Ciao Mondo 3!

asus_tuf_sabertooth_x79La protagonista oggi del nostro laboratorio prove è la Asus Sabertooth X79. Questa scheda madre è destinata alle piattaforme LGA 2011 che supportano le nuove CPU Sandy-Bridge-E. La Sabertooth X79 appartiene all’esclusiva serie TUF, caratterizzata dall’eccezionale robustezza e qualità dei componenti. La analizzeremo nelle prossime pagine.







Asus è un produttore di fama mondiale nel settore IT, con un catalogo che spazia dai monitor, ai notebook fino a componenti più specifici per la realizzazione di PC ad alte prestazioni. Produttore Taiwanese, la Asus nasce nel 1989 con l’obiettivo di distinguersi nel settore del Consumer Electronics dapprima con prodotti quali componenti hardware, per proseguire poi con prodotti per gaming, dedicati alla comunicazione, estendendo infine la sua gamma produttiva al settore Business. Nel campo dell’overclocking e del fai-da-te la Asus è apprezzata da una larga schiera di utenti per la propensione e l’affidabilità dei suoi prodotti, caratterizzati inoltre da feature esclusive per la buona riuscita dell’overclock, e questo rende i suoi prodotti molto competitivi. Del resto la massima espressione in tal senso è rappresentata dalla serie ROG, ma la Sabertooth X79 come vedremo non è da meno.

 

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Chi fosse interessato a dare uno sguardo all’ampio catalogo Asus, può consultare qui il sito web italiano. Tornando al nostro prodotto, la Sabertooth X79, in questa recensione ne esamineremo le caratteristiche tecniche, le peculiarità e il comparto software che accompagna il prodotto. Verificheremo la stabilità effettuando sia dei test standard di overclock, cercando di raggiungere la frequenza più alta che è possibile mantenere per un utilizzo giornaliero, e nel contempo effettueremo dei benchmark avanzati di Overclock avvalendoci di opportuni sistemi di raffreddamento in grado di portare la temperatura di funzionamento della CPU al di sotto degli 0°C, in modo da testare in condizioni estreme sia la CPU, sia il funzionamento della motherboard in overclock.

 


 

Caratteristiche esclusive principali

Passiamo in rassegna adesso quelle che sono le peculiarità della nuova nata Asus Sabertooth X79 di cui vi anticipiamo in figura una visione d’insieme di quelle che sono le tecnologie adottate.

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Caratterizzata dall’ultimo chipset X79, nome in codice Patsburg-HEDT PCH, sfornato di recente dalle fabbriche Intel per la piattaforma Extreme socket LGA 2011riservata al settore desktop, la Sabertooth racchiude tutte quelle tecnologie e soluzioni proprie di tale piattaforma, oltre ad alcune feature esclusive sviluppate da ASUS. Invitiamo il lettore, qualora fosse intenzionato ad approfondire la conoscenza delle nuove piattaforme LGA 2011, a leggere l’articolo pubblicato sul nostro sito a questo indirizzo.

Le caratteristiche tecniche esclusive adottate sono le seguenti:

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L’immagine, disponibile anche sul sito Asus, evidenzia l’efficiente sistema di dissipazione termica “attiva” adottato sulla Sabertooth X79 che, grazie a una serie di sensori per la rilevazione delle temperature  “Thermal Radar”, posti in punti cruciali sul PCB, regola automaticamente i regimi di rotazione delle 2 ventole in modo da avere un rapporto Temperature/Rumore ottimale.

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Il nuovo sistema di controllo DIGI+ permette, da un lato l’erogazione di tensioni stabili e precise, a tutto beneficio di una migliore stabilità operativa e di overclock rapidi e semplici, dall’altro, prolunga la vita media operativa dei componenti. Grazie al chipset X79 ed agli 8 slot di memoria disponibili, il limite massimo per l’espansione della RAM è stato portato a 64GB.

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Non poteva mancare sulla Sabertooth X79 lo standard UEFI caratterizzato da un’accattivante interfaccia grafica per permettere anche ai meno esperti di muoversi agevolmente tra i menu del bios utilizzando semplicemente il mouse.

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La componentistica di prima qualità ha permesso ad Asus di estendere la garanzia a 5 anni dalla data di acquisto.

