Ciao Mondo 3!

Gigabyte_X79-UD3In concomitanza con il lancio a metà novembre della nuova famiglia di CPU top di gamma basate sul nuovo socket LGA 2011, tutti i partner Intel hanno presentato i loro modelli di schede madri. Gigabyte non è stata da meno, presentando sin da subito i modelli che avrebbero coperto l’intera offerta per il settore High-End. Il modello che vi presentiamo oggi, la GA-X79-UD3, fa parte di una gamma di 5 modelli di motherboard a supporto dei processori denominati Sandy Bridge–E prodotti da Intel e corredate dal chipset X79. La GA-X79-UD3 rappresenta il modello base, rispetto alle altre schede madri che ricordiamo essere la UD5, UD7, UD9 e per il settore gaming la G1 Assassin2. La famiglia di schede madri Gigabyte basata su chipset X79 è caratterizzata da tecnologie quali il 3D BIOS con interfaccia UEFI, 3D Power, condensatori a basso profilo, sezione di alimentazione evoluta con OC-VRM POScap e componenti Ultra Durable 3.

 

 

 

 

 

 

 

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GIGABYTE TECHNOLGY Co. Ltd. azienda leader in quanto uno dei principali fornitori di prodotti informatici, è conosciuta in Europa grazie alla forte presenza sul mercato di schede madri e schede grafiche di qualità. Nel 1986 4 ingegneri con la passione dell’hardware fondano la società. Ampliatasi anche con un team di ricerca e sviluppo, ha assunto oggi un ruolo guida nel mercato mondiale delle schede madri e degli acceleratori grafici. La sua missione da sempre è di soddisfare le crescenti esigenze dei consumatori; alla crescente domanda di questi ultimi GIGABYTE ha in seguito ampliato il suo portfolio di prodotti includendo notebook, PC desktop, applicazioni digital home, server di rete, ma anche componenti per pc come alimentatori, cabinet, periferiche e sistemi di raffreddamento. A conferma dell’affidabilità dei suoi prodotti, nel 2008 è stata la prima casa produttrice come numero di vendite di componentistica hardware.

 


 

Caratteristiche esclusive principali

 

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La GA-X79-UD3 offre il pieno supporto per i processori Sandy-Bridge-E presenti e futuri purché compatibili con il socket LGA 2011 di cui sono dotate. Le prestazioni di queste CPU sono di altissimo livello grazie alla cache ampliata, al controller di memoria Quad Channel, alla tecnologia Turbo Boost che riesce a spingere la frequenza del processore più potente al momento disponibile sul mercato, il Core i7-3960X, a 3,9 GHz su per ciascuno dei 6 Core e 12 Thread.

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Grazie al sistema 3D Power di nuova concezione ed alla tecnologia digitale di gestione delle fasi, la X79-UD3 riesce a sprigionare tutta la potenza sia del processore che della memoria RAM, senza fare da collo di bottiglia. Questo a tutto beneficio di ampi margini di overclock offerti da un sistema di erogazione delle tensioni stabile e preciso, affiancato inoltre da un sistema di monitoraggio completo.

 

L’interfaccia software 3D avanzata offre una suddivisione intuitiva dei livelli di tensione, fase e frequenza. Le relative sottosezioni offrono un ambiente user-friendly al fine di agevolare l’utente nella regolazione e la calibrazione.

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La rivoluzionaria interfaccia 3D del BIOS, basata sulla tecnologia UEFI dual-BIOS, ha reso ancor più semplice la comprensione dello stesso e delle relative sottosezioni dove si va ad interagire all’interno del BIOS. Gigabyte ha dotato la scheda di una coppia da 8MB di chip ROM contenenti per l’appunto il BIOS e l’interfaccia grafica evoluta. Grazie alla presenza di due BIOS l’utente è al sicuro da possibili problemi derivanti dall’aggiornamento o da impostazioni di overclock non corrette, permettendo un rapido ripristino e un funzionamento assicurato nel tempo.

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L’immagine di fondo dell’interfaccia UEFI a 32bit di colore rende il layout della scheda comprensibile anche ai meno esperti. Il nuovo BIOS Gigabyte offre al contempo pieno supporto per hard disk di grandi dimensioni.

