Ciao Mondo 3!

RAMPAGE_IV_FORMULA_1Appartenente alla serie ROG dedicata agli Hardcore Gamers, la scheda madre Rampage IV Formula è una alternativa più economica rispetto al modello di punta Rampage IV Extreme, senza rinunciare tuttavia a prestazioni e feature di altissimo livello. Entrambe sono destinate alle piattaforme enthusiast Intel LGA 2011, con chipset X79. Nelle prossime pagine vi sveleremo pregi e difetti, caratteristiche e, perché no, effettueremo test di overclock anche estremi, per metterne alla prova le doti che tutti ci aspettiamo da una motherboard di classe ROG.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Asus è un produttore di fama mondiale nel settore IT, con un catalogo che spazia dai monitor, ai notebook fino a componenti più specifici per la realizzazione di PC ad alte prestazioni. Produttore Taiwanese, nasce nel 1989 con l’obiettivo di distinguersi nel settore del Consumer Electronics dapprima con prodotti quali componenti hardware, per proseguire poi con prodotti per gaming, dedicati alla comunicazione, estendendo infine la sua gamma produttiva al settore Business. Nel campo dell’Overclocking e del fai-da-te la Asus è apprezzata da una larga schiera di utenti per la propensione e l’affidabilità dei suoi prodotti, caratterizzati inoltre da feature esclusive per la buona riuscita dell’overclock, e questo rende i suoi prodotti molto competitivi. La massima espressione in tal senso è rappresentata dalla serie ROG (Republic of Gamers) e, in questo articolo, ci apprestiamo ad analizzare la Rampage IV Formula quale scheda di punta Asus per la linea gaming avendo molti assi in comune con la Rampage IV Extreme. Come tale sarà  in grado di soddisfare gli utenti più accaniti dell’overclock.

 


 

Caratteristiche esclusive principali

Presentata in 2 varianti, sia con in bundle il gioco Battlefield 3, sia senza, ci siamo chiesti cosa rende vincente questo prodotto e soprattutto per quale motivo l’utente che si appresta ad acquistare una ROG dovrebbe rinunciare alla regina di casa Asus, la Rampage IV Extreme per acquistare la Rampage IV Formula. Il risparmio è di circa 50-60€, non molti se consideriamo comunque un prezzo medio di  circa 280€. Di sicuro la tabella comparativa ci può chiarire le idee.

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Dalle specifiche tecniche si capisce che le differenze sono molto poche ma finalizzate a differenziare il target di acquisto. Mentre la Rampage IV Extreme offre quanto di meglio è possibile trovare su una scheda madre per essere adoperata in ambito overclock estremo, la Rampage IV Formula si candida per essere la piattaforma ideale per il gaming estremo senza per questo rinunciare a strumenti avanzati hardware e software garantiti dal marchio ROG. Se da un lato nella Rampage IV Formula mancano alcune feature relative all’overclock ed in particolare il modulo Bluetooth per poter controllare i parametri del BIOS da dispositivo esterno, dall’altro la Rampage IV Formula sfoggia una sezione audio migliorata, che prende il nome di SupremeFX III e che permette di migliorare notevolmente la qualità rispetto al classico audio integrato on-board.

Vediamo insieme cosa rende cosi speciale la Rampage IV Formula:

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Pieno supporto alla famiglia di processori di ultima generazione Intel Sandy Bridge-E e Socket 2011 con Controller di Memoria DDR3 a 4 canali integrato all’interno del processore e grazie alle doti della Rampage IV Formula, si possono utilizzare DIMM di memoria fino alla frequenza di 2400 MHz in overclock. Sono installabili solo 4 DIMM di memoria contro gli 8 del modello Extreme.

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Il chipset di nuova generazione X79 Express migliora la stabilità e massimizza le prestazioni grazie anche ai canali SATA 3 a 6 Gb/s di cui la Rampage IV Formula nel implementa 2 SATA3 e 4 SATA2 a tutto beneficio della velocità e riduzione dei tempi di trasferimento.

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Dotata del bus di ultima generazione PCI Express 3.0, offre il doppio della banda ben 32 GB/s a 16x rispetto al precedente bus PCI-Express 2.0. Ben 4 slot PCI Express 3.0 16x per offrire le massime prestazioni grafiche di gioco (richiede schede video progettate con questo standard pur essendo retro compatibile).

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Perché limitare il proprio sistema di gioco quando si possono implementare configurazioni SLI oppure CrossFireX fino a 4 schede grafiche per degli effetti ed una risoluzione di gioco eccezionale e senza scatti? ASUS sfrutta tutte le potenzialità della piattaforma LGA 2011 per offrire agli utenti un’esperienza di gioco unica.