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Per velocizzare l’avvio del sistema e tutte le operazioni di accesso al disco rigido, specie per quanto riguarda i dischi tradizionali meccanici, che offrono un rapporto costo al Gigabyte ancora contenuto, gli ingegneri hanno dotato la Sabertooth X79 della presenza di una particolare porta Sata a cui collegare un SSD che verrà utilizzato come dispositivo di cache.

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La Sabertooth X79 ha in dotazione un pulsante che effettua automaticamente la ricerca della versione più nuova del bios e l’aggiornamento da pen drive (se collegata alla porta apposita, permettendo anche ai meno esperti di ridurre il tempo delle operazioni di aggiornamento del bios al minimo, anche a sistema spento ed in assenza di componenti quali Processore, Ram o scheda video collegati alla piastra madre.

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Compatibile con il protocollo UASP, la Sabertooth X79 consente di velocizzare i trasferimenti da memory stick in standard USB3.0 con incrementi fino al 170%.

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La Sabertooth X79 dispone inoltre di due tecnologie che riguardano la compatibilità dei moduli RAM: il pulsante MemOK! permette di caricare dei profili pre-configurati da ASUS, in modo simile a quanto avviene con la tecnologia XMP,mentre la tecnologia ESD Guards, grazie al chip Antistatico di cui è dotata, permette la riduzione dei guasti causati da cali di tensione.

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E’ dotata di accessori che consentono di velocizzare il collegamento ed il trasferimento dei dati tra periferiche grazie a porte eSATA 6Gb/s ed USB 3.0. In aggiunta, grazie al sistema Powered di cui sono dotate le porte eSATA 6Gb/s è possibile caricare le batterie dei dispositivi in minor tempo, se collegati a queste porte.

 


 

Specifiche tecniche

In figura le specifiche tecniche complete, disponibili anche sul sito del produttore

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Packaging e primo contatto

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Da questa prima carrellata d’immagini si evince il particolare sfondo satinato della confezione, che riprende colorazioni militari. Le icone anticipano le tecnologie insite nella Sabertooth X79 di cui vi abbiamo parlato nel precedente paragrafo.

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Il bundle che accompagna la Sabertooth X79 è completo, seppur non così ricco come quello presente sui modelli più costosi della serie ROG. Al centro potete osservare il certificato di affidabilità mentre in basso oltre alla classica cavetteria e accessoristica si nota la presenza della ventolina che va installata nello spazio apposito al posto dello sportellino visibile in foto di seguito. Ancora nel bundle potete notare la presenza del ponticello per mettere in SLI 2 schede video con GPU Nvidia compatibili con tale standard.

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Partendo da questa immagine vi presentiamo l’abbondante numero di porte in dotazione alla Sabertooth X79. Da sinistra abbiamo un singolo attacco PS2 (vecchio standard) destinato a Mouse o Tastiera, sotto in Blu due prime porte del nuovo e veloce standard USB 3.0. Nel secondo blocco a partire dall’alto abbiamo 2 porte USB in standard 2.0, una porta IEEE 1394 ed un attacco eSATA. Ancora a destra abbiamo una singola uscita ottica per il collegamento di dispositivi compatibili con questo standard. A seguire sempre a destra una porta eSATA 6Gb/s ed il pulsante per il flashback automatico del BIOS. Il blocco a seguire sulla destra comprende 4 porte USB 2.0. Nel blocco successivo abbiamo un singolo attacco Ethernet in standard Gigabit ed altre 2 porte USB 3.0. Per finire il classico blocco dedicato alle periferiche Audio comprendendo anche il microfono.

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Il layout è stato studiato per consentire un facile e razionale utilizzo degli slot.Difatti troviamo i 2 slot PCI-Express 3.0 x16 principali ben distanziati onde consentire il posizionamento di una configurazione SLI anche con dissipatori triple slot come le ASUS DCII di fascia alta e Matrix. Viceversa lo spazio attorno al socket non è tanto, ma questo è giustificato dal fatto che la Sabertooth ha una dotazione doppia di slot riservati ai moduli RAM, di cui ne contiamo ben 8.

