Stiamo parlando della nuova generazione di chipset serie 7 pensati per le prossime piattaforme Intel con socket LGA 1155. Il nuovo chipset Intel Z77 rappresenta una consistente innovazione rispetto alla precedente generazione, introducendo finalmente il supporto nativo allo standard USB 3.0, di cui Intel è stato il primo promotore. Noi abbiamo avuto l’occasione di testare la Z77A-GD65 che porta in dote il chipset nella sua variante più spinta. Vediamo quali assi nella manica nasconde.
Il layout è contraddistinto dal perfetto connubio di colori blu e nero.
Il socket è il medesimo del precedente generazione, LGA 1155, con la tipica chiusura a singolo perno centrale. Predominanti i due dissipatori passivi uniti con tecnologia Heat Pipe.
La componentistica di derivazione militare si è ulteriormente evoluta che adesso è di 3° generazione. I condensatori allo stato solido Hi-c Cap, le induttanze SFC, uniti ai nuovi integrati DrMOS II offrono quanto di meglio e tecnologicamente avanzato si può trovare su schede madri del fornitore MSI.
Nel pannello I/O posteriore troviamo due delle 4 porte gestite dal chipset, mentre le schede madri con chipset Intel Z68 dovevano ricorrere a controller di terze parti. Chiudono il quadro delle connessioni 4 porte USB 2.0, una connessione fast Ethernet 10/100/1000 controllati dal chip Intel 82579V, i consueti 6 jack da 3.5mm per l’audio HD 7.1 canali gestiti dal Realtek ALC898. Abbiamo numerose uscite video, come una connessione in standard HDMI, un’uscita 15 pin D-Sub (VGA), un’uscita DVI. Completano il quadro generale delle connessioni posteriori due connettori, uno coassiale ed un altro SPDIF ottico. Infine non poteva mancare il consueto pulsante per il Clear del CMOS.
Il numero di slot d’espansione beneficiano del nuovo standard PCI Express 3.0. Tre sono meccanicamente ed elettricamente compatibili con lo standard x16, mentre i restanti 4 (neri) sono a velocità x1.
Dalle macro risaltano il chip Fintek F71889AD dedicato a numerose funzioni di monitoring ed il chip Audio Realtek ALC898 che permette di realizzare un sistema Hi-Fi multicanale fino ad un massimo di 8 canali (7.1) in alta definizione e conforme alle specifiche Azalia 1.0.
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I connettori che troviamo lungo la linea di base perimetrale della Z77A-GD65 provvedono a replicare ulteriormente i connettori audio nonché USB2 ed USB3, oltre al FireWire 1394
Grazie ai processi di miniaturizzazione che consentono di inglobare nella CPU sempre maggiori funzionalità, al South Bridge è relegato il solo compito di gestire i canali per i dispositivi di massa, audio ed Ethernet. Per cui il calore che si sviluppa è minimo e i dissipatori utilizzati sono scelti più per un impatto estetico che di reale necessità. Utilissimo invece si rivela ancor oggi il display a 2 cifre per la lettura dei codici in fase di boot e poter intervenire in modo mirato all’occorrenza in caso di problemi. Per finire il numero di porte SATA presenti sul PCB direttamente collegate al Chipset Intel Z77 sono 6, di cui le 2 bianche in standard SATAIII 6Gbps, le altre 4 nere sono invece in standard SATAII 3 Gbps. Sono presenti inoltre altre due connessioni SATAIII 6Gbps (anch’esse bianche) ma sono collegate al controller ASMedia ASM1061.
Altra novità nella Z77A-GD65 troviamo i V-Check Points, come li chiama il fornitore che offrono con l’ausilio di un Multimetro la possibilità di lettura diretta delle tensioni rispettivamente del Vcore, Vtt, Vddr, Vgpu e del Vpch. Altra novità che farà piacere chi utilizza le Mainboard a banco, i tasti di Accensione, Reset e OC Genie con cui si può richiamare un livello di overclock pre-impostato dall’utente, che in questa edizione è stato aggiornato alla versione 2.
I 4 slot di memoria presenti sul PCB, di tipo DDR3, consentono d’installare un massimo di 32 GB distribuiti su 4 Dimm da 8 GB ciascuna e tramite overclock MSI con la Z77A-GD65 riesce a spingere la frequenza delle memorie fino a 2666 MHz.
Utilizzando i componenti hardware in tabella abbiamo eseguito alcuni test per verificare, in anteprima assoluta e con l’ultima versione di Bios che il fornitore ci ha fatto avere, la competitività della scheda comparata ad altre soluzioni di altri brand, a parità di socket.
Test Sintetici
Test Compressione Dati e Multimedia
Ed ecco il livello di Overclock che siamo riusciti ad ottenere con l’ausilio del noto tool LinX con librerie Linpack aggiornate. Potete osservare la capacità computazionale massima raggiunta di 110,7940 Gflops
I test di overclock sono stati svolti a temperature abbondantemente sotto lo zero, servendoci di un sistema Phase Change realizzato dalla ditta Dimastech di Brescia. Alcuni tool scelti sono utilizzati anche in ambito agonistico. Abbiamo raggiunto frequenze davvero elevate, grazie ad un controllo della tensione della CPU che permette di raggiungere addirittura il valore di 1.8V senza alcuna modifica.
Conclusioni
Le prime impressioni che la MSI Z77A-GD65 ci ha regalato sono senz’altro positive, se non altro per la stabilità raggiunta grazie al sistema di alimentazione che non ha avuto tentennamenti nemmeno sotto overclock spinto. I margini di miglioramento che si otterranno con versioni di BIOS più maturi permetteranno alla Z77A-GD65 di sprigionare tutto il suo potenziale anche con i nuovi processori Intel Ivy Bridge.
In questa nuova scheda si aggiungono anche due feature interessanti che adesso si aggiornano ad una nuova versione, Click BIOS II e OC Genie II.
Il Click BIOS II è un interfaccia utente di tipo grafica disponibile sia in UEFI BIOS che in Windows, è possibile cambiare i vari parametri sia attraverso un facile click del mouse sia attraverso uno sfioramento dello schermo dato che è pienamente supportato la modalità di controllo touchscreen.
L’OC Genie II permette con estrema facilità, toccando un pulsante, di variare parametri come velocità e voltaggio di CPU e RAM e degli altri componenti.
MSI ha compiuto un ottimo lavoro, stabilità, qualità della componentistica e prezzo che si spera (se si guardano le schede precedenti) non sarà alto. Restate sintonizzati per la recensione completa!
Valter d’Attoma