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Uno degli assi della manica che candida la Rampage IV Formula ad essere la migliore piattaforma di gioco è l’adozione del sistema audio SupremeFX III ad 8 canali HD che permette di avere sul PC la stessa purezza di suono dei sistemi Hi-Fi di classe High-End. A contribuire ciò e l’eccellente lavoro svolto dagli ingegneri Asus, la Rampage IV Formula è dotata di condensatori Giapponesi selezionati da 1500 μF e di attacchi jack placcati in oro onde ridurre le distorsioni audio al minimo. A titolo conoscitivo, tale sistema ha superato severi test offrendo un rapporto segnale-rumore (SNR) di 110dB. A corredo del sistema audio SupremeFX III vi sono avanzati strumenti software realizzati da Creative come EAX  5.0 ADVANCED HD, Creative  ALchemy e THX  TruStudio PRO per offrire all’utente un’esperienza audio sul PC viva, simile a quella disponibile sui sistemi Theater Hi-Fi da salotto, sia durante sessioni di gioco che di riproduzione di film in tecnologia digitale come il BluRay.

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Efficienza energetica e consumo di corrente ottimale grazie ai condensatori da 10k Black Metallic Giapponesi. L’erogazione dell’alimentazione avviene grazie al sistema di controllo digitale Extreme Engine Digi+ II. Forte del successo riscontrato dalla prima versione, fornisce tensioni stabili e precise a tutto beneficio della stabilità operativa e della vita dei componenti di sistema oltre ad avere componenti in grado di operare a basse temperature come quelle raggiunte da sessioni di overclock estremo.

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Plug and Overclock – Tweak la strada dell’Hardcore! Gli appassionati della serie ROG conoscono bene i vantaggi di tale tecnologia, tramite un pc/notebook esterno si possono monitorare e regolare in tempo reale i parametri di temperatura e tensione del sistema grazie al cavo USB fornito in dotazione ed alla suite ROG Connect.

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GameFirst per delle sessioni di gioco LAN senza interruzioni e più reattive. Sfruttando la tecnologia Intel Gigabit Ethernet, il tool ROG GameFirst ottimizza in modo intelligente i pacchetti in transito sulla porta Ethernet dando priorità a quelli in uso dal gioco anche quando contemporaneamente stiamo scaricando tramite protocollo HTTP o attraverso software P2P.

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Grazie al nuovo X-Socket non è più necessario cambiare dissipatore in quanto gli ingegneri ASUS hanno mantenuto la compatibilità degli attacchi con il vecchio socket 1366, a tutto beneficio del risparmio.

 



Software in Dotazione

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Viene offerto in bundle uno degli antivirus più potenti in grado di difendere il sistema da attacchi grazie a tecnologie avanzate di protezione. Molto utile quando si ha il sistema connesso ad una rete, come le sessione di Game Lan Party.

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Una suite completa consente all’utente di virtualizzare dischi ottici cosi da ridurre i tempi di caricamento o d’installazione del gioco, grazie al fatto che le immagini risiedono sull’hardisk.

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Con ROG CPU-Z si ha a disposizione la famosa suite in tema ROG, dal look accattivante, per monitorare in tempo reale tutti i parametri vitali del sistema.

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Con la preziosa utility Mem Tweak-IT non è più necessario riavviare il sistema ed entrare nel bios per regolare i timing di accesso delle RAM: si può fare tutto da Windows in tempo reale e senza riavviare.

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Le porte in Gigabit Lan di derivazione Intel sono quelle che hanno la maggiore velocità a fronte del minor consumo di CPU ed una stabilità davvero eccezionale. Dal lato software le sorprese sono molteplici. Dalla famosa utility ROG Connect che permette di modificare i parametri da un secondo PC, agli strumenti software integrati nel DVD presente nel bundle della Rampage IV Formula. Ecco quindi una carrellata d’immagini che sono esaustive e di chiara comprensione circa l’impiego di tali software.

 

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Specifiche tecniche

Di seguito la tabella delle specifiche tecniche comparate con la versione Extreme da cui si differenzia per il settore Overclock estremo per cui è stata concepita.

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Pur essendo progettata per massimizzare il campo Ludico di gioco, la Rampage IV Formula non è da meno in quanto a fasi di alimentazione e componentistica (giapponese) onde riuscire ad eseguire anche le sessioni di overclock più estreme. Un po’ meno estrema il sistema di dissipazioni delle fasi. Nella Rampage IV Extreme il dissipatore delle fasi è infatti collegato tramite heatpipes anche al dissipatore del southbridge, quest’ultimo attivo, ovvero dotato di ventola. Il sistema adottato nella Rampage IV Formula è comunque ottimo, permettendo di tenere a bada un overclock daily use, senza incappare in problemi di throttling. Di seguito il layout delle due ASUS ROG a confronto.