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Il layout nella parte sottostante è abbastanza pulito, gli unici componenti in rilievo sono le staffe e le viti di ritenzione dei dissipatori presenti nonché della staffa di ritenzione della zona socket. Ma analizziamo insieme le macro-zone e vediamo quali altre soprese ci riserva la Sabertooth X79.

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Procedendo verso destra lungo il perimetro notiamo 2 primi attacchi relativi alle ventole. Particolare attenzione al chip Nuvoton NCT6776F che ha la funzione di monitorare le tensioni ed i segnali di temperatura rilevati dai sensori distribuiti sul layout della Sabertooth X79. E’ una funzione molto utile di cui avevamo segnalato l’assenza nella Sabertooth P67.

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Cambiando lato e seguendo il perimetro abbiamo il gruppo di attacchi dedicati alle porte USB sia in standard 2.0 che il nuovo e più veloce USB3.0, oltre al gruppo di Pin AAFP dedicato al Front Panel Audio. Non manca l’attacco per la porta seriale COM (in bianco). Da foto tramite i 4 connettori beige la Sabertooth X79 realizza ben altri 8 attacchi USB. A seguire sulla destra un altro attacco a 3 Pin per una seconda ventola da piazzare sullo chassis. Alla sua destra il ponticello per le operazioni di Clear CMOS, e per finire il classico gruppo dei Pin che servono i tasti funzione per lo Chassis (System Panel Connector).

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Il protagonista nella foto è il grosso dissipatore attivo che raffredda il South Bridge. Al di sotto il gruppo di 8 porte Sata di cui le 2 bianche Sata III gestite dal chip Marvel 9128 e dedicate all’SSD Caching, e altre 6 gestite dal chipset X79 di cui le 4nere in standard Sata II a 3Gb/s mentre le 2 grigie utilizzano il più veloce Sata III a 6Gb/s.

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In foto notiamo il connettore beige a 19 Pin per il collegamento di porte USB 3.0 già integrate nel vostro cabinet. Si prosegue con un attacco a 3 Pin dedicatoad una ulteriore ventola ed al connettore ATX 24 Pin.

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Alla sua destra il micro pulsante (MemOK!) che se attivato al boot esegue il test dei moduli di RAM ed il conseguente controllo di compatibilità. Per finire altri 3 attacchi a 3 Pin per ventole.

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Eccovi una inquadratura della zona che va ad ospitare il processore ed il nuovo sistema di ritenzione del socket 2011.

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In beige a destra, sotto al dissipatore, è ben visibile il connettore ad 8 Pin per l’alimentazione supplementare della zona socket.

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La scheda supporta il nuovo standard PCI-Express 3.0 che raddoppia la banda rispetto al precendete standard. Partendo dall’alto il primo ed il quarto sono slot PCI-Express a lunghezza piena e velocità a x16 che vanno adoperati per configurazioni SLI. Il secondo ed il terzo sono sempre slot PCI-Express ma cin formato x1 mentre il sesto slot PCI-Express ha una velocità di 8x. Il produttore ha poi voluto mantenere la compatibilità con schede compatibili con il vecchio standard, per questo il quinto slot è di tipo PCI, nel caso si voglia collegare una scheda di acquisizione video piuttosto che una scheda audio o una scheda sintonizzatrice. Passiamo adesso alla prossima sezione dove approfondiremo il bios ed i suoi molteplici sotto menu.


Sezione di alimentazione e SSD Caching

 

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La Sabertooth dispone di una sezione di alimentazione costituita da fasi DrMOS (diventate ormai uno standard per le schede madri X79) con componenti che hanno subito una certificazione (e quindi test) di qualità di tipo militare. La CPU sarà alimentata da 8 fasi più due dedicate al VCCSA. Sono presenti inoltre altre due coppie di fasi dedicate all’alimentazione dei moduli RAM.
La Sabertooth X79, in modo simile a tutta la serie Asus P9X79, utilizza l’esclusiva architettura di nuova generazione Dual Intelligent Processor 3, che include la nuova tecnologia DIGI+ VRM Digital Power sviluppata da ASUS per il circuito di alimentazione delle schede madri, volta a migliorare ulteriormente l’efficienza e la durata nel tempo dell’hardware. Rapidi tempi di rilevamento e risposta contribuiscono a garantirne efficienza e prestazioni assolute di pari passo con un’alimentazione ottimizzata e voltaggi Vcore perfettamente stabili. Avremo quindi ben due chip DIGI+ VRM, uno per la CPU e uno per la RAM, Quest’ultimo permetterà una gestione impeccabile delle RAM, con la possibilità di gestire due kit indipendentemente, con diversa frequenza di lavoro e diverso voltaggio. 
La possibilità di modificare il voltaggio in modo estremamente preciso, mediante un’interfaccia utente particolarmente intuitiva, si traduce nella garanzia di un maggiore controllo dell’overclock e di un impiego in qualsiasi scenario di utilizzo.