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Le schede madri della serie X79 sono progettate per accelerare il trasferimento dati Super-Speed sulle porte USB 3.0 e diminuire i tempi di caricamento della batteria per i dispositivi portatili  che sfruttano questa connessione grazie ad un inedito 3x USB Power Boost. Le schede madri X79 beneficiano inoltre dell’ultima revisione 3.0 del protocollo SATA, operante a 6Gbps.

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Le schede madri Gigabyte X79 sono dotate del brevettato sistema Ultra Durable 3 il quale, grazie al doppio strato di rame, a condensatori a stato solido “a basso profilo” e ai MOSFET PowerPak, conferisce una migliore dissipazione del calore, un minor consumo di corrente ed una vita più estesa dei componenti.

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Grazie all’innovativo controller Quad-Channel di cui sono dotati i processori di classi Sandy Bridge-E, la larghezza di banda ha raggiunto livelli di velocità incredibili, fino a 25GB/sec, ed un’ampiezza d’indirizzamento della memoria a 256 bit a tutto vantaggio delle applicazioni che fanno un uso intensivo della RAM.

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Le schede madri della serie X79 sono dotate del nuovo protocollo PCI Express 3.0. Questo offre una scalabilità completa per le schede video di nuova generazione ed il pieno supporto per configurazioni a 4 vie sia NVIDIA SLI sia AMD CrossFireX.

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Piena potenza in termini di velocità di trasferimento dati sulle porte USB 3.0 grazie all’innovativo sistema Gigabyte USB Power Boost in grado di offrire sia una maggiore erogazione dell’alimentazione che una regolazione della stessa più stabile.

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Stesso discorso sul fronte della connettività SATA grazie al protocollo 3.0 che raddoppia la velocità da e verso i dispositivi compatibili con tale standard. Per chi volesse maggiore velocità può usufruire della modalità RAID per quadruplicare la velocità.

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Grazie all’innovativo sistema Dolby Home Theater di cui sono dotate le schede madri della serie X79, il giocatore si gode l’effetto dinamico del suono proprio come se fosse al centro dell’azione.

 


 

Specifiche tecniche

Di seguito vi proponiamo un riepilogo delle specifiche tecniche, cosi come sono state pubblicate sul sito del produttore.

 

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Packaging e primo contatto

 

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La confezione è solida, il colore di fondo permette il risalto delle icone e delle diciture grafiche.

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Sul retro sono stampate le tecnologie di cui è dotata la GA-X79-UD3.

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La classica etichetta riporta oltre che il modello anche la revisione della scheda madre ricevuta in redazione.

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Nel bundle, anche se non così ricco come quello che accompagna le schede di fascia più alta, non manca nulla. Da notare i preziosi Bridge per mettere in SLI/CrossFireX le schede grafiche NVIDIA/AMD. Accurati i manuali, tra l’altro presenti anche nella nostra lingua.

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Il layout della scheda è veramente completo, difatti pur essendo di dimensioni contenute (standard ATX), gli slot di espansione PCI-Express sono stati disposti in modo esemplare. Partendo dall’alto il primo ed il quinto (a piena lunghezza) sono compatibili con la velocità a 16x. Il secondo ed il quarto sono slot PCI Express x1. Il terzo ed il settimo slot PCI Express, x16 meccanici, operano con velocità 8x, mentre il sesto è di tipo PCI, per eventuali schede compatibili con il vecchio standard, come schede sintonizzatrici, audio, etc. Da notare i condensatori a basso profilo accennati in precedenza, utilizzati anche in questa zona in luogo dei comuni solid capacitor. Tutti gli slot PCI Express x16 sono compatibili con il nuovo standard 3.0 mentre gli slot x1 (più corti) sono in standard 2.0. Le configurazioni consigliate da Gigabyte sono singola scheda @16x sul primo slot (considerando solo gli slot x16), doppia scheda su primo e terzo slot @16x/16x, tripla scheda su primo, secondo e terzo slot @16x/16x/8x ed infine con tutti e quattro gli slot occupati @ 16x/8x/8x/8x. Nell’ultimo caso il quarto slot condivide la bandwidth del secondo (pertanto è sconsigliato utilizzare insieme i due slot se non siamo obbligati).

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La parte sottostante del PCB appare pulita, gli unici componenti a rilievo sono le viti e la staffa di ritenzione del socket e dei dissipatori distribuiti sul PCB.