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Abbiamo visto in precedenza molte delle feature di questa scheda madre ROG. Non possiamo fare a meno di effettuare una piccola comparativa anche con la serie ASUS X79 standard, e con la Sabertooth X79, appartenente alla serie TUF. Ebbene, anche in questo caso ASUS ha scelto di differenziare l’offerta, proponendo caratteristiche non presenti nella serie ROG. Ci riferiamo in particolar modo ai controller Sata 6Gb/s 8192 e all’utilissima feature ASUS SSD Caching. Le ROG X79 sono infatti sprovviste di questa feature, adottando dei più economici controller Sata 6Gb/s ASMedia 1061. Ancora una volta l’utente Enthusiast è costretto a scegliere tra Sabertooth X79, Rampage IV Formula, Rampage IV Extreme, in base alle feature a cui è più interessato, non esistendo una scheda madre davvero top di gamma che racchiuda tutte caratteristiche contemporaneamente. Una politica ardita da parte di ASUS, effettuata in virtù della grande supremazia in questo settore, non smentita ma anzi evidenziata nella realizzazione delle complesse mainboard per piattaforme LGA 2011. Una volta consci delle limitazioni di ciascun modello, l’utente non potrà che rimanere soddisfatto dalla scelta finale, dal momento che tutte e tre garantiscono prestazioni di primo livello e ottime capacità di overclock.

 


 

Packaging e primo contatto

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Come si evince dalla confezione abbiamo ricevuto in laboratorio la versione con in bundle il gioco Battlefield 3.

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La confezione ripercorre la tipica apertura a libro, come già abbiamo visto con i precedenti prodotti della linea ROG. In questo modo il produttore ha una superficie più ampia per dare un assaggio “grafico-descrittivo” delle tecnologie implementate nella Rampage IV Formula.

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Stesso discorso per la parte retrostante della confezione dove troviamo preziose informazioni inerenti alle specifiche della scheda nonché l’elenco delle porte del Back Panel I/O.

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Il bundle comprende quanto segue:

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Potete notare il cavetto bianco per attivare le funzionalità ROG Connect


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Le schede madri della serie ROG sono riconoscibili dai toni rossi su base nera con cui si distinguono gli slot PCI-Express a 16x, gli slot che ospitano i moduli RAM e le porte Sata III. La scelta del layout segue le specifiche Intel. Il form factor è quello ATX. Di sicuro non vi sono sfuggiti i particolari dei tasti di ON/OFF e di Reset nonché lo switch la cui utilità la spiegheremo più avanti. Notate i due grossi dissipatori attorno al socket uniti da heatpipe, assieme al Southbridge ed al piccolo dissipatore che si distingue per la dicitura Republic of Gamers che andremo ad analizzare più avanti.

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Il socket è ben isolato dagli altri elementi  circostanti, quindi non sarà difficile coibentarla tramite neoprene evitando di far uso di gomma pane e sporcare cosi il PCB sottostante.

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Particolare della zona socket da cui si evince il nuovo sistema di attacco a doppia chiusura del socket 2011. Notate la lunga fila di condensatori a lato socket, segno della cura progettuale del sistema di alimentazione messo a dura prova dal consumo dei processori di ultima generazione Sandy Bridge-E. Ricordiamo che la Rampage IV Formula dispone di 8 fasi per la CPU, 3 per il VCCSA e 4 per le RAM.

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Spiccano  i fori passanti  del socket LGA 2011 (4 boccole) e soprattutto l’esclusivo sistema X-socket, per permettere l’installazione di alcuni dissipatori compatibili soltanto con il socket LGA 1366. Notiamo inoltre il classico connettore ad 8 Pin per l’erogazione supplementare di corrente al socket.

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In questa macro portiamo alla vostra attenzione l’utilissimo micro pulsante Q-RESET (in rosso). In caso la CPU si blocchi durante sessioni di overclock estremo sotto LN2, può venir utile tale pulsante che premuto toglie temporaneamente la tensione alla CPU. Il più delle volte si riesce a ripristinare lo stato operativo ed a riavviare il sistema. Sotto al tubicino dell’Heat-Pipe potete notare uno dei 3 chip DIGI+. In questo caso il chip in figura effettua il monitoraggio e il controllo delle tensioni alla zona socket. Gli altri due, come vedremo, sono destinati al controllo delle RAM.