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Gli utenti della Sabertooth X79 beneficeranno, inoltre, dell’esclusiva funzionalità ASUS per I’SSD Caching, che utilizza la velocità delle unità SSD per accelerare l’esecuzione di task frequenti come l’avvio dei sistema operativo e delle applicazioni. Fino a tre volte più veloci degli hard dischi meccanici, la funzione SSD caching migliora le prestazioni con un semplice click e non richiede il riavvio del sistema. Tale sistema sfrutta hardware dedicato, che non ha nulla a che fare con l’SSD Caching tramite driver Intel su chipset Z68. Intel non propone più l’SSD Caching su X79, e la soluzione implementata da ASUS risulta ben più flessibile ed efficiente. Una volta attivato via software, infatti, la gestione del caching è effettuata dal controller Marvell 9128 dedicato. A differenza dell’Intel, inoltre, l’SSD Caching offerto da ASUS non ha limitazioni in termini di spazio da utilizzare come cache, ed offre anche una funzione di backup. Sarà sufficiente collegare un SSD e un Hard Disk alle due porte bianche Sata III e con un semplice click nel tool Asus SSD Caching incluso nell’AI Suite II il software inizializzerà i due drive e al termine di tale procedura il sistema verrà velocizzato con caching sull’SSD, senza neanche bisogno di riavviare.

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BIOS

I vantaggi dello standard UEFI sono evidenti, la grafica al posto del testo ne facilità la comprensione ed il settaggio. La maggiore capienza del chip BIOS dedicata a contenere una quantità di dati necessari per la rappresentazione grafica dell’interfaccia ha permesso ai progettisti di includere quei preziosi tool come MEMTEST per il controllo dei moduli RAM oltre che il supporto a Dischi di capienza superiore ai 2,2 Tbyte. Ma vediamo cosa offre ASUS con la Sabertooth X79

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Questa è l’interfaccia che si presenta accedendo al BIOS. Il lavoro di programmazione e realizzazione svolto dagl’ingegneri ASUS sul BIOS UEFI è a mio parere eccellente. Ricordiamo che la sigla abbreviata UEFI, relativa allo standard sviluppato da Intel nel 2005 è Unified Extensible Firmware Interface. Non annoieremo il lettore entrando nello specifico delle funzionalità presenti in ogni menù in quanto a nostro parere risulta molto comprensibile, quanto piuttosto ci soffermeremo sulla caratteristiche più salienti.

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Cliccando sul tasto in alto a destra, presente sulla precedente videata, si può scegliere di entrare in modalità Advanced. Da qui il primo menu MAIN è più informativo. Oltre a poter settare la lingua la data e l’orario del sistema si può attivare ed impostare la password di accesso al Bios/Sistema.

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Il menu più interessante e ricco è quello proposto in foto Ai Tweaker. Esso racchiude tutte quelle voci e sottomenu dedicate a chi vuole personalizzare ed Overcloccare i componenti principali come la CPU e i moduli di RAM aumentandone sia la frequenza, ritoccando i timing di accesso e molto importante, per ottenere un overclock in tutta stabilità, troviamo anche i parametri dedicati ai voltaggi.

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Nel menu proposto Advanced Mode sono racchiuse parte delle voci dedicate all’attivazione/disattivazione delle tecnologie insite nella CPU EIST ed i parametri che influenzano la scheda Audio piuttosto che le porte SATA o per meglio dire le periferiche di sistema.

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Il menu successivo Monitor è lapalissiano nella sua funzionalità. Oltre ad indicare in tempo reale i valori operativi di sistema, si può attivare il Q-Fan Control e automatizzare il regime di rotazione delle ventole collegate sul PCB della scheda madre.