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Iniziamo l’analisi delle connessioni partendo dal pannello I/O posteriore. Distribuite su 4 blocchi troviamo 8 porte di colore rosso in standard USB 2.0. Le 2 blu presenti sul 5° blocco (da sinistra in foto) sono le più veloci USB 3.0. Viceversa le 2 porte blu sotto le 4 porte USB rosse sono attacchi eSATA 6 Gb/s, gestite da uno dei tre controller Marvell presenti su questa scheda. Oltre al classico attacco PS2 per tastiera o mouse, abbiamo la porta ottica S/PDIF e coassiale. Per finire l’attacco LAN ed il classico blocco di 6 attacchi per il sistema audio multicanale 7.1.

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In foto notiamo i condensatori a stato solido giapponesi a basso profilo. Sulla sinistra in alto il grosso chip IT8728F per i segnali I/O, oltre che il microchip della Realtek che gestisce il segnale audio.

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Potete notare che le informazioni serigrafate sul PCB sono numerose e ben visibili. Partendo da sinistra abbiamo il connettore per distribuire sul case le varie prese audio. A seguire il connettore SPDIF seguito da quello Seriale. Troviamo poi un attacco per la ventola seguito a destra dal TPM (Trusted Platform Module Header). Proseguiamo con 3 attacchi destinati a 2 porte USB 2.0 ciascuno, seguiti da 2 porte SATA3 6Gbps collegate ad un altro Chip Marvell 88SE9172. Per finire il Front Panel seguito a destra da un altro attacco per ventola ed in alto i 2 pin da mettere in corto per la cancellazione della memoria CMOS.

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Cambiamo lato e seguendo il perimetro verso destra abbiamo le 8 porte SATA di cui le 2 in grigio gestite dal chip Marvell in standard SATA3 6Gbps, le 4 nere SATA2 3Gbps controllate dal chipset X79 e per finire le 2 bianche SATA3 6Gbps sempre controllate da quest’ultimo. Consigliamo di utilizzare le porte bianche gestite dal chipset X79 per i dispositivi ad alte prestazioni come gli SSD.

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In questa foto notiamo il classico connettore ATX dell’alimentazione a 24 Pin e nella parte superiore sempre in nero il connettore USB 3.0. Le connessioni USB 3.0 sono gestite da due chip Fresco FL-1009, che incontriamo per la prima volta su questa scheda madre. Rispetto al modello FL-1100 recentemente presentato da Fresco l’FL-1009 è in grado di gestire due sole porte USB 3.0 (invece di 4) e non supporta il protocollo UASP.

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A destra un altro connettore 3 pin per ventole sempre gestito dal software fornito in bundle con la scheda madre.

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Cambiando lato portiamo alla vostra attenzione il connettore ad 8 Pin per l’alimentazione ausiliaria della zona socket. Notiamo inoltre sulla destra altri 2 connettori dedicati alle ventole di eventuali dissipatori per il raffreddamento della CPU. Questi due connettori sono a 4 pin, con controllo PWM.

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Ecco un’anteprima della zona socket e del nuovo sistema di ritenzione a doppia chiusura. Il vantaggio di avere la circuiteria digitale è quello che non occorre una grossa flangia per il raffreddamento, del resto il calore che sviluppa è minore rispetto alla vecchia circuiteria analogica che attorniava il socket. Altro aspetto che vogliamo sottolineare è che questo modello è dotato di due soli slot per lato per i moduli RAM. Questo porta ad una diminuzione della quantità massima installabile e gestibile dal sistema, pari a 32GB di memoria per la UD3.

 


 

BIOS

Avvalendosi dello standard UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) Gigabyte ha realizzato una innovativa interfaccia chiamata Bios 3D che agevola l’utente inesperto nella comprensione dei componenti sparsi sul PCB della motherboard e della loro relativa funzione. Navigando con il mouse sul layout della X79-UD3, proprio come avviene per le pagine web, dipendentemente dalla posizione del mouse, compaiono a video dei commenti che informano sulla funzione svolta appunto dal componente evidenziato.

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Agli utenti più esperti farà piacere muoversi nel BIOS direttamente nei menu avanzati posti nella barra sottostante il layout della X79-UD3 e più precisamente nella sezione M.I.T. che è la sigla abbreviata di Motherboard Intelligent Tweaker. In questa sezione Gigabyte mette a disposizione tutti quei parametri che servono per modificare le frequenze di clock della CPU, del FSB, delle RAM oltre che a modificare le tensioni di erogazione ai rispettivi componenti.

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In questa sezione si interagisce con le frequenze delle memorie ed i relativi timings.

