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026-Kingston-HyperX-3KNel corso del 2011 abbiamo avuto modo di recensire il Kingston HyperX SSD Kit 240GB, un SSD dalle ottime prestazioni, ma dal costo decisamente elevato. Kingston ha pensato, a circa un anno di distanza dall'uscita sul mercato della sua proposta top di gamma, di offrire  agli acquirenti una versione più economica, caratterizzata principalmente da chip NAND Flash meno duraturi in grado di garantire 3.000 operazioni di scrittura \ sovrascrittura. Con pari capacità di memorizzazione, in questa recensione verrà analizzato l’SSD Kingston HyperX 3K.

 

 

 

 

Kingston Technology, fondata nel 1987, è una delle principali aziende produttrici di memorie al mondo e, grazie ad un range di prodotti molto vasto composto da oltre 2.000 prodotti, è in grado di soddisfare qualsiasi esigenza per diversi settori e diversi mercati. Nel 2007 il fatturato dell'azienda ha raggiunto i 4,5 miliardi di dollari ed  è stata inoltre considerata, dalla rivista Fortune, una delle 100 migliori aziende per cui lavorare in America soprattutto grazie al rapporto che vi è tra i vari operatori ed il clima dell'azienda.

 

Kingston logo



La scalata verso il successo di Kingston ha inizio negli anni '80 quando, a causa di una grave carenza di chip di memoria a montaggio superficiale, John Tu e David Sun progettarono un nuovo modulo di memoria secondo lo standard SIMM; il progetto riscosse molto successo e permise di alleviare la crisi. Il 17 ottobre 1987 nasceva, forte del suo successo, Kingston Technology. Nel 1995 la casa produttrice, reduce da altri grandi successi, si espanse anche in Europa, aprendo una filiale a Monaco, in Germania e successivamente nell'emisfero orientale con stabilimenti in Cina, Taiwan e Malesia.

Attualmente Kingston opera nel settore delle memorie volatili e non, quindi oltre a moduli e kit di RAM possiamo trovare anche drive USB, drive SSD e schede Flash. Le punte di diamante della casa produttrice appartengono quasi sempre alla linea HyperX, apprezzata dapprima nel mercato delle memorie con moduli di spicco come le HyperX T1 e le HyperX Genesis, tale linea si è inserita ottimamente anche nel mercato degli SSD con il drive HyperX dell'anno scorso. Essendo un prodotto molto costoso Kingston Technologies ha pensato di produrne una versione più economica, ecco quindi giungere sul mercato, a circa un anno di distanza, il Kingston HyperX 3K, anch'esso disponibile in versione classica e bundle.

 

Kingston HyperX logo


Nel corso della recensione analizzeremo il Kingston HyperX 3K in edizione completa di bundle mettendolo anche a confronto con il classico HyperX da noi recensito nel corso del 2011. Il drive oggetto della recensione ha una capacità di 240GB (SH103S3B/240G) ed è equipaggiato, come il predecessore, di chip SandForce serie SF2200.

 

 

sandforce-logo





 Caratteristiche tecniche


Il Kingston HyperX 3K SSD viene commercializzato nei tagli da 90GB, 120GB, 240GB e 480GB, possiamo evidenziare quindi già una differenza con la versione HyperX classica, ovvero la presenza del taglio da 90GB il quale potrebbe risultare molto utile per chi non è disposto a spendere di più per tagli maggiori; ricordiamo che la versione classica è disponibile nei tagli da 120GB, 240GB e 480GB.

Anche il nuovo HyperX 3K è disponibile in versione base ed Upgrade kit. Nel primo caso il bundle è composto solamente dal disco SDD e dall'adattatore da 3,5", mentre per la versione "Upgrade Kit", che vanta un bundle più ricco, lo andremo a scoprire nelle prossime pagine.