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Nella sezione Boot si agisce sulla sequenza di avvio del sistema.

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La sezione Tool è egualmente interessante perché permette di aggiornare il Bios tramite la voce EZ-Flash

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Ed interrogare il chip SPD che caratterizza i moduli RAM. Per finire con la sezione O.C. Profile possiamo memorizzare e richiamare i profili impostati nel Bios.


 

Software in bundle

Vi forniamo una gallery delle schermate dei software forniti in bundle con la scheda

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Come si evince dalle immagini, il livello di attivazione delle fasi, per l’erogazione in termini di risposta della corrente fornita e conseguentemente assorbita dalla CPU e dalle RAM può essere gestito graficamente dall’interfaccia software DIGI+ Power Control.

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Altresì possono essere monitorati i valori dei voltaggi assorbiti, delle temperature raggiunte, del regime di rotazione delle ventole nonché consultare ed avviare la registrazione degli stessi avvalendosi delle letture dei sensori situati in punti ben definiti sul PCB della scheda madre.

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Il software su cui si agisce all’interno di windows per variare i parametri relativi a frequenze e voltaggi, onde consentire la buona riuscita dell’overclock è TurboV di cui vi proponiamo le schermate principali. Come si evince dagli screen si agisce sugli appositi cursori e barre di avanzamento per aumentare/diminuire i valori.

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Per finire l’Asus fornisce in bundle con la Sabertooth X79 l’Asus USB 3.0 Boost con cui attivare o meno la modalità turbo dei dispositivi di memorizzazione collegati sulle porte USB 3.0 e compatibili con tale standard. Le variazioni sono disponibili nella sezione TEST USB.

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Sistema di prova e Metodologia di test

Metteremo alla prova la Sabertooth X79 con i classici test Office, Multimediali e Grafici oltre che con tool appositi che concentrano il calcolo sui singoli componenti quali processore e RAM. Analizzeremo assieme la bontà dei risultati confrontandoli con schede di altri brand per valutare globalmente il livello progettuale del lavoro svolto dagli ingegneri Asus e perché no, capire il livello di competitività della scheda. Saggeremo poi le doti di Overclock medio raggiungendo un livello di Overclock che è possibile mantenere in Daily e la conseguente stabilità operativa. Dopodiché non contenti sottoporremo la Sabertooth X79 ad una serie di test di Overclock Estremo ove porteremo di parecchi gradi sotto zero il processore per poter salire di frequenza e verificare quanto riesce a tenere il passo con la sorella maggiore Rampage IV Extreme. In questo modo verrà testata la tolleranza all’overclock e molto importante la robustezza progettuale. Questo perché spingeremo la scheda ben oltre il limite d’uso per cui è stata destinata e che ne può fare un utente medio. Di seguito i componenti hardware utilizzati per i nostri test

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Test Sintetici

Partiamo con i test dell’ormai nota software house FutureMark. Il 3DMark Vantage viene usato per testare prevalentemente il comparto grafico ma si rivela utile per testare anche il sottosistema CPU tramite i 2 test sulla fisica che concentrano la computazione solo sul processore. Chiaramente la stabilità del circuito di alimentazione della zona socket svolge un ruolo fondamentale specie se i suddetti test vengono svolti in regime di Overclock, come usualmente avvengono in ambito competitivo. Basta dare uno sguardo al noto sito Hwbot.

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Come si evince dai grafici il distacco è più marcato sul test della fisica mentre un po’ meno per il test della grafica dove la Sabertooth X79 svolge un ruolo minore. La spiegazione è molto semplice, con i due test incentrati sulla CPU entrano in gioco più variabili, come le memorie oltre che è la scheda madre a gestire il rapporto di frequenza e le relative velocità di Bus.

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Lo scettro viene strettamente mantenuto dalla Sabertooth X79 in entrambi i test anche con la nuova suite 3DMark 11 realizzata sempre dalla FutureMark e compatibile con le nuove librerie grafiche DirectX 11. Per cui, i test della grafica sono più onerosi in quanto il dettaglio grafico, il flusso d’informazioni e di calcolo puro è maggiore.