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Analizziamo ora le porte I/O posteriori. Da sinistra il primo blocco comprende un attacco PS2 misto per Tastiera/Mouse e sotto 2 primi attacchi USB2.0. A seguire un primo pulsante per effettuare il Clear CMOS. Alla sua destra l’uscita ottica SPDIF ed un pulsante per inizializzare la connessione ROG Connect, contraddistinto da due anelli concatenati. La funzione ROG Connect, per il controllo dell’overclock tramite altro PC o notebook, avviene tramite cavetto bianco da collegare alla porta USB (bianca) subito a destra del pulsante. Sopra ad essa 3 porte nere in standard USB 2.0. Procedendo verso destra abbiamo il blocco successivo che comprende i primi 2 attacchi blu che sono USB 3.0, mentre i sottostanti rossi sono porte eSATA3 a 6 Gb/s. Il prossimo blocco comprende un attacco Ethernet in standard Gigabit e sotto altre due porte USB 3.0. Per finire l’ultimo blocco con i classici 6 attacchi dedicati ai segnali IN/OUT audio.

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In evidenza il connettore molex EZ-Plug ausiliario per fornire corrente supplementare ai connettori PCI-Express in caso di sessioni di overclock spinto (ad esempio con raffreddamento ad azoto liquido) con schede video particolarmente esose in termini di consumi.

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In figura il dissipatore con la dicitura Republic of Gamers. La funzione come per gli altri 2 attorno al socket, di fatto è la stessa. In questo caso raffredda il chip di alimentazione della zona PCI-Express.

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Proseguendo verso sinistra lungo il perimetro esterno, oltre il blocco porte di cui vi abbiamo parlato prima, vi presentiamo una macro in cui si distinguono i 3 chip ASMEDIA di cui un ASM1061 che funge da controller SATA 6 Gb/se  2 ASM1042 con cui ASUS per gestire le 4 porte USB 3.0 posteriori.

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Il protagonista di questa foto è il chip audio evoluto SupremeFX III che rappresenta al momento la massima tecnologia di casa Creative in fatto di gestione dei segnali audio. In tale zona notiamo il chip coperto da una placca in acciaio che va a schermare le interferenze elettromagnetiche (EMI), e i condensatori di filtraggio della zona audio.  La zona audio è chiaramente delimitata da una linea gialla, che durante il funzionamento si illuminerà di rosso, assieme al logo ROG presente  nelle vicinanze. L’audio Supreme FX III è una delle caratteristiche assenti nella Rampage IV Extreme che di fatto differenzia e posiziona la Rampage IV Formula per il settore Hardcore Gamers.

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Ecco l’insieme degli slot PCI-Express di cui distinguiamo quelli in rosso a lunghezza piena e compatibile con il nuovo standard 3.0 (che di fatto raddoppia la banda del precedente standard PCI-Express 2.0), mentre i due in nero sono PCI-Express 2.0 con velocità 1x. Accanto agli slot PCI Express 3.0 notiamo degli integrati, anch’essi di produzione ASMedia che implementano la complessa codifica 128b/130b, per garantire la migliore efficienza rispetto alla precedente 8b/10b, implementata nello standard PCI Express 2.0.

Schematizziamo in tabella le velocità dei singoli slot

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Le configurazioni possibili sono le seguenti:

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Si evince quindi che in caso di configurazione dual VGA il primo slot ed il terzo sono quelli da occupare per primi, avendo un collegamento elettrico 16x, mentre i restanti secondo e quarto sono slot con collegamento elettrico ad 8x. Altro particolare che portiamo alla vostra attenzione è il grosso chip con la dicitura ROG presente tra lo slot 4 e 6 (in rosso). L’utilità di tale chip è alla base delle feature dei prodotti della serie ROG, ne abbiamo accennato in precedenza i vantaggi e presenteremo più avanti il software che sfrutta tale chip. Altro aspetto ma di minore importanza è il posizionamento della batteria (a pastiglia) presente tra il primo ed il secondo slot. Chiaramente avendo i 2 pulsanti (esterno e sul PCB) per il reset del CMOS, non avremmo bisogno di asportarla per un reset ma all’occorrenza dovremmo smontare la VGA primaria (presente sul primo slot) per poter asportare la batteria.

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Passiamo adesso ad elencare la zona di connettività interna. Partendo da sinistra abbiamo il Front Panel Audio (AAFP) con cui replicare sullo chassis all’esterno gli attacchi audio IN/OUT. Proseguendo verso destra troviamo 2 contatti dedicati ad attivare il LOGO LED e per il collegamento di un connettore digitale Audio SPDIF.