Per maggiori informazioni riguardanti gli SSD della serie HyperX 3K prodotti da Kingston vi rimandiamo al sito ufficiale: http://www.kingston.com/it/ssd/hyperx#sh103s3

Di seguito vi riportiamo le caratteristiche tecniche dichiarate per il modello da noi recensito in relazione al Kingston HyperX classico:

 

specifiche

 


Come si può notare, le caratteristiche sono pressoché identiche a quelle della precedente versione, se non fosse per una in particolare che, oltre a dare il sufisso 3K a questa nuova serie, contribuisce anche alla diminuzione di prezzo. La versione 3K monta memorie NAND Flash MLC da 25 nm predisposte per un utilizzo di circa 3000 cicli di sovrascrittura, mentre la versione classica dispone dei chip NAND Flash predisposti per circa 5000 sovrascritture. Questa particolarità si traduce in una vita media del drive più bassa. Ipotizziamo di compiere un ciclo di scrittura completa in un giorno, ad esempio di 10 GB di dati, ripetuti per 10 volte (questo per ovviare alle tecnologie implementate nel controller che tendono a sfruttare di più le celle meno utilizzate, come il wear leveling), su un disco dalla capacità di 100 GB. In 3000 giorni completeremo quindi i cicli di sovrascrittura supportati, ovvero poco più di 8 anni. Applicando lo stesso metodo su celle di memoria da 5000 cicli, il tempo di vita arriva a poco meno di 14 anni.

Ovviamente vi consigliamo di prendere con le dovute precauzioni tali calcoli.

 

Il chip SandForce presente è l'SF-2281, lo stesso utilizzato nella versione già conosciuta e concettualmente molto simile alla versione SF-2282 dedicato all'industria. Attualmente, lo stesso, rappresenta il modello di punta della casa produttrice di chip recentemente acquistata da LSI grazie alle sue performance top di gamma.

Nelle prossime pagine analizzeremo nel dettaglio il drive ed il bundle in dotazione, ed effettueremo test atti a misurare le sue prestazioni. Vedremo dunque se le caratteristiche dichiarate dalla casa produttrice risultino attendibili.

 


 

Packaging e Bundle


Il Kingston HyperX 3K Upgrade Kit viene venduto all'interno di una confezione di cartone dalle dimensioni di 155 X 155 X 60 mm, dimensioni abbastanza generose se si pensa ad un SSD. L'impatto visivo è ottimo e tutte le facciate sono molto particolareggiate. Nella facciata principale troviamo uno sfondo nero con una stampa ad effetto pelle consumata con dettagli rossi, tra i quali risalta il volto/logo Kingston. Al centro vi è invece una foto del drive in rilievo e lucida che, dato il leggero restiling della nuova versione, risulterà diversa dalla classica. In alto troviamo la scritta Kingston HyperX  seguita poco più sotto dalla capacità del modello di 240 GB, il form factor da 2,5”, la connessione SATA III (6 Gbps) e dalla versione, ovvero HyperX 3K SSD. In alto a destra invece vi sono le performance dichiarate dalla casa madre: 555 MB/s in lettura e fino a 510 MB/s in scrittura.

 

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Lungo i bordi della scatola troviamo informazioni dettagliate e corredate da immagini, riguardanti le caratteristiche del disco. Nella parte bassa del retro della confezione, è presente la lista completa del bundle. Le informazioni riportate sul retro sono disponibili in molte lingue, tra cui anche l'italiano.

 

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La confezione non è più apribile sollevando e rimuovendo completamente il coperchio superiore, ma ha una apertura a scrigno. Restando in tema, una volta aperta la confezione troviamo il drive incastonato al centro di un materiale spugnoso di colore scuro. Rimosso il drive s'intravede la X stilizzata, logo della serie, blu anodizzata di materiale metallico; quest'ultimo è il supporto del drive da 3,5". Ruotando la prima lastra spugnosa infatti si potrà rimuovere il supporto e le viti per il montaggio nascoste sotto di esso. Contrariamente all'SSD che analizzeremo in seguito, il supporto non ha subito cambiamenti.