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Molto importante, al fine di poter mantenere stabile il sistema alle frequenze prestabilite in fase di overclock, agire sulle tensioni...

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…e monitorarne le stesse nonché le temperature raggiunte dai singoli componenti. I valori letti e restituiti a video sono in tempo reale. Nella sezione System oltre a leggere le informazioni generali della CPU nonché della data di sistema si può scegliere di cambiare la lingua tra le 6 disponibili grazie alla memoria della ROM più capiente resa disponibile dallo standard UEFI. Molto importante anche l’informazione relativa alla versione del BIOS in uso e tramite il tasto funzione F8 si accede all’utility Q-Flash per la procedura di salvataggio dello stesso e l’aggiornamento. Infine nella sezione Save & Exit si possono salvare le modifiche appena fatte oltre a creare o richiamare un profilo esistente, creato in precedenza.

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Software in bundle

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A parte i driver presenti nel CD-Rom che abbiamo trovato nel bundle, abbiamo essenzialmente 2 software principali, 3D Power e EasyTune

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3D Power consta di 3 sotto livelli (o utility per essere più corretti)

  • Turbo Voltage Response: Si possono scegliere 4 livelli che equivalgono a tempi di risposta più brevi del sistema di alimentazione, a secondo del livello di overclock che si sta effettuando.
  • Load Line Calibration: Serve in sostanza a mantenere costante la tensione erogata al processore e quindi a ridurre gli sbalzi Vdroop che sono una conseguenza del forte assorbimento della CPU.
  • Over Voltage Protection: Mantiene il livello di voltaggio, tramite regolazione,  entro limiti prestabiliti a tutta salvaguardia della vita dei componenti

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EasyTune è giunto alla release 6

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E’ lo strumento con cui si possono eseguire overclock direttamente dal sistema operativo, senza bisogno di riavviare il sistema o ancor meno entrare nel BIOS per effettuare ogni volta le modifiche. Come si evince dagli screen il tool consta di 6 schede. Tuner in modalità Easy permette di scegliere tra 3 livelli di overclock ed imposta automaticamente i parametri di frequenza e tensione.

 

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Easy consente di variare solo il Bclk mentre Advanced da accesso completo ai parametri sia dei voltaggi che di Ratio (moltiplicatore).

 

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Le altre schede dell’ EasyTune6 sono indicative e forniscono più che altro informazioni utili a completare e tenere sott’occhio le frequenze, le tensioni e le temperature raggiunte dai componenti.

 

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La scheda Smart serve a regolare il regime di rotazione delle ventole collegate alla scheda madre, mentre in HWMonitor s’impostano le soglie di allarme dei livelli di tensione/temperatura.

 


 

Sistema di prova e Metodologia di test

I componenti utilizzati per i test sono riassunti nella tabella di seguito

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Abbiamo sottoposto la GA-X79-UD3 a più test, che misurano le prestazioni del sistema con programmi uso ufficio e grafici/3D. Utilizzeremo per l’analisi anche tool che concentrano il calcolo su singoli componenti quali CPU-RAM. Oltre a questo ci è sembrato sensato comparare i risultati ottenuti con quelli di altre schede,  “a parità di socket/chipset” al fine di valutarne la competitività. I risultati ottenuti con la GA-X79-UD3 sono stati confrontati con le seguenti motherboard:

  • ASRock X79 Extreme4
  • ASUS Sabertooth X79
  • Intel DX79SU

 

Come da tabella la CPU nonché le Memorie utilizzate per i test su tutte le motherboard della comparativa sono le stesse, questo per non falsare i risultati relativi al voltaggio richiesto. I test sono stati condotti con i sistemi a default, nessuna variazione manuale è stata eseguita ai parametri dei rispettivi BIOS tranne che allineare la frequenza ed i timings dei banchi RAM a 1600 8-8-8-24 1T.




