinstallare il sistema operativo
 
CONTRO

  • Limitato dalla connessione SATA II
  • Funziona solo su Windows 7

 
Si ringrazia Corsair per il sample oggetto della recensione
Giovanni Abbinante

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