 

 

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Normalmente la dotazione di un SSD si ferma qui, ma non in questo caso, dove la versione è quella Upgrade Kit.

      

Togliendo il primo strato di spugna troviamo il CD di supporto contenete il manuale e il noto programma Acronis True Image per il backup o il ripristino dei dati del drive; per maggiori informazioni riguardanti i software Acronis vi invitiamo a visitare la pagina ufficiale: http://www.acronis.it/

  

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Al di sotto del CD troviamo anche in questo caso il box esterno per HDD e SSD da 2,5" marchiato Kingston HyperX. Esteticamente molto curato si presenta con la parte superiore laminata di colore grigio, il logo HyperX in alto a sinistra cromato e la scritta Kingston Technology bianca in basso a destra, tutto il resto è in plastica nera. Per montare il drive all'interno del box non sarà necessario rimuovere delle viti in quanto basterà spostare un piccolo gancio posto sul lato. Durante il funzionamento del drive si accenderà un piccolo LED indicatore di stato blu. Il cavo utilizzato è USB mini-B e purtroppo neanche in questo caso il box è predisposto per la connessione USB 3.0, ma solo per la precedente 2.0. Come per la versione precedente, anche in questo caso siamo abbastanza delusi dalla scelta, in quanto la banda passante dell'interfaccia USB 2.0 limiterà moltissimo le capacità dell'SSD.     


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Nello stesso alloggiamento del box esterno troviamo, oltre al cavo USB 2.0 con mini USB-b, un cavo SATA III 6 Gb/s blu; ricordiamo che i cavi SATA III non differiscono dai cavi SATA II e sono quindi utilizzabili anche per altre periferiche SATA.

A completare il bundle, anche per la versione 3K troviamo un pratico cacciavite dalle fattezze simili a quella di una penna, caratterizzato da una palette di colori blu tipica della casa produttrice; in questo caso non in tinta con la colorazione del disco rigido. Rimuovendo il tappo nella parte alta fuoriescono le tre punte intercambiabili, una a taglio e due a croce. Ovviamente non si tratta di un cacciavite professionale, ma tuttavia risulta molto utile ed adeguato per l'installazione del drive e del supporto da 3,5" all'interno di una gabbia per HDD.

 

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L'SSD si presenta esteticamente molto accattivante. La sua colorazione ricorda molto le memorie della serie HyperX in edizione Black ed anche la qualità costruttiva è ancora una volta ottima. La scocca è contraddistinta da una colorazione grigio canna di fucile con dettagli neri e non più azzurri; la scritta HyperX è cromata ed ha una trama 3D. Il logo, in questa nuova versione, non è presente, ma mantiene la scritta Kingston bianca. Nella parte inferiore troviamo solo un piccolo adesivo indicante il modello, il numero di serie, il luogo di produzione e altre informazioni riguardanti gli standard utilizzati.

 

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In generale la qualità del bundle è ottima e lo stesso è molto completo, il cacciavite in dotazione facilita il montaggio mentre il software della Acronis è molto utile nel caso in cui si voglia effettuare un backup di una periferica utilizzata precedentemente. Il box esterno è molto bello e facile da usare, tuttavia avremmo preferito un box USB 3.0 per non avere grosse limitazioni in ambito prestazionale da parte del drive nel caso in cui venga usato come SSD esterno. Tale box è più indicato per un HDD da 2,5" con tecnologia SATA II ed escludiamo l'utilizzo permanente dell'SSD come periferica di archiviazione di massa esterna.

 

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Di seguito vi riportiamo il video dell'unboxing utilizzato per l'anteprima.