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Troviamo poi 2 primi attacchi per le ventole a 4 Pin e alla loro destra un pulsante per lo switching tra i 2 bios. Grazie a questa tecnologia se fallisce il boot di avvio tramite il BIOS 1 possiamo utilizzare il secondo BIOS e risolvere nell’immediato per poi, in un secondo momento, dedicarci ai problemi di avvio del Bios 1 in tutta tranquillità. A lato i 2 chip del Bios Winbond dove son presenti anche 2 Led che indicano lo stato se attivo o meno. In alto, non di minor importanza, è presente il chip Nuvoton NCT6776F che si occupa di monitorare parametri come le temperature, la velocità delle ventole ed anche le tensioni di alimentazione del sistema, come già visto nella Sabertooth X79.

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Oltre ad un altro attacco a 4 pin per ventole, abbiamo 3 connettori dedicati al collegamento USB 2.0 per un totale di 6. Per finire, sempre sulla stessa linea abbiamo il classico System Panel Connector mentre in alto, senza dicitura, notiamo un attacco ad 8 Pin ad utilizzo esclusivo dell’assistenza Asus.

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Cambiando lato per prima cosa vediamo un altro chip ASM1061 di cui vi abbiamo parlato pocanzi.

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Ecco il complessivo di porte SATA. In rosso sono porte SATA3 6Gb/s di cui le prime 2 (da sinistra) sono servite dal chip ASMedia, mentre le restanti sono collegate direttamente al chipset Intel X79 (Pattsburg). Le successive 4 porte (in nero) sono in standard SATA2 3Gb/s, anch’esse gestite dal chipset Intel. Verso l’interno s’intravede il grosso dissipatore che sovrasta il chip X79 che ricordiamo si occupa del traffico verso e dalla CPU alle periferiche Sata e dell’insieme I/O e LAN oltre alle 8 linee PCI-Express aggiuntive (vedi schema nella sezione: Caratteristiche esclusive e principali).

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In foto partendo dal basso e da sinistra abbiamo un connettore per 2 porte USB 3.0, sempre gestite da controller ASMedia, alla sua destra il classico connettore Power in standard ATX mentre sotto di esso i punti di contatto per la rilevazione delle singole tensioni di CPU VTT, VCore, VDDR, VPCH etc., tramite i puntali di un multimetro. In aggiunta i LED per l’indicazione di stato della CPU, delle RAM, della VGA e di Boot. In alto potete scorgere il secondo chip DIGI+ mentre in rosso possiamo vedere i primi due slot di memoria.

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In rosso il multi-switch per l’attivazione/disattivazione degli slot PCI-Express. Grazie ad essp non è necessario spegnere il sistema e perdere tempo per staccare la VGA, ma basta semplicemente spostare in basso lo switch inerente allo slot contraddistinto dal numero per disattivare la scheda ivi installata. Troviamo inoltre i classici tasti di reset e di avvio, utili per chi utilizza la scheda madre su banchetto. In basso l’interruttore per operare in modalità SLOW-MODE. Esso permette di aggirare i crash quando si è vicini alla soglia di Cold-Bug del processore causati da momenti di fermo tra una sessione di bench e l’altra. In alto, adiacente il connettore a 4 pin per le ventole abbiamo l’utilissimo switch per operare in modalità LN2, in questo modo si usufruiscono di automatismi atti a risolvere problemi di Cold-Boot dovuti a temperature estremamente basse. Fate attenzione a non attivare inavvertitamente  questi due switch durante l’utilizzo quotidiano, potrebbero portare ad instabilità del sistema. Oltre ai connettori per ventole, troviamo l’utilissimo display LED per risolvere tramite codici eventuali errori di boot del sistema. Per finire troviamo la presenza del terzo chip DIGI+ dedicato a stabilizzare i voltaggi erogati alle RAM.

 


 

BIOS

Con l’introduzione dello standard UEFI (Unified Extensible Firmware Interface) molti produttori hanno personalizzato a piacere l’interfaccia del BIOS. Il vantaggio è innegabile dato che è possibile navigare con il solo ausilio del mouse. Il BIOS della serie ROG introdotto da Asus ha una combinazione di colori che richiama lo stile che da sempre contraddistingue la serie ROG. Come potete vedere è suddiviso in sezioni, per un totale di 6. La prima e più importante è la vera centrale di comando per procedere alla personalizzazione delle frequenze/tensioni, ossia overcloccare il sistema.