 

Test Sintetici

L’analisi prestazionale della X79-UD3 inizia con le rispettive suite della nota Software House FutureMark. Parliamo del 3DMark Vantage e del 3DMark 11. Mentre il 3DMark Vantage per l’ambito 3D esegue i test sfruttando le librerie grafiche DirectX 10.1 , la nuova versione 3DMark11 per i test grafici è compatibile con le librerie DirectX 11, per cui il carico computazionale sulle rispettive GPU nonché il flusso dati sul bus PCI-Express risulta essere più intenso. Entrambi i test sono compatibili con la tecnologia Hyper-Threading, per cui nel CPU test distribuiscono il calcolo su tutti i core logici. Su entrambe le versioni ci siamo assicurati di eseguire solo i test che interessavano i due sottosistemi CPU ed GPU disabilitando gli altri. Abbiamo altresì disabilitato la fisica a carico delle GPU, questo per sfruttare per il suddetto test il processore di sistema e non le GPU che diversamente grazie alla tecnologia CUDA di Nvidia avrebbero sfalsato i risultati, tipo come avviene per i test svolti in ambito agonistico Hwbot.

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Nel CPU test la X79-UD3 non si è comportata molto bene totalizzando un punteggio che si è rivelato essere ultimo dal confronto. Viceversa nel GPU test si è vista superare solo dalla ASUS Sabertooth X79.

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Nel graphic test si classifica terza, davanti solo alla scheda madre Intel, mentre nel CPU test risulta essere seconda.

 


 

Test Compressione Dati

Per i test di compressione ci siamo avvalsi dei programmi noti quali 7zip e WinRar. Di quest’ultimo abbiamo eseguito i test in entrambe le versioni, sia la stabile che la Beta, visto che la piattaforma X79, nome in codice Pattsburg è nuova e potrebbe non essere completamente sfruttata dai software in circolazione precedentemente alla sua uscita.

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Seppur con un esiguo distacco sul fronte del test eseguito con 7zip, con WinRar le cose sono andate meglio posizionandosi con entrambe le versioni al secondo posto, ma solo con la versione beta il distacco dalla Asrock è stato netto.

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Test Multimediali

La versione 3.0 dell’ x264 Benchmark è un evoluzione della 2.0 ed utilizza i più recenti encoder x264 r1342. Anche se in rete è disponibile la versione più nuova 4.0 del Benchmark, per uniformare i risultati con i test precedenti ci atterremo alla versione 3.0.

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Aida64 è un benchmark prezioso per misurare il bandwith da e verso la memoria ed è indicativo per misurare l’efficienza del sottosistema CPU/RAM.

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Mentre per x264 Benchmark la X79-UD3 ha mantenuto il secondo posto, anche se alla pari con la ASRock date le esigue differenze, confermato anche dai risultati di Bandwith di Aida64, non possiamo dire lo stesso sul fronte del Latency dove la UD3 si è posizionata ultima.

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Passiamo a Cinebench proposto in entrambe le versioni. Il benchmark si rivela utile per misurare le prestazione del sistema nelle operazioni di rendering impattando il sottosistema CPU/ RAM. La Sabertooth X79 è ancora in testa seguita dalle altre 3 schede madri le cui differenze si sono rivelate esigue per poter dichiarare un vincitore.

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Anche i risultati ottenuti con Handbrake non sono entusiasmanti. Il software misura le prestazioni velocistiche del sistema nel campo della conversione video. La vera vincitrice si rivela ancora una volta la ASUS seguita dal gruppo le cui differenze sono troppo esigue per dichiarare un vincitore per il secondo posto.

 

Fritz è un famoso gioco di scacchi che dal punto di vista del Benchmark offre un calcolo matematico previsionale delle mosse. E’ compatibile con la tecnologia Hyper Threading e per questo è in grado di distribuire il calcolo oltre che sui core fisici anche su quelli Logici.

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Test Rendering e Modellazione Grafica

Blender è un programma open source di modellazione, rigging, animazione, compositing e rendering di immagini tridimensionali. Dispone inoltre di funzionalità per mappature UV, simulazioni di fluidi, di rivestimenti, di particelle, altre simulazioni non lineari e creazione di applicazioni/giochi 3D.

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POV-Ray è un programma di ray tracing disponibile per una gran varietà di piattaforme. Originariamente era basato su DKBTrace, un programma sviluppato da David Kirk Buck and Aaron A. Collins. È stato anche influenzato pesantemente dal programma di ray tracing Polyray con il beneplacito del suo autore, Alexander Enzmann. Nelle versioni più recenti il motore di rendering è stato aggiornato profondamente per consentire il calcolo della illuminazione globale, delle caustiche, ed di elementi particellari per generare nubi, fuoco, vapore. Fa ora uso del multithreading, quindi si avvantaggia della presenza sul computer di processori multicore o più processori.