 

http://www.youtube.com/watch?v=VYlK7ku3zwY




Sistema di prova e metodologia dei test

 

La piattaforma di prova utilizzata per testare il drive Kingston è basata sul chipset Intel P67. La scheda madre, una ASUS P8P67 Deluxe step B3, è esente dal problema rilevato al chip SATA II nello step precedente (subito ritirato dal mercato). Nonostante la velocità della connessione SATA II sia limitata a 3 Gbit/s dichiarati (384 MB/s), abbiamo effettuato anche i test utilizzando tale connessione in quanto le periferiche SATA III sono completamente retro-compatibili. Inoltre, dato il box in dotazione, abbiamo effettuato i test collegando il drive attraverso la USB 2.0 anche se la banda passante di 480 Mbit/s (60 MB/s) è molto limitante per un SSD SATA III 6Gb/s.

L’intero sistema è così composto:

 

sistema di prova

 

 

 

Il Sistema Operativo utilizzato è Windows 7 Ultimate a 64bit, mentre per quanto riguarda i driver abbiamo provveduto ad aggiornare Intel Rapid Storage all'ultima versione disponibile in modo da ottimizzare al meglio i risultati ottenuti nei test.

Tutti i test sono stati effettuati utilizzando il drive completamente vuoto, senza partizioni e inoltre sono stati eseguiti in ordine casuale più volte in modo da avere un risultato medio molto preciso.

Una volta rilevato il drive in Windows 7 il sistema riconosce 223GB disponibili così come la versione standard.

 

proprietà

 

I test effettuati sono i seguenti:

SATA II e SATA III


  • AIDA64
  • ATTO
  • AS SSD
  • CrystalDisk Mark
  • HD Tune PRO

 

USB 2.0


  • ATTO

 


 

Risultati dei test


AIDA64


Aida64 è una suite di applicazioni ungherese composta da oltre 50 piccoli software pensati per diagnosticare lo stato del nostro PC. Oltre ad indicare lo stato del sistema operativo, della scheda madre, della CPU e di molte altre periferiche, permette anche di effettuare Benchmark relativi alle memorie, alla Cache e ai dischi/drive. AIDA64 è disponibile in due versioni, Extreme Edition e Business Edition, entrambe le versioni sono in freeware, ma, una volta finito il periodo di prova di 30 giorni, molte funzioni verranno disabilitate, previa registrazione del prodotto.

Le prestazioni sono ottime e addirittura superiori rispetto a quelle evidenziate con il modello classico; ricordiamo che per quest'ultimo il risultato in lettura lasciò un pochino a desiderare. Con la versione HyperX 3K non solo abbiamo un risultato in lettura abbastanza alto, ma anche quello in scrittura è aumentato, sia su connessione SATA II che SATA III:

 

 

SATA II 3Gb/s


aida read

 

aida write

   

SATA III 6Gb/s


aida read


aida write

  

AS SSD Benchmark


AS SSD Benchmark è un altro benchmark gratuito realizzato appositamente per testare SSD. Effettua i suoi test sintetici senza adoperare la cache del sistema operativo che va ad influenzare pesantemente i risultati del Transfer Rate, inoltre determina i tempi di accesso del drive sfruttando l'intera capacità del drive stesso. Tutti i test vengono effettuati utilizzando dati non comprimibili.

Anche in questo caso i risultati ottenuti sono davvero ottimi, anche per quanto riguarda i test a 4K, il tutto si rispecchia in un punteggio complessivo di 71 punti maggiore rispetto alla versione classica, merito soprattutto delle maggiori performance fatte registrare in scrittura. Non nascondiamo che tale aumento prestazionale può essere dovuto ad un firmware più aggiornato. Significativo il miglioramento in scrittura 4K anche con connessione SATA II.