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I parametri sono molteplici, fin troppi per l’utente medio. Segno che l’accuratezza che gli ingegneri hanno dedicato in fase di progettazione ai dettagli per supportare l’overclock è veramente notevole.

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La seconda sezione è più che altro informativa:

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La sezione Advanced è dedicata alla personalizzazione dei collegamenti verso i dispositivi di storage oppure di connettività, nonché ai parametri relativi alle tecnologie di risparmio energetico insite nella CPU.

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Utile la sezione Monitor per impostare le soglie di alert di temperatura oltre che i regimi di rotazione delle ventole collegate al sistema.

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La quinta sezione è lapalissiana come per la sezione Monitor, ove s’imposta l’ordine di avvio tra le periferiche.

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Più interessante la sezione Tool dove oltre ad interrogare il chip SPD dei moduli RAM installati, è possibile avviare ed aggiornare il bios tramite EZ-Tool. Il sottomenu BIOS Flashback permette di copiare i settaggi da un BIOS all’altro, per riparare ad esempio un aggiornamento non andato a buon fine. Con Go Button, invece, è possibile definire un profilo di overclock richiamabile tramite l’apposito tasto presente sulla scheda madre.

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Sistema di prova e Metodologia di test

I test che abbiamo scelto servono a misurare la competitività della scheda con applicazioni uso ufficio, anche se, chi acquista la Rampage IV Formula di certo non è per usarla su un computer da ufficio. Ma i grafici danno un’idea di massima nonché servono a misurare “ad armi pari” l’attenzione nella progettazione delle prestazioni, la stabilità e la competitività tra brand. Oltre a questo misureremo le velocità di trasferimento sulle porte USB per poi procedere agli usuali test di LinX e raggiungere un livello “accettabile” di Overclock da mantenere in Daily. Procederemo poi a test di Overclock spinto, per verificare la bontà e la propensione della scheda all’overclock estremo sotto freddo. In questo modo verificheremo se la Rampage IV Formula, progettata per gli Hardcore Gamers, sia in grado di mantenere il livello che ci si aspetta da una ROG di casa Asus. Partiamo dall’elencare i componenti hardware utilizzati per i test

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Il raffreddamento adottato è quello del nostro laboratorio, costituito da componenti professionali come il waterblock EK Supreme HF Cu oppure la pompa Laing DDC1 Plus con annesso Top Reservoir della EK e radiatore TFC Xchanger 360 accoppiato a 3 Nanoxia FX12-2000.

 


 

Test Sintetici

Partiamo dalle 2 famose suite della FutureMark, di cui abbiamo eseguito i test di calcolo fisico per misurare le performance del sottosistema CPU/RAM

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Il 3DMark 11 è il tool più recente in termini di uscita e quindi compatibile con le librerie DirectX 11, mentre il 3DMark Vantage in quanto più datato si avvale delle librerie DirectX 10.1. Entrambi sollecitano sia la sezione video che il sottosistema CPU/RAM che è quello che interessa a noi, per cui abbiamo scelto la modalità Advanced e selezionato solo i test riguardanti il calcolo fisico. Tramite il control Panel Nvidia abbiamo scelto la CPU come elemento di calcolo, in modo da non sfalsare i risultati con la tecnologia Cuda che spalma il calcolo fisico anche sulla/e GPU. Come vedete la vincitrice è la Asus in entrambi i test, il perché lo spiegheremo più avanti.

 


 

Test Compressione Dati

I test che seguono sono stati scelti in quanto concentrano il calcolo sui sottosistemi CPU/RAM. Molti dei test sono noti perché utilizzati ufficialmente dallo Staff di XtremeHardware.it , altri sono stati inseriti per ampliare gli strumenti di test e dare una valutazione più globale sotto tutti gli aspetti. 7zip è il noto tool che esegue la compressione/decompressione di più pacchetti restituendo i 3 valori rappresentati nel grafico.

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Ci siamo soffermati quando abbiamo visto un GAP così marcato, confermato da più esecuzioni preceduti da riavvii del sistema per liberare la RAM. La spiegazione è semplice, la Rampage X79 Formula innalza la frequenza del processore i7-3930K a 3,8 Ghz anche quando vengono utilizzati tutti i core. Viceversa gli altri due modelli seguono le specifiche Intel limitando la frequenza a 3,5GHz in full load. Logicamente i test sono stati condotti con i sistemi a default, nessuna variazione manuale è stata eseguita ai parametri dei rispettivi BIOS tranne che allineare la frequenza ed i timings dei banchi RAM a 1600 8-8-8-24 1T.