 

Test Compressione Dati e Multimedia

I test che seguono sono stati scelti per concentrare le operazioni sui sottosistemi CPU  e RAM. Molti dei test sono noti perché utilizzati ufficialmente dallo Staff di XtremeHardware.it, altri sono stati inseriti per ampliare gli strumenti di test e dare una valutazione più globale sotto tutti gli aspetti. 7zip è il noto tool che esegue la compressione/decompressione di più pacchetti restituendo i 3 valori rappresentati nel grafico.

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Ci siamo soffermati quando abbiamo visto un GAP cosi marcato, confermato da più esecuzioni preceduti da riavvii del sistema per liberare la RAM. La spiegazione è semplice, la Sabertooth X79 innalza la frequenza del processore i7-3960X a 3,9 Ghz anche quando vengono utilizzati tutti i core. Viceversa le altre motherboard seguono le specifiche Intel. Logicamente i test sono stati condotti con i sistemi a default, nessuna variazione manuale è stata eseguita ai parametri dei rispettivi Bios tranne che allineare la frequenza ed i timings dei banchi RAM a 1600 8-8-8-24 1T.

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I risultati sono confermati anche dal noto test WinRar di cui abbiamo eseguito anche la release beta più nuova. Chiaramente una gestione così aggressiva del Turbo Boost, al di fuori delle specifiche Intel, resta una questione un po’ controversa, in quanto porta la CPU a lavorare oltre il TDP specificato da Intel di 130W. Ciò costituisce in realtà un vantaggio per l’utente che non vuole o non sa effettuare overclock, dal momento che già a default sarà in grado di ottenere prestazioni più elevate.


 

Test Multimediali

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Di seguito i test di Aida64 che misurano la bandwidth da e verso la memoria.

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Passiamo a Cinebench proposto in entrambe le versioni. Ritorna di nuovo in testa la Sabertooth X79 avvantaggiata dalla frequenza del processore più alta. Una riflessione è doverosa ossia la Sabertooth X79 è vincente anche nel test a singolo core.

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Fritz è un famoso gioco di scacchi che dal punto di vista del Benchmark offre un calcolo matematico previsionale delle mosse. E’ compatibile con la tecnologia Hyper Threading e per questo è in grado di distribuire il calcolo oltre che sui core fisici anche su quelli logici.

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Test Rendering e Modellazione Grafica

Blender è un programma open source di modellazione, rigging, animazione, compositing e rendering di immagini tridimensionali. Dispone inoltre di funzionalità per mappature UV, simulazioni di fluidi, di rivestimenti, di particelle, altre simulazioni non lineari e creazione di applicazioni/giochi 3D.

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POV-Ray è un programma di ray tracing disponibile per una gran varietà di piattaforme. Originariamente era basato su DKBTrace, un programma sviluppato da David Kirk Buck and Aaron A. Collins. È stato anche influenzato pesantemente dal programma di ray tracing Polyray con il beneplacito del suo autore, Alexander Enzmann. Nelle versioni più recenti il motore di rendering è stato aggiornato profondamente per consentire il calcolo della illuminazione globale, delle caustiche, ed di elementi particellari per generare nubi, fuoco, vapore. Fa ora uso del multithreading, quindi si avvantaggia della presenza sul computer di processori multicore o più processori.

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Euler 3D prodotto dalla CaseLab basa il suo algoritmo sulle Equazioni di Euler e calcola le proprietà dinamiche dei fluidi dell’ala 445,6 aeroplastica prova AGARD. Il Benchmark è di tipo MultiThreading ed in fase di avvio viene settato il numero di core da utilizzare per il calcolo matematico.

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SiSoftware Sandra (System Analyser, diagnostica e Reporting Assistant) è uno strumento di diagnostica che permette di fornire informazioni dettagliate sulla configurazione hardware e software del computer. Un anno fa, SiSoftware rilasciò Sandra 2010 offrendo pieno supporto a Windows 7; a 18 mesi dal lancio di Windows 7, abbiamo assistito ad una vera e propria incoronazione del PC ad hub multimediale. Pochi mesi fa è stato rilasciato un benchmark dedicato alle unità Blu-Ray, ora gli autori si sono focalizzati sulla realizzazione di un nuovo benchmark: il Media Transcoding basato sulle Media Foundation di Windows 7. A tutto è stato affiancato un nuovo benchmark (Crittografia GPGPU) che permette un confronto diretto tra le prestazioni registrate dalla CPU (utilizzando i set di crittografia disponibili) e quelle della GPGPU.