SATA II 3Gb/s


asssd


asssd copy

    

SATA III 6Gb/s

  

asssd


asssd copy

HD Tune 4.60



HD Tune è un utility per Hard disks e SSD con molte funzioni. Può essere utilizzato per misurare in modo accurato le performance del nostro drive alla ricerca di errori in quanto permette anche di monitorare lo stato vitale del drive, inoltre permette di cancellare dati in modo sicuro e molto altro ancora. La versione da noi utilizzata è l'ultima disponibile al momento e si tratta della 4.60. Il programma è disponibile in due versioni, una freeware (HD Tune) e una a pagamento (HD Tune PRO), nel nostro caso è stato necessario utilizzare la versione PRO in quanto è l'unica a misurare le prestazioni del drive in scrittura. Nonostante il drive in nostro possesso fosse completamente vuoto, il software, prima di effettuare test in scrittura, avvisa dell'imminente perdita dei dati e chiede una conferma all'utente per proseguire.

Seppur elevate, le performance riscontrate con HD Tune non sono molto lineari come quelle della prima versione. La media in lettura è più alta (di 20 MB/s su SATA2 e di 38 MB/s su SATA3) e quindi anche il burst rate. Aumenta però il tempo di accesso, sia in lettura che scrittura, mantenendosi comunque su ottimi risultati:

 

SATA II 3Gb/s


hd tune read


hd tune write

  

SATA III 6Gb/s


hdtune read


hd tune write


 

Il numero di IOPS in scrittura è elevato mentre in lettura i risultati, seppur elevati, non sono degni di nota

 

SATA II 3Gb/s


hd tune RA read


hd tune RA write

 



  


SATA III 6Gb/s


hdtune RA read

 hd tune RA write

ATTO Disk Benchmark


ATTO è un benchmark gratuito che esegue dei semplici test in lettura e in scrittura in modalità sequenziale, adoperando una Queue Depth (file in coda) di 4.

Il drive Kingston perde il suo primato in lettura, ma acquista punti in scrittura; i 533MB/s in scrittura ed i 558MB/s in lettura, sono risultati più alti di quelli dichiarati dalla stessa casa produttrice, rispettivamente di 510MB/s e di 555MB/s.

 

SATA II 3Gb/s


atto

 

SATA III 6Gb/s


atto

 

 

CrystalDiskMark 3.0.1


CrystalDiskMark è un utilissimo software per misurare le performance in lettura e in scrittura in modo sequenziale (sequential) e casuale (random), grazie al pieno supporto del NCQ (Native Command Queuing) l'ordine degli IOPS viene ottimizzato in modo da migliorare le prestazioni di input/output con una Queue Depth (file in coda) di 32. Tale test consente di osservare il comportamento del drive durante il trasferimento di numerosi file con dimensioni ridotte.

L'ultima versione del programma al momento disponibile è la 3.0.1, vi ricordiamo che nelle versioni 1.0, 2.0 e 2.1 sono stati riscontrati dei bug critici pertanto sono vivamente sconsigliate.

Anche in questo caso abbiamo riscontrato ottime prestazioni, al di sopra della media ed i risultati, soprattutto in scrittura 4K, sono aumentati sensibilmente rispetto al modello HyperX.

 

SATA II 3Gb/s


crystal


crystal 0fill



SATA III 6Gb/s


crystal


crystal 0fill

  

Tests USB 2.0


Abbiamo collegato il drive Kingston alla ASUS P8P67 Deluxe attraverso il box in dotazione ad una porta USB 2.0, anche se l'obbiettivo di raggiungere i 60MB/s svanisce in partenza a causa della connettività. Una volta collegato il drive alla scheda madre, il LED di stato del box ci segnala che è pronto per l'utilizzo accendendosi di blu; abbiamo quindi effettuato ATTO Disk Benchmark per misurarne le prestazioni.

 

atto usb 3

 

Ecco quindi la prova dei limiti del canale di trasmissione utilizzato. Come pensavamo le prestazioni riscontrate sono sintomo di una saturazione della banda passante e sia in scrittura che lettura si raggiungono i 38 MB/s circa.