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Euler 3D prodotto dalla CaseLab basa il suo algoritmo sulle Equazioni di Euler e calcola le proprietà dinamiche dei fluidi dell’ala 445,6 aeroplastica prova AGARD. Il Benchmark è di tipo MultiThreading ed in fase di avvio viene settato il numero di core da utilizzare per il calcolo matematico.

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SiSoftware Sandra (System Analyser, diagnostica e Reporting Assistant) è uno strumento di diagnostica che permette di fornire informazioni dettagliate sulla configurazione hardware e software del computer. Un anno fa, SiSoftware rilasciò Sandra 2010 offrendo pieno supporto a Windows 7; a 18 mesi dal lancio di Windows 7, abbiamo assistito ad una vera e propria incoronazione del PC ad hub multimediale. Pochi mesi fa è stato rilasciato un benchmark dedicato alle unità Blu-Ray, ora gli autori si sono focalizzati sulla realizzazione di un nuovo benchmark: il Media Transcoding basato sulle Media Foundation di Windows 7. A tutto è stato affiancato un nuovo benchmark (Crittografia GPGPU) che permette un confronto diretto tra le prestazioni registrate dalla CPU (utilizzando i set di crittografia disponibili) e quelle della GPGPU.

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Test USB

Esaminiamo insieme il bandwith della GA-X79-UD3 lato connettività USB sia 2.0 che 3.0. Verranno utilizzati ATTO ed CrystalDiskMark per misurare i valori di Transfer-Rate connettendo la Memory Stick che abbiamo usato come campione; una Kingston DT Ultimate 64GB sia ad una porta USB 3.0 che sulla più lenta USB 2.0.

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Grazie allo standard USB 3.0 ed alla sua velocità più elevata le differenze in termini di Transfer-Rate sono palesi sia utilizzando ATTO che CrystalDiskMark.

 


 

Overclock

Prima di eseguire i test di Overclock abbiamo disabilitato le varie feature di risparmio energetico native nella CPU quali EIST/SpeedStep al fine di ridurre sulla CPU le variazioni di tensione dovute al forte assorbimento amperometrico conseguente dell’elevata frequenza e del forte carico di lavoro. Grazie al solido sistema di alimentazione 3D Power Digital PWM della Gigabyte è possibile agire sia lato BIOS che tramite l’interfaccia software 3D Power, regolando oltremodo il livello del Load-line Calibration

 

Questo parametro è molto importante per rendere quanto più stabile possibile l’erogazione della tensione alla CPU anche in presenza di forte assorbimento.

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Abbiamo scelto LinX grazie alla sua capacità di portare il livello di carico alla CPU al 100 % e poter verificare fino a che frequenza è possibile salire e stabilizzare il sistema dichiarandolo Rock-Solid compatibilmente con le temperature raggiunte. LinX, ricordiamo, è basato sulle librerie Linpack con le quali computa equazioni lineari restituendo un valore in “GFlops” (Miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo). Eseguire un Overclock vuol dire anche e soprattutto fare i conti con la temperatura raggiunta dal processore. In quanto modello di punta introdotto da Intel per il mercato Consumer e per giunta anche Esacore, l’i7-3960X è in grado di stressare efficacemente il sistema di alimentazione della X79-UD3. Vi proponiamo i risultati raggiunti tenendo conto che ci siamo affidati al Tool CPU-Z per il rilevamento dei voltaggi erogati.

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Come potete constatare il tool HWMonitor adoperato unicamente per monitorare le temperatura non è stato in grado di interfacciarsi correttamente con i sensori della X79-UD3. I primi risultati ottenuti con la GIGABYTE X79-UD3 e Core i7 3960X sono stati di buon livello permettendoci di raggiungere la frequenza di 4600 MHz in piena stabilità con LinX. Questi primi risultati sono stati ottenuti con il BIOS F4. In seguito ad alcuni problemi di surriscaldamento delle fasi, evidenziati da alcuni utenti mostrando addirittura in diretta l’esplosione delle fasi, GIGABYTE ha rilasciato il BIOS F7, che  andava a risolvere tale problema, scongiurando pericoli di danneggiamento dell’hardware. Vogliamo precisare che con opportuna ventilazione della zona di alimentazione, in redazione non abbiamo riscontrato problemi di surriscaldamento o instabilità. Il nostro consiglio per le schede madri X79 è sempre e comunque garantire un buon flusso d’aria sulle fasi in fase di overclock e di stress  pesante. Purtroppo l’aggiornamento al BIOS F7 ha reso molto problematico l’overclock della CPU, limitando pesantemente le capacità prima riscontrate.