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Viceversa i test di WinRAR, sia in versione stabile che Beta, mostrano un sostanziale allineamento tra le tre schede. Questo probabilmente perché WinRAR, pur essendo un test multi-core, non riesce a sfruttare al 100% la CPU, specialmente con Core Parking attivato. (Vedi http://www.xtremehardware.com/recensioni/processori/core-parking-in-windows-seven-prestazioni-di-winrar-con-sandy-bridge-201111226091/)

 


 

Test Multimediali

I test a seguire sono indicativi nel misurare le prestazioni del sistema a manipolare/convertire file video, per questo sono influenzati principalmente dal sottosistema CPU/RAM.

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Viceversa, Aida64 è famoso ed utilizzato per misurare il Bandwith da e verso la memoria.

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Passiamo alle note suite CineBench proposte in entrambe le versioni. La Asus surclassa gli altri modelli grazie al più efficiente sistema del turbo e della frequenza più alta.

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Ne da conferma anche Fritz che è un test che sfrutta l’unità in virgola mobile della CPU.

 


 

Test Rendering e Modellazione Grafica

Blender è un programma open source di modellazione, rigging, animazione, compositing e rendering di immagini tridimensionali. Dispone inoltre di funzionalità per mappature UV, simulazioni di fluidi, di rivestimenti, di particelle, altre simulazioni non lineari e creazione di applicazioni/giochi 3D.

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POV-Ray è un programma di ray tracing disponibile per una gran varietà di piattaforme. Originariamente era basato su DKBTrace, un programma sviluppato da David Kirk Buck and Aaron A. Collins. È stato anche influenzato pesantemente dal programma di ray tracing Polyray con il beneplacito del suo autore, Alexander Enzmann. Nelle versioni più recenti il motore di rendering è stato aggiornato profondamente per consentire il calcolo della illuminazione globale, delle caustiche, ed di elementi particellari per generare nubi, fuoco, vapore. Fa ora uso del multithreading, quindi si avvantaggia della presenza sul computer di processori multicore o più processori.

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Euler 3D prodotto dalla CaseLab basa il suo algoritmo sulle Equazioni di Euler e calcola le proprietà dinamiche dei fluidi dell’ala 445,6 aeroplastica prova AGARD. Il Benchmark è di tipo MultiThreading ed in fase di avvio viene settato il numero di core da utilizzare per il calcolo matematico.

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SiSoftware Sandra (System Analyser, diagnostica e Reporting Assistant) è uno strumento di diagnostica che permette di fornire informazioni dettagliate sulla configurazione hardware e software del computer. Un anno fa, SiSoftware rilasciò Sandra 2010 offrendo pieno supporto a Windows 7; a 18 mesi dal lancio di Windows 7, abbiamo assistito ad una vera e propria incoronazione del PC ad hub multimediale. Pochi mesi fa è stato rilasciato un benchmark dedicato alle unità Blu-Ray, ora gli autori si sono focalizzati sulla realizzazione di un nuovo benchmark: il Media Transcoding basato sulle Media Foundation di Windows 7. A tutto è stato affiancato un nuovo benchmark (Crittografia GPGPU) che permette un confronto diretto tra le prestazioni registrate dalla CPU (utilizzando i set di crittografia disponibili) e quelle della GPGPU.

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Test USB

Esaminiamo insieme il Bandwith sulle porte USB di entrambi gli standard 2.0 ed il più recente 3.0 che a livello teorico promette un Bandwith fino a 10 volte maggiore del precedente.

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Il tool che Asus fornisce per l’attivazione della modalità Turbo è raffigurato in figura, dove compare in chiaro il modello della memory stick utilizzata compatibile con lo standard 3.0. Le suite utilizzate per i test sono le note ATTO e CrystalDiskMark che eseguono trasferimenti di vari pacchetti di diverse dimensioni.

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Precedono i due test che come si evince dalla bassa velocità riportano le velocità che si ottengono collegando la Memory Stick ad una porta USB 2.0. Di seguito vi proponiamo i test effettuati sulla porta USB 3.0 senza la modalità turbo attivata ed attivata.

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Siamo rimasti un po’ perplessi dall’esiguo guadagno attivando la modalità turbo (screen di destra), ma questi sono i risultati che per sicurezza abbiamo ripetuto 3 volte dopo aver riavviato il sistema. Ad ogni modo, anche senza modalità Turbo, le prestazioni garantite dal controller ASMedia sono complessivamente buone, tanto che molti produttori di schede madri lo hanno adottato anche per i propri modelli di punta.