Anche in questo caso avremmo preferito di gran lunga la presenza di un box munito di interfaccia USB 3.0 magari SuperSpeed, non di certo in grado di sprigionare il massimo potenziale dell'SSD, ma in grado di offrire all'evenienza un supporto tecnologicamente all'avanguardia e molto più performante.

 


 

Conclusioni

 

 

performance argento

 

 

 


Prestazioni           

 

5 stelle - copia 2

 

Le prestazioni sono davvero eccellenti e la nuova versione è addirittura, in molti casi, più performante della versione classica.

 

 


Qualità

 

4 stelle

 

La qualità dei materiali è molto buona. I nuovi chip NAND Flash preenti nel 3K, sono però garantiti per 3000 cicli contro i 5000 del modello di punta.

 


Bundle

 

4,5 stelle

 

Il bundle è ovviamente eccellente, il costo aggiuntivo per averlo, rispetto alla versione classica, è di circa 20€ il che ci sembra più che adeguato. Purtroppo ancora una volta manca la connessione USB 3.0 il che rende il box in dotazione quasi inutile per un SSD.


Prezzo

 

4 stelle

 

Seppur molto più economico il drive Kingston HyperX Upgrade Kit Edition da 240GB viene commercializzato comunque ad un costo elevato. Per averlo bisognerà sborsare 290€, circa 50€ in meno della versione blu che ricordiamo essere più duratura.


Giudizio Complessivo 

 

4,5 stelle

 

 

Come si può notare i giudizi dati al nuovo Kingston HyperX 3K SSD sono simili a quelli dati alla versione classica; questa nuova edizione infatti ne riprende sia i pregi che i difetti. La qualità Kingston non va messa in discussione neanche questa volta, in quanto le prestazioni sono ottime e il bundle è molto ricco. Se la versione classica fu definita d'elite, potremmo definire l'HyperX 3K come una versione d'elite "economica" in grado di offire da una parte il massimo delle prestazioni, ma dall'altra un costo leggermente più accessibile seppur ancora al di sopra della media.

 

026-Kingston-HyperX-3K


Il bundle Upgrade Kit utilizzato è identico alla versione precedente. La scelta di utilizzare un box USB 2.0 non convince totalmente, ma, d’altra parte, avrebbe fatto lievitare ancora di più il prezzo se fosse stata utilizzata la connessione USB 3.0.

 

Per quanto riguarda i chip NAND Flash utilizzati, con una vita media stimata di 3.000 cicli, il discorso è più complicato di quel che si pensa. In teoria si, la longevità del disco diminuisce, ma in pratica, salvo particolari problemi che in questi anni hanno visto SandForce al centro delle attenzioni, la vita media resta comunque elevata e tale da vedere probabilmente nuove tecnologie di archiviazione di massa nei nostri PC. Teniamo conto anche del fatto che molto spesso, gli acquirenti di SSD top di gamma, non si fanno molti problemi a cambiare PC, o parti, dopo un paio di anni e quindi probabilmente molta vita delle celle andrebbe sprecata.

 

Questa volta non abbiamo voluto dare il design award in quanto l'SSD è identico alla versione precedente eccezion fatta per il colore nero invece del blu, non vi è quindi nessuna innovazione estetica in grado di farci dire che questa nuova versione ha un design migliore rispetto agli altri SSD compresa l'edizione classica.

Per concludere consigliamo il Kingston HyperX 3K Upgrade Kit Edition a tutti coloro che vogliono  prestazioni da top di gamma, con un buon bundle e sono disposti a spendere un pochino di più, ma meno rispetto all'edizione blu.

 

PRO

  • Ottime prestazioni, soprattutto in scrittura
  • Confezione e dotazione esteticamente impeccabili
  • Bundle molto ricco
  • Possibilità di utilizzo esterno


CONTRO

  • Prezzo elevato rispetto alla media
  • Box in dotazione con connesssione USB 2.0

Si ringrazia Kingston per il sample oggetto della recensione

Giovanni Abbinante

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