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Consci che questo BIOS non rendeva giustizia alle potenzialità della X79-UD3 abbiamo attesa l’uscita di un nuovo BIOS. Il rilascio del BIOS F9, dopo un ottimo lavoro svolto dagli ingegneri della GIGIGABYTE, ha ridato nuova vita alla X79-UD3. Abbiamo quindi effettuato nuovi test utilizzando questa volta una CPU Core i7 3930K Step C2, con cui abbiamo testato anche la ASUS Rampage IV Formula.

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Con il nuovo BIOS abbiamo raggiunto l’ottima frequenza di 4800 MHz in stabilità con Linx e di 5300 MHz in overclock estremo, frequenza inferiore di soli 100 MHz a quella della Rampage IV Formula. Complessivamente ci siamo ritenuti soddisfatti dal lavoro svolto dagli ingegneri GIGABYTE per questa entry level nel segmento X79. .

 

Vi presentiamo infine una comparativa dei massimi valori di BCLK raggiunti in precedenza con la CPU core i7 3960X  con le tensioni di sistema a default. Le uniche voci che abbiamo modificato sono state quelle relative al moltiplicatore delle RAM sceso a x13,33 e quello della CPU sceso a x30, abbassando entrambi i valori di frequenza, di modo che non costituissero un collo di bottiglia. La X79-UD3 si è comportata piuttosto bene, distaccando la Sabertooth X79

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Conclusioni

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Confezione 4,5 stelle
Prestazioni 4 stelle - copia 2
Overclock 4 stelle - copia 2
Estetica 4 stelle - copia 2
Materiali 4 stelle - copia 2
Rapporto Qualità / Prezzo 5 stelle - copia
Complessivo 4 stelle - copia 2

 

 

Eccoci finalmente a trarre le conclusioni sulla GA-X79-UD3. Questa scheda madre la si può acquistare ad un prezzo particolarmente allettante per essere una scheda di fascia high-end circa 180€! Anche se potrebbe sembrare elevato rispetto ad una scheda madre LGA 1155, è uno dei prezzi più bassi per una scheda X79, compatibile con il 4-way SLI e CrossFireX. Ovviamente,  essendo il chipset X79 creato da Intel a supporto per i processori di fascia High-End (con il socket LGA 2011), questo ha influito sul prezzo in fase di produzione. E’ anche vero che la X79-UD3 è il modello entry level della famiglia di 5 schede X79 del produttore Gigabyte (che ricordiamo essere: UD3, UD5, UD7, UD9 e G1 Assassin2) e per questo non possiamo che giudicare positivamente il prodotto, perché è stata all’altezza di schede di fascia ben più alta come lo è la ASUS Sabertooth X79. A conferma di questa tesi è il costo della Sabertooth X79 ben maggiore rispetto alla X79-UD3 ed alla ASRock Extreme4. Dobbiamo inoltre ricordare che la Sabertooth X79 (come pure la Rampage IV Extreme) presentano una gestione non corretta del Turbo Boost, che viene mantenuto al massimo livello anche quando tutti i core sono attivi, influenzando chiaramente i risultati prestazionali a default.

In merito all’overclock il nostro giudizio è un po’ incerto, non possiamo chiaramente non menzionare i problemi riscontrati col BIOS F7, il cui rilascio denota evidentemente un sistema di alimentazione, o per lo meno un sistema di dissipazione della stessa, non di primissima qualità. D’altro canto dobbiamo ricordare che è un modello entry level e che tutto sommato si è comportata molto bene con i primi BIOS e soprattutto con l’ultimo BIOS F9. Senza dubbio è un’ottima scheda per daily use, mentre per chi desidera fare overclock estremo, sarà meglio puntare a modelli di fascia più alta, che GIGABYTE non fa mai mancare ai propri utenti. Molto intuitivo inoltre il nuovo BIOS 3D, una vera innovazione nel settore.

PRO

  • Rapporto qualità/prezzo
  • Nr. Porte SATA3 6Gbps
  • BIOS accattivante
  • Stabilità

 

CONTRO

  • Non adatta per Overclock estremi

 

 

 

Un ringraziamento va a Gigabyte per l’invio del sample ed aver permesso questa recensione.

Valter D'Attoma

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