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Test USB

Esaminiamo di seguitola bandwidth della Sabertooth X79 dal lato dellaconnettività USB. Verranno utilizzati ATTO ed CristalDiskMark per misurare i valori di Transfer-Rate connettendo il pen drive USB 3.0 Kingston DT-Ultimate 64GB sia ad una porta USB 3.0 sia alla più lenta USB 2.0. I risultati ottenuti sulla porta USB 2.0 sono riportati di seguito:

ATTO_USB2  CrystalDiskMark_USB2

Viceversa, grazie allo standard USB 3.0 ed alla sua velocità più elevata nonché al software che accompagna il bundle della Sabertooth X79,vi mostriamo dei risultati ben più elevati in termini di Transfer Rate:

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ATTO_USB3_Normal  CrystalDiskMark_USB_3.0_Normal

USB 3.0 Normal

ATTO_USB3_Turbo  CrystalDiskMark_USB_3.0_Turbo

Usb 3.0 Turbo

Le prestazioni USB 3.0 possono essere ulteriormente incrementate grazie alla tecnologia UASP che permette su dispositivi compatibili con tale tecnologia di effettuare più richieste di lettura e scrittura contemporaneamente. 

 


 

Overclock

Prima di eseguire i test di Overclock abbiamo disabilitato le varie feature insite nella CPU quali EIST, SpeedStep al fine di sgravare la CPU dalle variazioni di tensione dovute al forte assorbimento amperometrico conseguente dell’elevata frequenza e del forte carico di lavoro. Grazie al solido sistema di alimentazione DIGI+ che accompagna la Sabertooth X79, si può agire anche tramite l’interfaccia software Asus DIGI+ regolando il livello del Load-line Calibration, molto importante per rendere quanto più stabile possibile l’erogazione della tensione alla CPU anche in presenza di forte assorbimento.

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Abbiamo scelto LinX quale software per portare il livello di carico alla CPU al 100 % e testare il cosiddetto Rock-Solid, ossia la stabilità del livello di overclock raggiunto. LinX è basato sulle librerie Linpack con le quali computa equazioni lineari restituendo un valore in “GFlops” (Miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo). Eseguire un Overclock vuol dire fare i conti con la temperatura raggiunta dal processore che ricordiamo trattasi della CPU di punta i7-3960X in quanto Esacore introdotta da Intel per il mercato Consumer. Questi i risultati raggiunti tenendo conto che ci siamo affidati al Tool CPU-Z per il rilevamento dei voltaggi erogati.

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Mettendo a confronto la Sabertooth X79 con le schede madri già comparate in altri test precedenti, vi proponiamo il grafico dove si evince la tensione erogata a parità di frequenza da ciascuna scheda madre con i relativi Vdrop

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Come si evincedallo screen, la frequenza di 4600 MHz è stata nel pieno rispetto dei limiti imposti dal datasheet Intel riguardo alla tensione erogata al processore,nonchéper la temperatura raggiunta. Abbiamo poi confrontato la Sabertooth X79 con le schede madri presenti nella comparativa sulla capacità di incrementare la frequenza del base clock. Abbiamo quindi impostato il sistema a default, andando a variare le uniche voci relative almoltiplicatore delle RAM a x13,33e quello della CPU a x30, abbassando entrambi i valori di frequenza,di modo che non rappresentassero un collo di bottiglia.Di seguito i dati raccolti.

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La Sabertooth X79 non ha brillato per l’overclock del BaseClock, tuttavia come vi mostreremo di seguito ciò non ha minimamente compromesso i risultati raggiunti in overclock estremo. Avvalendoci di un sistema Phase Change prodotto dalla DimasTech,abbiamo portato la temperatura del processore di parecchi gradi sotto lo zero.Coibentando opportunamente la scheda madre per evitare fenomeni di condensa, abbiamo spinto la frequenza del processore ben oltre il limite raggiungibile dai normali sistemi di raffreddamento. Questo è servito per verificare quanto la scheda madre, dal punto di vista dell’alimentazione, riuscisse a reggere il carico di assorbimento generato.Di seguito gli screen di overclock estremo raggiunti con la Sabertooth X79:

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Abbiamo raggiunto l’ottima frequenza di 5500 MHz, applicando una tensione sulla CPU di 1.6V.