 


 

Overclock

Prima di iniziare la sessione di test di Overclock abbiamo disabilitato le varie feature insite nella CPU quali EIST, SpeedStep al fine di sgravare la CPU dalle variazioni di tensione dovute al forte assorbimento amperometrico conseguente dell’elevata frequenza e del forte carico di lavoro.

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Grazie al solido sistema di alimentazione DIGI+ che accompagna la Rampage IV Formula come tutta la serie ROG, si può agire anche tramite l’interfaccia software Asus DIGI+ regolando il livello del Load-line Calibration, molto importante per rendere quanto più stabile possibile l’erogazione della tensione alla CPU anche in presenza di forte assorbimento. Altro tool fondamentale per effettuare l’overclock del sistema senza dover ogni volta riavviare e rientrare nel bios, è il conosciutissimo TurboV EVO che vi mostriamo di seguito

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Come vedete è di chiara comprensione oltre ad essere molto efficiente e preciso nelle regolazioni. Per l’overclock vi mostriamo delle ottime frequenze raggiunte con voltaggi molto conservativi, dato che da datasheet Intel saremmo potuti salire ancora di voltaggio. Il tool LinX, utilizzato per testare la stabilità, è basato sulle librerie Linpack ed è famoso per la sua efficienza nel sollecitare tutti i core sia fisici che logici della CPU con soglie prossime al 100%. Per questo è apprezzato tra gli utenti quale test di indubbia veridicità sul fatto di confermare la stabilità del sistema alla data frequenza.  Con una tensione di circa 1.4V siamo riusciti a raggiungere in stabilità l’ottima frequenza di 4.8GHz.

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Non potevamo a questo punto esimerci dal testare la Rampage IV Formula con sistemi di raffreddamento estremi. Avvalendoci di un Cascade (a doppio stadio) realizzato dalla ditta Dimastech, che ci ha permesso di portare il processore fino a -85°, siamo riusciti a raggiungere la frequenza di 5400 MHz sulla quale abbiamo svolto i seguenti test.

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Wprime è un noto test matematico basato sulla ricerca di numeri primi. Utilizzato in ambito agonistico, sollecita particolarmente la CPU in quanto per raggiungere tempi cosi bassi, viene spalmato il calcolo su tutti i core. Per questo il calore che sviluppa in particolar modo il test Wprime1024 è notevole. Particolarmente utilizzato in ambiente agonistico anche il Pifast è indice di performance, molto sensibile soprattutto alla velocità e tempi di accesso dei moduli di memoria è basato sul calcolo decimale del PI Greco

 


 

Conclusioni

 

oro  overclock  performance

 

Confezione 5 stelle
Prestazioni 5 stelle
Estetica 5 stelle
Materiali 5 stelle
Prezzo 4,5 stelle
Complessivo 5 stelle

 

 

Non siamo rimasti delusi da questa ennesima piattaforma in stile ROG a cui Asus ci ha sempre abituato. Le performance di primo livello, sebbene dettate da una gestione fuori specifica del Turbo Boost, garantiscono massime prestazioni in gaming anche ai non avvezzi all’overclock. I dettagli costruttivi nonché il livello d’ingegnerizzazione dei settaggi e dei controlli sono quanto di più tecnologicamente avanzato desiderabile al giorno d’oggi. La gioia degli Hard Overclockers ne è la conferma, dato che la serie Asus Rampage è da sempre protagonista dei più alti record di overclock conseguiti a livello mondiale. L’esperienza nonché i consigli dell’utenza ha giocato un ruolo chiave nella progettazione del layout della motherboard. Non è stato facile riuscire ad inserire tutti questi controlli in cosi poco spazio: se osserviamo ogni interruttore/switch non è messo in tale posizione a caso, ma è dettato da uno studio approfondito dei progettisti nel facilitare il compito dell’overclockers durante la sessione di bench. Ma non è tutto, l’abilità da parte degli ingegneri di aver integrato in una piattaforma orientata fortemente all’overclock il chip audio SupremeFX III della Creative, fa di tale piattaforma la gioia di una vasta utenza appassionata di gaming. Anche il prezzo per acquistare un simile gioiello non è elevato, se si pensa ai precedenti prezzi delle piattaforma con socket 1366. Al prezzo di circa 280€, circa 50€ in meno del modello Extreme, vi aggiudicherete una delle migliori schede madri per gaming ed overclock.

 

PRO

  • Stabilità
  • Facilità nell’Overclock
  • Controlli
  • Sottosistema Audio

 

 

CONTRO

  • Costo impegnativo

 

 

 

Un ringraziamento va ad Asus per aver fornito il sample ed aver permesso questa recensione.

Valter d’Attoma

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