 


 

Conclusioni

 

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Bundle 4 stelle
Prestazioni 5 stelle - copia
Estetica 4,5 stelle - copia 2
Overclock 5 stelle - copia
Qualità 5 stelle - copia
Prezzo 4 stelle
Complessivo 5 stelle - copia

 

 

Decisamente positivo è il nostro giudizio coadiuvato dall’enorme esperienza raggiunta da ASUS nelle serie TUF (a cui appartiene la Sabertooth X79) e ROG, massima espressione dei suoi prodotti per gli appassionati di Overclock. Certo il prezzo da pagare per portarsi a casa la Sabertooth X79 non è poco, ma se consideriamo i 5 anni di garanzia forniti dal costruttore, il numero delle feature software fornite con il prodotto e la qualità dei materiali utilizzati, allora ci sembra un prezzo onesto per questo prodotto che ricordiamo rappresenta la linea proposta da Asus per la fascia medio-alta come in passato era stata presentata per il socket 1366 la Sabertooth X58. Il Bios della Sabertooth X79 si è dimostrato molto stabile portando già a default, tramite la tecnologia Turbo Boost, un leggero incremento della frequenza che ha permesso alla Sabertooth X79 di distinguersi dalle altre schede madri. Anche sul fronte dell’overclock spinto la Sabertooth X79 si è comportata egregiamente riuscendo prontamente ad adeguarsi alle richieste di potenza dal processore. Ottimo anche il sistema aggiuntivo di fori che permette l’uso di dissipatori compatibili con il vecchio socket 1366. Come nota dolente abbiamo sentito la mancanza dei pulsanti di accensione/reset oltre al LED di diagnostica che farebbero molto comodo a chi vuole utilizzare la mainboard su un banchetto oppure deve fronteggiare problemi in fase di boot:il costo è tutto sommato irrisorio e non ne giustifica quindi la loro assenza.Come altra nota negativa ci sentiamo di segnalare la delicatezzadella mascherina in plastica che ricopre il dissipatore dei VRM. Quest’ultimoè tuttavia utilissimo, anche con la ventola inserita nel bundle, che consigliamo vivamente di montare. Lo stesso si può diredel dissipatore del PCH X79, dotato anch’esso di una ventola per lo smaltimento attivo del calore.
Il numero di attacchi per le ventole sparsi sul PCB è più di quanto un utente possa desiderare, come anche il numero di sensori, ben 12 sonde, di cui è dotata la Sabertooth X79. Le rilevazioni sonoraggruppate e gestite dal sistema Radar e garantiscono un controllo ottimale del sistema e quindi una buona riuscita di overclock anche più spinti. Buona la dotazione di porte così come il numero di slot disponibili. In questo contesto avremmo gradito una seconda porta Ethernet, utile per il settore Home/Gamers cui è destinata, ma per come è stato posizionato il dissipatore non ci sarebbe proprio stato lo spazio, previa rinuncia di alcuni attacchi come per esempio il PS2, a nostro parere ormai superfluo.
Il costo di circa 270€ è elevato rispetto ad altre motherboard X79 di fascia leggermente inferiore, me se consideriamo l’ottima qualità del prodotto ci appare ampiamente giustificato. La Sabertooth X79 rappresenta una delle migliori schede madri LGA 2011 per l’utilizzo in overclock giornaliero, con configurazioni fino a doppia scheda video. Per l’overclock estremo mancano alcune feature spesso molto utili come i pulsanti onboard, ciononostante la SabertoothX79 si è rivelata molto valida anche sotto questo punto di vista.

 

PRO

  • Completezza delle funzioni
  • Overclock
  • Bios UEFI
  • Numero di sensori
  • Numero di porte

 

CONTRO

  • Costo
  • Mancanza pulsanti power e reset e LED di Debug on board

 

Un ringraziamento va ad Asus per averci inviato il sample ed aver permesso questa recensione.

 

Valter d’Attoma

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